Benzinai low-cost in espansione

benzina low cost

Sebbene non sia ancora stato eseguito un censimento ufficiale, si stima che siano in continua crescita i rifornitori di carburante non appartenenti ad alcuna compagnia nazionale od estera, bensଠi cui titolari lavorano per conto proprio.

Come tendenza generale, essi offrono la benzina e gli altri servizi ad un prezzo inferiore rispetto alle grandi marche.

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Nuovo calo di rendimento per i Bot, ai minimi storici

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I segnali che siamo di fronte ad un periodo particolarmente difficile dal punto di vista finanziario si avvertono anche nell’andamento di settori tradizionali del mercato borsistico ed azionario come quello dei Bot e Cct.

Secondo le ultime notizie apparse in questi giorni, e che a ricercare negli archivi rimbalzano analoghe news di circa un mese fa, l’andamento degli interessi sui Bot (Buoni Ordinari del Tesoro), che già  negli scorsi mesi era in decisa calata, ha toccato nelle aste di questi giorni un altro dei minimi storici, piazzandosi, secondo i dati forniti dalla ASSIOM (Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali) e riportati dal quotidiano Sole 24ore, ad un rendimento semplice dello 0,48%, in ulteriore calo rispetto ai dati forniti il mese scorso.

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L’ottimismo della Fed statunitense sulla prossima ripresa desta parecchi dubbi da pi๠parti

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Sebbene la Fed statunitense, una delle massime autorità  dell’occidente per quanto riguarda le questioni legate allo sviluppo ed alla finanza abbia in questi giorni dichiarato che ci sono segnali di ripresa dell’economia mondiale sono molte le voci che si levano dubbiose al riguardo. Per esempio uno dei “guru” dell’amministrazione Regan, Lyle Gramley, rilascia un’intervista sul quotidiano torinese La Stampa, nella quale sostiene che anche se ci sarà  un aumento del Pil statunitense esso non sarà  sicuramente in grado di toccare, come successo in passato, cifre importanti come il 6,5% registrato in passato, ma sarà  sicuramente una crescita molto pi๠contenuta.

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Andamento mercato immobiliare 2009

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E’ uno degli effetti della crisi quello che in questi giorni viene riportato dai maggiori quotidiani d’informazione economica, il calo considerevole del fatturato nel mercato immobiliare.

Secondo il Sole 24ore che riporta i dati forniti dall’istituto Scenari Immobiliari, le compravendite si sono ridotte del 15% in generale, con un calo del fatturato del 9,6% per quanto riguarda il settore residenziale, e ben del 20% per quanto riguarda il settore turistico.

Le valutazioni confermano ed anzi amplificano quelle che erano le previsioni d’inizio anno, e, se nei prossimi mesi l’andamento non dovesse migliorare, a fine anno si avrà  un calo generale del 9,1% rispetto allo scorso anno, il 2008.

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In aumento in Italia i debiti non onorati

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La notizia rimbalza su tanti quotidiani nazionali, e si riferisce ad un sondaggio pubblicato in questi giorni da Unioncamere: gli assegni a vuoto sono in diminuzione, con una riduzione di pi๠dell’11%, ma l’importo medio di questi èinvece aumentato del 10%, con il risultato finale che l’aumento degli assegni a vuoto in generale risulta comunque un dato sempre in crescita, con percentuali di aumento del 5,2% riguardo al numero degli assegni a vuoto emessi, ed un 12,7% dell’importo medio rispetto ai dati dello scorso anno. Secondo le stime ciಠsignifica un capitale di pi๠di 2 miliardi di € non onorato.

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Regole severe per i gestori di internet point

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Nati alla fine del secolo scorso, gli internet point sono un classico esempio di attività  imprenditoriale sorta dal nulla per venire incontro ad una nuova esigenza espressa dal mercato, di cui un tempo, per ovvi motivi, i consumatori non avvertivano il bisogno.

Gli internet point propriamente detti sono i negozi in cui al cliente èofferto come servizio principale la navigazione nella rete delle reti, e come servizi secondari, normalmente, l’attività  di fotocopiatura o la cessione di cancelleria.

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Il settore meccanico spera nella Tremonti-ter

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Una delle misure pi๠attese della manovra d’estate èla riedizione della legge Tremonti per l’incentivazione degli investimenti: essendo ormai la terza versione (dopo quelle del 1994 e del 2001), la si èdefinita “Tremonti-ter”.

In estrema sintesi, l’incentivo comporta una detassazione per le imprese pari al 50% degli investimenti in macchinari ricompresi nella categoria 28 della classificazione ATECO2007, purchè si tratti di acquisti compiuti nell’arco di dodici mesi dall’entrata in vigore del decreto-legge.

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Pil a -6% nel 2° trimestre.

