I dati sono ricavati dalle informazioni messe a disposizione dalle assicurazioni Allianz, che garantiscono circa 6.400 imprese del nostro Paese e pagano quando necessario i debiti insoluti al posto loro, salvo poi addebitare all’impresa medesima quanto sborsato, insieme agli interessi.
analisi
Incentivo fiscale incompatibile per gli elettrodomestici
Ma se le prime due misure non hanno subito sostanziali modifiche nel passaggio parlamentare, èsulla questione degli elettrodomestici che si sta diffondendo a macchia d’olio fra gli esperti la convinzione che si tratti di un clamoroso buco nell’acqua.
Rinnovo del contratto di colf e badanti
Non tutti conoscono ancora, per esempio, le nuove modalità con cui deve essere comunicata l’assunzione di un domestico, valide anche per comunicare la cessazione del rapporto di lavoro o le modifiche sopraggiunte.
Assegni a vuoto in aumento
Gli assegni emessi nel corso del 2008 sono stati 1.518.651, circa il 3% in meno rispetto all’anno scorso, e di essi èstato rifiutato il pagamento da parte della banca in 85.706 occasioni, pari al 5,98% del totale, con un lieve aumento dunque rispetto al 5,87% registrato nell’anno precedente.
Prestiti per piccole imprese soffocati dalla stretta del credito
Liberalizzazioni fra passi avanti e marce indietro (III)
Tuttavia, il preventivatore unico non èancora entrato in funzione, sebbene le rassicurazioni provenienti dall’ISVAP (l’organo di vigilanza del settore) affermano che al pi๠tardi entro aprile si potrà contare su questo software disponibile on line.
Anche l’agricoltura soffre la crisi
àˆ forse per questo motivo che gli agricoltori denunciano di essere stati lasciati soli dalle istituzioni in un periodo di grandi difficoltà . In verità , la grande crisi internazionale colpisce il settore primario solo in misura indiretta, sotto forma di incremento dei costi e di riduzione dei prezzi di vendita.
Ma gli effetti sono comunque pesanti: secondo i dati diffusi dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) nel corso del 2008 i costi di produzione sono cresciuti mediamente del 9%, con punte record per i concimi (+43,3%), ma anche la crescita degli oneri di natura socio-previdenziale non scherza (+26,8% nell’ultimo biennio).
Pressione fiscale e debito pubblico a livelli record
Il crollo del PIL prosegue e si aggrava (per il 2009 si prevede un’involuzione forse del 2% della produzione nazionale) e quindi, nonostante la scelta di non ricorrere per l’ennesima volta alla crescita del debito pubblico pur di fronteggiare la crisi, il rapporto fra lo stesso e il PIL dovrebbe attestarsi al 111,2%, sopravanzando di oltre cinque punti rispetto al 2008 e vanificando i piccoli miglioramenti che lentamente si erano raggranellati negli anni precedenti.
Telecom: crisi, esuberi, scioperi e fusioni
In precedenza, i vertici della società e i sindacati avevano trovato un faticoso accordo, dopo lunghe trattative, che prevedeva la messa in mobilità di ben cinquemila dipendenti. Ma ora che filtrano i piani della dirigenza di Telecom e del suo amministratore delegato Franco Bernabà¨, le rappresentanze dei lavoratori ritornano precipitosamente sul sentiero di guerra.
Recessione, previsioni sempre pi๠fosche
L’ultima ad aver preso la parola èstata la Commissione Europea, che ha aggiornato le stime sul 2009, purtroppo ulteriormente al ribasso. La crescita del PIL a livello comunitario èstata nel 2008 di appena l’1%, mentre le previsioni per il 2009 parlano di una decrescita pari all’1,8%.
L’appuntamento con la ripresa ènel 2010
A dirlo èil governatore della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, che al momento vede in atto una spirale perversa che coinvolge finanza ed economia reale. Le manovre messe in campo dai governi europei vanno nella giusta direzione, ma il sistema non le ha ancora assorbite: perciಠl’uscita dal tunnel appare ancora distante, ma non èirraggiungibile.
La recessione colpisce anche i professionisti
La continua crescita del loro numero nel corso degli ultimi decenni a fronte di un sistema imprenditoriale sostanzialmente statico ne ha ridimensionato nettamente le fortune, e in questo quadro la recessione di questi mesi non ha certo giovato.
Il discorso, perà², varia a seconda della categoria. Quella forse pi๠in difficoltà ècostituita dagli ingegneri: sono oltre duecentomila in Italia a spartirsi una sempre pi๠magra torta, resa ancor meno appetibile con la crisi delle imprese le cui commesse determinano una quota enorme dei normali compensi.
Precari e immigrati le prime vittime della crisi
Se dunque ben pochi dipendenti possono dire di dormire sonni tranquilli, èchiaro che comunque alcune categorie dovrebbero soffrire pi๠di altre il momento di difficoltà che stiamo vivendo.
Il primo anello debole della catena dell’occupazione, in particolare, sembra essere il lavoratore straniero, specie se extracomunitario, dotato di qualifiche generiche.
Boom della cooperazione fra aziende
Si tratta della cooperazione fra imprese diverse: èun fenomeno ben diverso da quelle del gruppo aziendale, perchè in quest’ultimo caso abbiamo varie società che rispondono alla strategia unitaria di un unico soggetto economico.
Qui invece si parla di imprese che rimangono a tutti gli effetti distinte l’una dall’altra, ma che pur non rinunciando alla concorrenza trovano ugualmente il modo di collaborare, per affrontare insieme i problemi comuni.
L’Economist boccia l’Italia
Una certa attenzione, da ultima, se l’ guadagnata una ricerca del quotato “The Economistâ€, che ha pubblicato i risultati di uno studio in cui sono messi a confronto diversi parametri sulla competitività dei vari Paesi europei. L’Italia, non c’era da dubitarne troppo, èclassificata all’ultimo posto fra i Paesi dell’Europa occidentale.