Il Governo Letta ha approvato nelle settimane scorse il decreto ecobonus a favore dell’impresa, che consentirà di usufruire di detrazioni fiscali del 65% fino al dicembre 2013 per tutti i lavori volti al risparmio energetico. Oltre a questo provvedimento èstato anche previsto un incentivo sempre sotto forma di detrazione fiscale del 50% per i lavori di ristrutturazione che prevede anche un bonus arredamento del 50% per acquisti di mobili.Â
Per accedere a questi incentivi occorre compilare la fattura, sia per lavori di ristrutturazione della casa per ottenere la detrazione del 50%, sia per i lavori di ottimizzazione in chiave di risparmio energetico per ottenere la detrazione 65% seguendo dei particolari requisiti formali di legge. In caso contrario non sarà possibile accedere a tali benefici.
La legge non pone alcun limite al numero di fatture presentate: infatti nel caso in cui partecipino pi๠imprese ai lavori il contribuente puಠrichiedere singole detrazioni per ogni intervento presentando rispettivamente ciascuna di esse. Sono ammesse anche pi๠fatture anche quando i lavori sono svolti da un’unica ditta ad esempio in caso di fatture di acconto e saldo. Non esiste quindi il divieto di cumulo.
L’intestatario della fattura deve coincidere con colui che paga i lavori e soprattutto con il nominativo di colui che richiede la detrazione fiscale relativa. E’ interessante far notare che non ènecessario che colui che paghi i lavori e si intesti la detrazione sia il proprietario dell’immobile visto che possono usufruire dei bonus anche i detentori dell’immobile, come il convivente del proprietario: deve esistere un legame ufficiale.
Vale quindi anche il legame con l’inquilino, oppure con chi vanta un diritto reale di godimento sull’immobile in oggetto. L’indirizzo di colui che si intesta la fattura deve ovviamente coincidere con l’indirizzo di residenza al momento dell’emissione del documento. Se si vive in una situazione di convivenza occorre stipulare un contratto di comodato d’uso per non incorrere in problematiche.