Arrivano i modelli per gli studi di settore 2018, gli ultimi previsti dato che dal prossimo anno saranno aboliti. Intanto l’Agenzia ha pubblicato sul sito i 193 modelli che i professionisti interessati dovranno presentare insieme alla dichiarazione Redditi 2018 entro il 31 ottobre.
A partire dal 2019 gli studi di settore saranno aboliti e saranno sostituiti dagli indici di affidabilità fiscale, ISA, che entreranno in vigore fra due anni per lasciare spazio a un prima fase di transizione.Â
Per il 2018 perಠgli studi di settore sono ancora validi, ma entro il
31 marzo l’Agenzia delle Entrate provvederà a pubblicare un’integrazione della modulistica in vista della contabilità semplificata ancora non pubblicate in Gazzetta Ufficiale, che consentiranno di inserire informazioni aggiuntive.
I 193 modelli sono articolati in:
53 per il settore dei servizi,
66 modelli relativi al commercio,
50 per la manifattura, 24 modelli per le professioni.
E ogni modello èaccompagnato dalla relativa istruzione oltre alle poi istruzioni generali comuni a tutti gli studi che valgono per i quadri A (personale addetto all’attività ), F (elementi contabili), G (elementi contabili), X (altre informazioni rilevanti), T (congiuntura economica).
Nel 2018 non compare il quadro V che rappresenta un passo verso la semplificazione mentre il Quadro A èstato aggiornato con le informazioni sul lavoro occasionale dopo l’abolizione dei voucher il Quadro F offre alla imprese la possibilità di gestire il passaggio dalla competenza alla cassa.
STUDI DI SETTORE, NOTAI PIU’ RICCHI E FARMACISTI PIU’ POVERI
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