Ebbene sà¬: puಠcapitare che un contribuenti versi pi๠di quanto effettivamente dovuto al Comune e in questo ha diritto al rimborso della somma erroneamente versata.
Quando il Comune riceve il versamento di una somma che spetta all’Erario e che viene corrisposta erroneamente da un cittadino, ètenuto immediatamente a segnalare la circostanza stessa e a procedere al rimborso come confermano le indicazioni fornite dal Mef. Ma esiste una proceduta da seguire. Il Mef spiega che la circostanza deve essere segnalata attraverso un’applicazione ad hoc per poi procedere al riversamento come indicato dal Ministero delle Finanze.
Ma come funziona la procedura ufficiale da seguire da parte degli Enti locali?
Nel caso in cui ci sia il versamento di una somma che spetti allo Stato da parte di un contribuente che ha erroneamente versato, prima di procedere con il rimborso, vanno effettuate una serie di operazioni. Infine deve essere effettuata la comunicazione tramite l’applicazione “Certificazione rimborsi al cittadinoâ€, disponibile sul Portale federalismo fiscale. Deve anche essere inserito anche l’importo totale e la quota versata dal contribuente all’ente stesso ma di pertinenza dell’erario.Â
A quel punto si puಠprocedere al riversamento all’erario delle somme spettanti facendo riferimento al capitolo di capo 10, n. 3465, articolo 4, denominato “Rimborsi e concorsi diversi dovuti dai comuniâ€, indicando nella causale del versamento “Rimborsi IMU di spettanza erariale ai sensi della circolare DF n. 1/ 2016â€.
Il versamento potrà essere effettuato attraverso bonifico bancario o postale, utilizzando uno dei codici IBAN relativi alla Tesoreria dello Stato territorialmente competente.
TARI, COME CHIEDERE IL RIMBORSO AL COMUNE
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