Troppi, decisamente troppi gli adempimenti previsti dalla burocrazia italiana per le imprese: la conferma di quanto sia importante l’impatto della burocrazia su alcune determinate realtà imprenditoriali in Italia arriva dalla CNA realizzate in collaborazione con l’Osservatorio Comune di 52 realtà territoriali che rappresentano altrettanti Comuni, di cui 50 capoluoghi di provincia.
Tra le attività pi๠tartassate e complesse da aprire ci sono senza dubbio i bar: per aprirne uno ènecessario fare fronte a ben 71 adempimenti distribuiti fra 26 enti con i quali perಠènecessario confrontarsi la bellezza di 41 volte perchè ad alcuni ci si dve rivolgere pi๠di qualche volta.Â
àˆ anche vero che la tassazione e gli adempimenti tendono ad essere diversi in base al Comune che si prende in considerazione: di fatto, la spesa media dura circa 15mila euro e sono cinque gli adempimenti obbligatori, tra cui la frequenza obbligatoria di un corso che costa mediamente 600 euro e dura tra le cento ore, in regioni come l’Emilia Romagna, le Marche, il Piemonte e la Sicilia e le 160 ore come accade ad esempio in Campania.Â
Un terzo dei comuni presi in considerazione perಠrichiede anche un’altra serie di adempimenti che di fatto diventano obbligatori. Si va dalla relazione sui locali e le attrezzature che costa in media 140 euro alla verifica dell’adeguatezza dei locali per una spesa di circa 300 euro, dal certificato di agibilità del valore di 1000 euro circa fino alla verifica dell’impianto elettrico. Al secondo posto, fra le attività pi๠tartassate di adempimenti e problematiche in Italia, spunta la gelateria. Anche per aprire una gelateria ci si trova di fronte a ben 73 adempimenti, con ben 26 enti coinvolti e 41 contatti. La spesa burocratica anche in questo caso èstremamente alta visto che sera tranquillamente i 12.500 euro e anche in questo caso èrichiesta la frequenza obbligatoria di un corso di Somministrazione alimenti e bevande.Â
TASSE SULLE IMPRESE, ECCO I COMUNI PIU’ CARI
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