
Precisiamo che col termine “giovani†l’indagine intende uomini e donne sotto i trent’anni; quanto al concetto di “amministratoriâ€, sono considerati anche i titolari di ditte individuali.

Precisiamo che col termine “giovani†l’indagine intende uomini e donne sotto i trent’anni; quanto al concetto di “amministratoriâ€, sono considerati anche i titolari di ditte individuali.
Il primo criterio èil pi๠semplice, intuitivo e oggettivo: la classificazione per natura. Distinguiamo, percià², i costi sulla base delle relative origini: costi del personale, di ricerca, per servizi professionali, per utenze eccetera. Ovviamente, possiamo scegliere se ripartire i costi in mille piccole voci omogenee oppure in grandi blocchi pi๠variegati. Va anche notato che tale ripartizione èagevolata dal fatto che in contabilità e in bilancio tutte le spese sono già classificate proprio per natura.
A parità di condizioni, èvidente che quanto pi๠i costi di natura variabile sono modesti, tanto pi๠èrilevante in proporzione il peso dei costi fissi.
Uno di questi metodi distingue i costi sulla base del grado di discrezionalità che vi sovrintende. I costi parametrici, in particolare, sono quelli che sono sostenuti per motivi tecnici su cui c’ poco da decidere. Se per produrre due unità di Y occorre acquistare un’unità di X che costa 20 euro e il nostro obiettivo èprodurre 1.000 Y, si spenderanno in tutto 10.000 euro: e su questo costo c’ poco da trattare.
Ipotizziamo un’azienda che acquista una materia prima X e la trasforma nel prodotto Y per rivenderlo a terzi. àˆ chiaro, quindi, che quanto pi๠Y vogliamo realizzare, tanto pi๠X dovremo acquistare, e dunque i relativi costi aumentano al crescere della produzione.


I primi nidi sorsero in Italia negli anni Cinquanta per opera di alcuni industriali “illuminatiâ€, come Olivetti e Falck; per una ventina d’anni, perà², si trattಠdi interventi episodici e rimessi alla volontà dei privati.


Il Governo aveva permesso una deroga sulle consuete norme urbanistiche, consentendo un ampliamento della volumetria degli edifici esistenti fino al 35%. La norma di legge, tuttavia, rinviava alle regole fissate da Regioni e Comuni per l’applicazione concreta, e non poteva essere diversamente dato che si tratta di una materia dove, per Costituzione, gli enti locali hanno larga voce in capitolo.

Effettivamente, possiamo notare come il numero delle partite IVA attive in Italia, che si aggira intorno a otto milioni contando anche i liberi professionisti, non cessi di crescere, alimentato soprattutto dalle piccole aziende individuali.

Ad oggi, infatti, solamente il 2,4% della popolazione vivente vanta il sospirato diploma di laurea, contro il 33,5% dei cittadini statunitensi o il 14,7% dei giapponesi. Nè il Belpaese si riscatta concentrando l’attenzione sulle giovani generazioni, che hanno molte maggiori possibilità dei genitori e dei nonni: oggi come oggi, infatti, soltanto un ragazzo su tre ottiene la laurea.