Crollo delle sponsorizzazioni per lo sport

Tempi duri per lo sport italiano: le sponsorizzazioni languono.
Il problema riguarda certamente il calcio, che peraltro gode comunque di buona salute, data la sua immensa popolarità  nel nostro Paese. Ma concerne soprattutto gli altri sport, in cui il calo d’interesse delle aziende ètangibile.

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Aziende che usano il Lavoro a chiamata

Continuando a leggere l’analisi dell’Istat sull’impiego da parte delle aziende italiane dello strumento del lavoro a chiamata, scopriamo che la tipologia di imprese che vi ha fatto maggiore ricorso appartiene al settore degli alberghi e della ristorazione (60%), principalmente per far fronte ai picchi dei clienti nel periodo estivo e in quello natalizio; commercio, istruzione, sanità  e servizi sociali si contendono il 40% rimanente.

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Calano gli infortuni sul lavoro

Nel corso del 2009 gli infortuni sul lavoro si sono ridotti di numero, come ha recentemente precisato l’INAIL pubblicando una relazione sull’argomento.

Potrebbe perfino trattarsi di un effetto collaterale della crisi globale, che ha costretto molti impianti a chiudere i battenti o a ridimensionare l’attività , e quindi, paradossalmente, la crisi almeno una conseguenza positiva l’ha causata.

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Industria, forte ripresa degli ordini

L’ISTAT ha diffuso dati molto incoraggianti sulla ripresa del nostro sistema industriale. Con riferimento al mese di maggio 2010, infatti, gli ordini pervenuti alle aziende manifatturiere del nostro Paese sono cresciute del 3,2% rispetto al mese precedente e del 26,6% rispetto a dodici mesi prima.

Un dato trainato principalmente dagli ordinativi provenienti dall’estero: rispetto al maggio 2009, gli ordini provenienti da clienti stranieri sono cresciuti addirittura del 49,2%. E anche per il fatturato non ci si puಠproprio lamentare: in maggio la crescita su base annua èstata del 12,5%.

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Stato dell’assistenza ai cittadini non autosufficienti

Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha illustrato l’attuale situazione italiana riferita ai cittadini non autosufficienti per motivi di età  e/o salute, rivelando molte preoccupazioni se si guarda al futuro.

Secondo l’analisi del ministro, infatti, i cittadini che oggi hanno pi๠di sessantacinque anni sono il 20% della popolazione, ma supereranno il 33% entro i prossimi quarant’anni. Inevitabile, quindi, che la percentuale dei non autosufficienti sia destinata a crescere progressivamente, sebbene già  oggi lo stato dei conti pubblici sia in affanno. Circa l’1,13% del prodotto interno lordo, infatti, èimpiegato in questo settore.

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Picco petrolifero nel 2015?

Tutti sappiamo perfettamente che le risorse di petrolio del nostro pianeta, sebbene immense, non sono infinite; e per quanto le tecniche di estrazione e di raffinazione migliorino continuamente rendendo sempre pi๠ridotte le quantità  di greggio inutilizzabili, èinevitabile che presto o tardi il petrolio a disposizione dell’umanità  arrivi a conclusione.

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Rischio Ungheria sui mercati europei

Fra i Paesi dell’Europa centro-orientale, l’Ungheria èquello che attualmente sta raccogliendo le maggiori attenzioni degli investitori e delle banche europee.

Alcune settimane fa si paventಠil rischio di una situazione dei conti pubblici simile a quella greca, ipotesi fortunatamente smentita, ma rimane il fatto che la repubblica magiara non lascia dormire tranquilli gli investitori.

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Intramoenia, relazione sul 2009

Da alcuni anni vige una normativa dettagliata sull’attività  medica intramuraria (“intra moenia”), ossia svolta da medici dotati di partita IVA all’interno di appositi spazi ospedalieri messi a loro disposizione dalla ASL di competenza.

Gli scopi sono due: da un lato, mettere in campo un inedito meccanismo fiscale (i compensi sono pagati all’ospedale e da questi girati al medico) che impedisce prestazioni in nero; dall’altro, favorire una riduzione dei tempi di attesa per le visite.

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Divario ricchi e poveri in Italia

Da tempo immemorabile, gli italiani sono radicalmente convinti che nel nostro Paese i ricchi diventino sempre pi๠ricchi e i poveri sempre pi๠poveri, mentre il cosiddetto e sfuggente “ceto medio” tenda a spostarsi su posizioni via via pi๠modeste.

A sostegno di questi discorsi e a sfatare il dubbio che si tratti di semplici chiacchiere da bar intervengono alcune statistiche di cui ha dato recentemente conto il quotidiano “La Repubblica”.

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Analisi sugli immobili italiani

L’Agenzia del Territorio ha condotto per la seconda volta un’analisi complessiva sul patrimonio immobiliare presente nel nostro Paese.

I risultati dell’indagine, denominata molto semplicemente “Gli immobili in Italia”, sono stati presentati in una recente conferenza tenutasi a Roma.

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Scudo fiscale, i risultati finali

Il ministro Giulio Tremonti ha illustrato in Parlamento i risultati conclusivi dello scudo fiscale, operante fra il 15/09/2009 e il 30/04/2010.

In sintesi, in cambio di un’imposta sostitutiva (con aliquota oscillante fra il 5 e il 7%), coloro che avevano esportato e/o detenevano attività  di ogni tipo all’estero non dichiarate, hanno potuto rimettersi in regola rimpatriando o regolarizzando le stesse.

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Antiriciclaggio, il problema degli assegni post-datati

Secondo le norme contro il riciclaggio, gli assegni bancari devono recare la clausola di non trasferibilità , a meno di non richiedere espressamente alla banca la consegna di un carnet di assegni trasferibili.

Non ètuttavia consentito girare assegni di importo superiore ad una certa soglia. Tale soglia, fissata precedentemente a 12.500 euro, èstata abbassata a 5.000 euro dalla recente manovra finanziaria, che èdivenuta operativa il 31 maggio scorso.

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Problemi dei porti commerciali europei

Il traffico delle merci via mare ègià  oggi importantissimo, ma si presume con relativa certezza che sia destinato a salire rapidamente anche negli anni a venire.

A dire il vero, la crisi internazionale ha colpito duramente i traffici marittimi da e verso i porti dell’Unione Europea, calati nel 2009 di oltre l’otto percento, ma si confida in una prossima ripresa.

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Prospettive dei green jobs

Da molto tempo esiste una diffusa e altrettanta vaga convinzione che i lavori legati al risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente (i cosiddetti “green jobs”, e cioè“lavori verdi” facenti parte della Green Economy) siano destinati ad un’elevata crescita numerica.

Ci ha pensato l’osservatorio Ires a fare qualche studio sulla questione e a trasportare la questione dalle frasi generiche ad un’analisi pi๠approfondita.

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Disoccupati italiani e occupati stranieri

Nel corso dell’annus horribilis, il 2009, il numero dei lavoratori nel territorio italiano èsceso complessivamente di circa 428.000 unità : il numero totale, dunque, èsceso al di sotto della soglia dei ventitrè milioni.

Tuttavia, rivela l’ISTAT, che ha condotto l’indagine, in realtà  a costituire la soglia di quegli oltre quattrocentomila nuovi disoccupati vengono a ricadere due fenomeni molto diversi: il crollo verticale degli occupati di nazionalità  italiana (-530.000) e la crescita senza sosta dei nuovi occupati di origine estera (+102.000).

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