Questa crescita (pari ad oltre il 12% in un anno), tuttavia, riesce solo in parte a compensare la crisi complessiva dell’industria discografica, causata dai download illegali e dalla diffusa pirateria, nonchè dal crollo delle vendite dei compact disc, giudicati troppo costosi e da molti utenti perfino inutili nell’era del web.
analisi mercato
Ritorno dei dischi in vinile
Realizzati a partire nel 1948 e dominatori assoluti del mercato dei supporti di registrazione musicale e non solo fino ad una ventina di anni fa, il vinile pareva essere arrivato alla fine del suo ciclo industriale con l’avvento dei compact-disc prima e di Internet poi.
Ristoranti a conduzione straniera in continua ascesa
A rivelarlo èla Camera di Commercio di Milano, che individua in 9.259 su 280.000 totali il numero complessivo, in continua ascesa.
I parchi di divertimento reggono alla crisi
Se èvero che la diminuzione del potere d’acquisto e le incertezze verso il futuro hanno spinto gli italiani a tagliare molte spese voluttuarie, le giornate in libertà a Gardaland, Mirabilandia e negli altri luna-park piccoli e grandi sparsi in tutta Italia si sono rivelate un passatempo a cui i nostri connazionali non hanno voluto rinunciare.
Trionfo dello spumante sullo champagne
Sul fronte dei frizzanti, perà², possiamo dire senza falsa modestia che il nostro prodotto nazionale, lo spumante, ha letteralmente fatto a pezzi il cavallo di razza dei cugini d’Oltralpe, il blasonatissimo champagne.
Air Italy pronta a sostituire RyanAir sulle rotte nazionali
Il problema èsorto allorchè, con una sua circolare, l’ENAC ha chiarito che per identificare i passeggeri che intendono imbarcarsi sulle rotte nazionali èidoneo qualsiasi documento identificativo rilasciato dalle nostre autorità : dunque non solo la carta d’identità o il passaporto, ma anche la patente di guida, il porto d’armi e perfino la licenza di pesca.
Settore delle certificazioni
Valle d’Aosta, pi๠attenzione al turismo sportivo
E dato che la natura spettacolare della Regione costituisce il punto di forza della sua offerta turistica, la strada scelta èquella di sviluppare le strutture sportive che sfruttano le risorse ambientali, per intercettare quella fetta sempre pi๠elevata di turismo interessata a questo genere di passatempi.
Ripresa della pubblicità , ancora in attesa
Le stime pi๠recenti parlano, per i dodici mesi ormai in conclusione, di una riduzione complessiva degli investimenti pubblicitari del 12,5%: una cifra altissima, che ha messo ancor pi๠in crisi quei media che di pubblicità sopravvivono, come i quotidiani e le riviste.
Delocalizzazione e incentivi frigoriferi
Il mercato del frigorifero, oggi, èinfatti fortemente delocalizzato: le aziende del settore preferiscono produrre principalmente nell’Est europeo, con particolare attenzione alla Polonia.
Applicazioni da cellulare, un business in pieno sviluppo
Pur avendo pochi anni di vita, tuttavia, èuna nicchia di mercato che muove in Italia e nel mondo un fatturato stratosferico, come d’altronde èfacile da comprendere se solo teniamo conto delle numerose pubblicità che girano in televisione o sul web.
Crisi del settore cucine
In realtà , il settore èsempre stato molto fiorente, e dunque le nostre aziende hanno accumulato le risorse per stringere i denti in attesa di una ripresa dei consumi, ma se le prospettive rimangono a lungo quelle di oggi, la situazione potrebbe rendersi davvero critica.
Mercato dell’auto sorretto dagli incentivi
Inutile negare che gran parte delle fortune o mancate fortune dei produttori e venditori dipende dalla presenza o meno degli incentivi statali per l’acquisto di nuovi veicoli e/o per la rottamazione dei vecchi, specie se inquinanti come ad esempio gli incentivi per moto e motorini o gli incentivi per l’acquisto di auto.
Cialde di caffà¨, un business made in Italy
Ed èin Italia che nacque un nuovo business, con il brevetto registrato dalla Illy di Trieste che per la prima volta immetteva sul mercato le cialde di caffà¨. Su quella falsariga si sono poi mosse moltissime altre aziende, invadendo un mercato che oggi cresce a ritmi esponenziali.
Troppa frammentazione nel settore agroalimentare
Alcuni dati sono sconfortanti, e non tutti dipendono dalla crisi in corso ma costituiscono semmai delle debolezze strutturali che l’Italia si porta dietro da sempre, e che la rendono meno competitiva rispetto agli altri principali produttori europei.