Dopo la rottamazione delle cartelle di Equitalia (con oltre 600mila richiesta e l’esclusione della possibilità di nuove proroghe), la manovra 2017 introduce la possibilità della rottamazione delle liti fiscali anche per i Comuni: stando cosଠle cose, rientrano nel condono anche condono Imu, Tasi e Tari.
Nella Manovra 2017 viene inserita la rottamazione delle liti fiscali che si estende anche ai tributi locali, vale a dire alle imposte di competenza dei Comuni. Possono aderire tutte le liti fiscali i cui ricorsi siano stati notificati entro e non oltre il 23 aprile 2017: in questo caso èpossibile aderire senza condono di sanzioni o interessi di mora.
Per aderire alla rottamazione delle liti fiscali con l’Agenzia delle Entrate i contribuenti devono inviare la domanda entro il 30 settembre 2018 e il pagamento dell’importo complessivo dovrà avvenire entro la scadenza ultima del 30 giugno 2018.
Anche in questo caso, presentando l’adesione èprevisto uno sconto sulle sanzioni e gli interessi di mora che siano stati maturati sul debito fiscale. Il pagamento potrà avvenire anche a rate per tutti i processi tributari relativi a importi di valore di 2.000 euro.
ROTTAMAZIONI LITI FISCALI, COME FUNZIONANO
Il piano di rimborso del pagamento delle somme contestate dall’Agenzia delle Entrate potrà avvenire in un massimo di tre rate.
La prima sarà di importo del 40% dell’importo da pagarsi entro il 30 settembre 2017, la seconda sarà pari al 40% dell’importo da pagarsi entro il 30 novembre 2017; la terza sarà pari al 20% da pagarsi entro il 30 giugno 2018.
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