Sembrerebbe davvero arrivato il momento dell’eliminazione del PRA: addio al libretto di circolazione e al certificato di proprietà dell’auto.
Con la riforma della Pubblica Amministrazione dovrebbe finalmente esserci l’annunciata integrazione tra le competenze del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito dall’Aci e della Motorizzazione. Entrambi dovrebbero confluire in un’agenzia unica presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.Â
Che cosa cambia concretamente per l’automobilista? In sostanza da questo momento in l’automobilista sarà provvisto di un solo documento che riunisce il certificato Aci (il certificato di proprietà del veicolo) e della Motorizzazione (il libretto di circolazione). Una semplificazione che dovrebbe arrivare a due anni di distanza dall’annuncio e che porterà ai cittadini un risparmio di circa 39 euro. Per ogni pratica di immatricolazione o passaggio di proprietà si andranno a pagare 61 euro contro gli attuali 100.Â
La semplificazione amministrativa prevede che Aci e Motorizzazione confluiscano in un nuovo organismo autonomo, l’Agenzia per il Trasporto stradale che sarà direttamente controllata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
ABOLIZIONE DEL PRA, CHE COSA CAMBIA PER GLI AUTOMOBILISTI
Il nuovo ente deputato, che avrà sede a Roma, si occuperà della nuova gestione dei rapporti con cittadini e imprese, ma anche di trasferimenti di proprietà , di fermi amministrativi, di patenti, abilitazioni, ipoteche, riscossione delle imposte, sicurezza stradale. L’integrazione fra i due enti tra l’altro mette fine a un’anomalia italiana perchè solo in Italia fino a questo momento la carta di circolazione emessa dalla Motorizzazione èl’unico documento valido per la circolazione dei veicoli in tutti i Paesi, mentre per l’ordinamento italiano ènecessario iscrivere il veicolo anche al PRA ancora gestito dall’Aci che consente che l’intestatario del veicolo diventi anche proprietario.