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Costi eccessivi per la burocrazia

àˆ cosa nota che gli obblighi che ricadono sulle imprese che operano in Italia sono numerosissimi e diversificati: dalle norme sulla privacy a quelle sulla tutela ambientale, dalla previdenza alla sicurezza fino allo smaltimento dei rifiuti.

Il macigno pi๠pesante, perà², èprobabilmente l’insieme di adempimenti derivanti dalle norme fiscali. L’Agenzia delle Entrate, in un’indagine di cui sono stati diffusi recentemente i risultati, ha provato ad offrire una stima dei costi amministrativi che per un’azienda discendono dalla corretta esecuzione degli adempimenti tributari.


àˆ bene chiarire che non si parla del peso delle imposte (già  dଠper sè alquanto elevato) ma dei costi sostenuti fra personale dipendente e consulenti vari per contabilità , dichiarazioni, comunicazioni varie.
Ebbene, fra le imprese con numero di dipendenti inferiore a duecentocinquanta, si puಠstimare che il costo complessivo ammonta a circa 2,7 miliardi di euro ogni anno. L’Agenzia, inoltre, ha stimato che, nelle imprese di pi๠piccole dimensioni (fino a quattro dipendenti), le spese amministrative di natura tributaria ammontano mediamente a 1.926 euro l’anno cadauna.

L’eccessivo costo attribuibile alla burocrazia fiscale èun notevole freno allo sviluppo, soprattutto in tempi di crisi, ma èanche un disincentivo per le aziende straniere ad investire in Italia.


Il problema èavvertito non solo da noi ma anche, pi๠in generale, da parte di altre nazioni europee, sia pure in misure diversificate. Tanto che, difatti, èstato fissato un obiettivo a livello comunitario: ridurre di almeno il 25% il peso di tali oneri entro l’anno 2012.
Un traguardo molto ambizioso, questo, che l’Agenzia delle Entrate si ripromette di perseguire, anche se onestamente esso non appare tanto a portata di mano.

Fonte: Finanza Mercati