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Il commercio mondiale crescerà  solo del 3,1 per cento per il WTO nel 2014

La crisi globale ancora non molla la sua presa nei confronti della ripresa. Questo influenza anche le previsioni e le stime del commercio globale, il quale, secondo le ultime stile del WTO, l’organizzazione generale del commercio, crescerà  meno del previsto. E’ infatti prevista entro la fine dell’anno 2014 una crescita del 3,1 per cento, mentre si era prevista inizialmente una crescita del 4,6 per cento.

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Il commercio elettronico cresce del 15 per cento all’anno in Italia

L’economia italiana dell’ultimo periodo colpisce gli analisti di casa e quelli internazionali soprattutto per i suoi numeri negativi. Ma fra tanti zero e segni meno, che sono lo specchio della prosecuzione della crisi economica e della recessione, ci sono anche degli sparuti dati positivi. Sono quelli realizzati dal commercio elettronico, lo shopping online, il mondo degli acquisti via internet, che in verità  in Italia non èmai stato cosଠfiorente. 

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Il saldo della bilancia commerciale italiana èpositivo a luglio 2014

Nel mese di luglio 2014 le importazioni e le esportazioni italiane hanno dimostrato una tendenza in calo, anche se a fine mese il saldo commerciale della bilancia italiana èrisultato essere comunque positivo. A luglio 2014, infatti, le esportazioni sono calate dell’1,6 per cento rispetto al mese precedente di giugno, mentre le importazioni hanno avuto un calo del 2,5 per cento sempre su base congiunturale. 

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Partite IVA e precariato

L’Italia in deflazione anche nel mese di agosto 2014

Anche nel mese di agosto 2014 i prezzi dei beni di consumo sono continuati a calare e l’ Italia continua ad essere in deflazione. Lo rivela l’ Istat  che registra per il mese un calo dei prezzi pari allo 0,1 per cento rispetto allo stesso mese dell’ anno scorso, agosto 2013. A luglio 2014 invece i prezzi avevano comunque registrato un aumento dello 0,1 per cento su base tendenziale.

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Finanziamenti PMI Lombardia per 600 milioni di euro

Le piccole e medie imprese italiane sono il motore dell’economia del Paese

Nell’ultimo rapporto stilato dall’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico con sede a Parigi, si sono anche una serie di rilevazioni sullo stato delle piccole e medie imprese italiane, le PMI del nostro Paese, di cui èstato tracciato un rapido quadro. La crisi economica degli anni passati ha inciso profondamente sul loro tessuto portando alla chiusura 63 mila imprese di questo tipo tra il 2008 e il 2010.

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500_shopping_4,tax free, fatturazione elettronica

La lista dei supermercati pi๠convenienti d’Italia nel 2014

Una indagine compiuta da Altroconsumo, nota associazione di categoria per la tutela dei diritti dei consumatori, su tutto il territorio nazionale ha dimostrato che nei supermercati italiani èancora possibile risparmiare. Tutto dipende perಠda come viene composto il cosiddetto carrello della spesa, cioèdai prodotti che vengono acquistati e da dove li si acquista. 

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Consumi – Gli italiani spendono solo per cibo e tecnologia

La crisi ha portato in Italia una imponente riduzione dei consumi. Nel periodo che va dal 2007 ad oggi, nel giro di 7 anni, infatti, il paese ha perso circa 15 punti di PIL, di prodotto interno lordo e questo non ha potuto che rivelarsi negativo per l’economia del paese e per il benessere percepito dai cittadini in merito al proprio potere d’acquisto. Quest’ultimi si ènotevolmente ridotto e il reddito a disposizione delle famiglie ècalato di 2700 euro. 

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Commercio – Calano le vendite nell’Eurozona a luglio 2014

Nel mese di luglio 2014 sono tornate a calare le vendite nell’Eurozona e dell’Unione Europea di circa uno 0,4 per cento, almeno su base congiunturale, cioèrispetto al mese di giugno 2014, quando le vendite avevano fatto registrare un aumento. Il calo dimostra un periodo di difficoltà  economiche ma per fortuna la tendenza del commercio resta in positivo. 

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Istruzioni per il versamento della prima rata dei contributi 2012

L’andamento dei prezzi nel mese di agosto 2014

Nel corso del mese di agosto 2014 l’andamento dei prezzi in Italia èstato in aumento dal punto di vista congiunturale, cioèrispetto al mese di luglio 2014, sul quale ha guadagnato uno 0,2 per cento, ma si èrivelato comunque in flessione rispetto all’andamento tendenziale, cioèrispetto allo stesso mese dell’anno precedente, contro il quale ha perso uno 0,1 per cento. 

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Il PIL italiano scende dello 0,2 per cento nel secondo trimestre 2014

L’Italia èufficialmente in recessione. A certificarlo èl’Istat, l’Istituto di Statistica, che ha avuto modo di rilevare come nel corso del secondo trimestre dell’anno in corso il PIL italiano sia diminuito dello 0,2 per cento su base congiunturale, rispetto al trimestre precedente, dal momento che la cifra rilevata per il primo trimestre dell’anno era stato pari al – 0,1 per cento. Il Belpaese scivola quindi nella dinamica dei numeri negativi. 

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Foto | Georges Gobet/AFP/Getty Images

Deflazione – I prezzi calano dello 0,1 per cento l’anno ad agosto 2014

L’Italia entra ufficialmente in deflazione, con le dinamiche dell’Eurozona che non fanno sperare in una inversione di tendenza. Nel corso del mese di agosto 2014 i prezzi dei beni di consumo in Italia sono scesi dello 0,1 per cento su base annua,cioèa livello tendenziale, anche se a livello congiunturale sono saliti di uno 0, 2 per cento rispetto al mese di luglio 2014.

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Nel commercio le vendite al dettaglio restano stabili a giugno 2014

A partire dal mese di maggio 2014 l’erogazione del bonus Irpef avrebbe dovuto aiutare gli italiani a superare il momento di difficoltà  e recessione economica che il paese sta attraversando incentivando la ripresa dei consumi. Ma per il settore del commercio, a distanza di alcuni mesi non arrivano i risultati sperati. Le vendite al dettaglio, infatti sono rimaste stabili nel mese di giugno 2014. 

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Cala il PIL italiano nel secondo trimestre 2014 secondo l’OCSE

Nel corso del secondo trimestre 2014 l’intera Eurozona si èavviata dal punto di vista economico verso una fase di rallentamento dell’attività  economica, con cali che si sono fatti sentire anche nei paesi pi๠industrializzati e sviluppati. Emblematico a tal proposito anche il caso delle Germania, motore dell’economia europea. Ma nel corso del secondo trimestre 2014 èvenuto a calare anche il PIL dell’Italia. 

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In Argentina si apre una nuova guerra sulle importazioni internazionali

A poche settimane dalla strutturazione di un “fronte russo” nel mondo del commercio europeo e internazionale, motivato dalla deteriorazione dei rapporti con Mosca da parte di Europa e USA e dalla crisi ucraina, si apre verso occidente un  nuovo fronte di blocco per l’economia del globo. Si tratta dell’Argentina, che, colpita solo poche settimane fa dall’episodio del default tecnico per la complessa vicenda finanziaria dei tango bond, ora si rivale a quanto pare sulle importazioni. 

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