Il Garante per la Privacy ha specificato che nel rispetto dei lavoratori i certificati medici emessi in caso di assenza dal lavoro non devono dare informazioni di carattere personale. Come si traduce questo imperativo introdotto dall’Autority?
Se un lavoratore èassente dal posto di lavoro per uno o pi๠giorni per motivi legati allo stato di salute, bisogna inviare al datore di lavoro un certificato medico. Il Garante per la Privacy dice che questo certificato non deve essere perಠlesivo dei dati personali del lavoratore e in particolare il riferimento èalle strutture ospedaliere.
I certificati medici rilasciati dagli ospedali e da strutture pubbliche analoghe devono riportare quindi soltanto delle informazioni generiche. Questo vuol dire che non bisogna spiegare informazioni di carattere personale, per esempio nome della struttura o stato di salute del paziente.
Il datore di lavoro, infatti, deve accettare il certificato e non puಠindagare sulla malattia del lavoratore. Per questo non deve avere modo di risalire alla struttura che ha erogato il certificato ma deve affidarsi alle informazioni che sono contenute sul certificato.
La questione èstata posta a seguito del problema di un dipendente che aveva segnalato come sul certificato medico fosse presente il timbro del dottore con l’indicazione della specializzazione, che faceva cosଠintuire il motivo per il quale il lavoratore era stato ricoverato. Per questo nel certificato medico generico non si possono pi๠inserire i seguenti dati:
- lo stato di salute del paziente;
- l’ospedale;
- la generica struttura sanitaria;
- la specializzazione del reparto;
- la specializzazione del medico;
- la tipologia di esame diagnostico effettuato;
- la tipologia di visita effettuata.