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Il Pil continua ad essere in netto calo toccando nel secondo semestre del 2009 quota -6% rispetto allo stesso trimestre del 2008. Questi i dati pubblicati dall’Istat che in questi giorni sono stati rilanciati dai maggiori quotidiani di informazione ed economici italiani. Il Sole 24 ore per esempio ricorda ai suoi lettori che tale dato è il peggiore dal 1980. Tale notizia non puಠche creare allarme su quello che sarà  l’andamento del Pil nel prossimo futuro, anche se alcuni osservatori hanno riscontrato un miglioramento notevole tra l’andamento del primo trimestre, quando la discesa ha toccato il 2,7%, e quello del secondo trimestre che invece si èassestato sullo 0,5.

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Prodotti agricoli sempre pi๠costosi

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Dal 2005 fino a pochi mesi fa si èassistito ad una crescita inarrestabile di tutte le principali materie prime agricole: cacao, zucchero, frumento e cosଠvia, hanno subito una crescita imponente dei prezzi al produttore, propagatasi conseguentemente all’intera filiera agroalimentare.

Gli incrementi pi๠significativi si sono registrati nel settore del mais, prima coltura degli Stati Uniti (in assoluto il primo produttore agricolo del mondo): nello scorso quadriennio si èinfatti rilevato un aumento dei prezzi pari al 229%.

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Olio, pizza e tritolo salvano l’industria italiana

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Nel periodo probabilmente pi๠cupo della crisi, ossia i primi mesi dell’anno in corso, nel nostro Paese alcuni settori produttivi vanno controcorrente e ottengono risultati lusinghieri in termini di crescita del fatturato.

La notizia arriva dall’IPI, un ente di ricerca emanazione del Ministero dello Sviluppo Economico. Suddividendo il settore secondario in tanti segmenti quanti sono i prodotti immessi sul mercato, infatti, alcuni ambiti di nicchia vedono crescere in misura molto significativa la loro quota di mercato.

L’analisi ècalcolata su base annua, confrontando i dati registrati nel mese di marzo 2009 col marzo 2008.

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Aeronautica, la crisi si fa sentire

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Il quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha recentemente pubblicato un interessante disamina del mercato mondiale del settore dei velivoli, analizzandone a tutto tondo i segmenti con le rispettive prospettive e difficoltà .

La sezione pi๠importante, ovviamente, èquella della costruzione degli aeromobili: un segmento fortemente polarizzato. Al di là , infatti, dei costruttori di piccoli aerei, si calcola che solo otto compagnie nel mondo costruiscano aeroplani con oltre cento posti (fra loro, si segnalano la rampante società  canadese Bombardier e i brasiliani dell’Embraer, ma per il prossimo futuro vanno tenute strettamente d’occhio altre imprese situate in Russia, Cina e Giappone), e solo due, di fatto, dominino il mercato dei grandi velivoli con centinaia di posti: Boeing e Airbus.

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Cinema, pochi big e mille formiche

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Basandosi sui dati del Cerved, la fondazione Ente dello Spettacolo ha eseguito un’indagine statistica sullo stato dell’arte nell’industria cinematografica italiana. I dati si riferiscono complessivamente ai tre grandi segmenti del reparto: produzione, distribuzione e proiezioni.

L’analisi ha messo in luce l’esistenza di oltre novemila aziende operanti in Italia, ma di esse solo centosettantuno vantano un fatturato superiore al milione di euro: si tratta fondamentalmente di aziende legate ai gruppi Rai e Mediaset o alle grandi holding internazionali.

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Nell’energia pulita il futuro dell’occupazione

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Il pi๠famoso degli obiettivi di carattere ambientale stabiliti dall’Unione Europea èil celebre 20-20-20, ossia tre traguardi caratterizzati allo stesso valore numerico e da soddisfare, guarda caso, entro il 2020.

Fra le altre cose, si tratterebbe di incrementare almeno del 20% la quota di energia proveniente da fonti pulite e rinnovabili.

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Il settore del benessere non conosce crisi

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Per quanto gli italiani stiano vivendo in questi mesi la fase pi๠acuta della crisi globale, ci sono settori di prodotti tutto sommato voluttuari che tuttavia non sembrano scontare pi๠di tanto le difficoltà  del momento.

àˆ il caso del cosiddetto “wellness”, l’insieme di tutti i trattamenti di cura della persona e del suo benessere fisico. Un settore quanto mai promettente e da molti anni in espansione, se èvero – come segnalano le statistiche – che riesce da solo a muovere circa 5,5 miliardi di euro all’anno: di questi, quasi la metà  (2,2 miliardi) sono spesi fra fitness e piscina, mentre la parte restante si suddivide fra cura del corpo e del viso, integratori alimentari e articoli sportivi.

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Crescita impetuosa dell’occupazione nel settore fotovoltaico

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Nel campo delle energie rinnovabili, la trasformazione dell’energia solare in elettricità  costituisce il settore economico pi๠promettente, interessato in questi ultimi anni da un boom senza precedenti e che appare ben lontano dallo stabilizzarsi.

Si calcola che attualmente siano circa quindicimila i lavoratori del settore in tutta Italia, sparsi fra grandi aziende e piccole ditte, ma si ritiene che nei prossimi dieci anni si possa arrivare fino a centomila occupati.

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