Riscatto della laurea: come funziona ai fini previdenziali? In sostanza il nuovo riscatto flessibile consente di poter riscattare dei periodi di buco contributivo per un massimo di 5 anni.
Ogni singolo lavoratore potrà pertanto decidere quanti contributi versare all’Inps per far valere come lavorativi gli anni dell’Università : ovviamente al versamento di contributi minori corrisponderà una pensione pi๠bassa. Esiste perಠil vantaggio di poter andare in pensione 4-5 anni prima invase ala durata del proprio corso di laurea.
Il riscatto flessibile interessa i laureati under 45 che lavorano dal 1996: saranno loro a poter decidere se versare una parte dei soldi necessari per riscattare la laurea ricevendo perಠin cambio un assegno pi๠basso.
Gli under 45 hanno possono portare in detrazione per il 50% il costo del riscatto degli anni di laurea che verrà detratto in cinque quote annuali.Â
Non possono essere riscattati gli anni fuori corso mentre possono essere riscattati:
i diplomi universitari i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni;Â
i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni;Â
i diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni; i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
i titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea.
RISCATTO DELLA LAUREA A FINI PENSIONISTICI, COME FUNZIONA?
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