Paesi black list 2011 elenco

La legge 448/98 ha introdotto l’obbligo per i soggetti passivi d’Iva di comunicare al fisco le operazioni intercorse con soggetti a fiscalità  privilegiata, ossia residenti in uno dei paesi inclusi nella cosiddetta black list. L’obbligo èfinalizzato soprattutto a contrastare l’emigrazione fittizia per finalità  tributarie.

I paesi che rientrano nella black list e in relazione ai quali vige l’obbligo di comunicazione delle operazioni sono quelli individuati dal decreto del Ministro delle Finanze del 4 maggio 1999, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 107 del 10/5/1999.

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Come optare per la cedolare secca

A partire dal 2011 i proprietari di immobili ad uso abitativo che vengono concessi in locazione possono decidere di tassare i redditi derivanti dal canone di locazione con la cosiddetta cedolare secca, ossia una forma di tassazione alternativa rispetto a quella già  in vigore e che prevede l’applicazione di un aliquota del 21% che va a sostituire sia l’Irpef che le addizionali comunali e regionali.

L’aliquota del 20% scende al 19% nel caso in caso di contratto di locazione a canone concordato, tuttavia èbene precisare che i proprietari di immobili che scelgono di optare per la cedolare secca non possono attuare alcuna modifica all’importo del canone di locazione per tutta la durata del contratto, compresa la variazione Istat.

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Ritenuta d’acconto non versata dall’azienda

La Corte di Cassazione con la sentenza n.9867 del 5 maggio 2011 ha stabilito che il mancato versamento della ritenuta d’acconto da parte del datore di lavoro non esonera il lavoratore dall’obbligo del versamento, alla luce del fatto che l’obbligo del pagamento del tributo èanche a carico del lavoratore contribuente.

Nel caso in esame, in particolare, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate e ha rigettato la sentenza pronunciata dalla Commissione Tributaria che, in considerazione della buona fede del soggetto, aveva accolto il ricorso di una contribuente esonerando la stessa da ogni obbligo fiscale per la fattispecie in esame, evidenziando l’obbligo primario del datore di lavoro.

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Certificazione ritenute d’acconto 2011

Entro la fine di febbraio 2012 ciascun sostituto d’imposta che nel corso del 2011 ha corrisposto dei compensi assoggettati a ritenuta d’acconto deve consegnare ai soggetti percipienti una dichiarazione dalla quale risulti il totale delle ritenute effettuate nell’anno 2011.

Tale dichiarazione viene redatta in forma libera e deve contenere i dati del sostituto d’imposta e del lavoratore percipiente, la natura del compenso, il totale delle somme corrisposte e delle ritenute operate e versate. Per effettuare tale dichiarazione puಠessere utilizzato il modello certificazione ritenuta d’acconto.

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Modulo ritenuta d’acconto ridotta

Tra i moduli ritenute d’acconto figura il modulo ritenuta d’acconto ridotta, ossia una dichiarazione che viene inviata al proprio committente mediante raccomandata con avviso di ricevimento dagli intermediari del commercio che si avvalgono in via continuativa dell’opera di dipendenti o terzi.

Tale dichiarazione èfinalizzata alla richiesta di poter beneficiare della ritenuta d’acconto in misura ridotta delle provvigioni, che viene cosଠcalcolata sul 20% anzichèsul 50%. Di seguito un esempio di richiesta di applicazione della ritenuta d’acconto ridotta.

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Moduli ritenute d’acconto

La ritenuta d’acconto altro non èche una trattenuta che il sostituto d’imposta, ossia il soggetto che si serve della prestazione per la quale viene corrisposto il pagamento, attua sulla somma soggetta a tassazione che viene corrisposta a colui che ha fornito la prestazione, detto comunemente percipiente.

Esistono diverse tipologie di redditi soggetti a ritenuta d’acconto, tra questi figurano in prima linea i redditi da lavoro dipendente e i redditi da lavoro autonomo.

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Pagamento imposte in ritardo

Il mancato pagamento o il pagamento in ritardo delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi comporta l’applicazione di una sanzione pari al 30%, a cui vanno poi aggiunti gli interessi legali pari all’1% fino al 31 dicembre 2010 e all’1,50% dal 1° gennaio 2011.

E’ perಠprevista una sanzione ridotta nel caso in cui il pagamento avviene entro trenta giorni dalla scadenza. In questo caso, infatti, la sanzione èpari al 2,5% della somma dovuta pi๠gli interessi legali maturati fino a quel momento.

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Deduzioni contributi colf e badanti

Regolarizzare colf, baby sitter e badanti conviene anche dal punto di vista fiscale in quanto al datore di lavoro èriconosciuta la possibilità  di dedurre dal reddito i contributi pagati all’Inps, esclusa ovviamente la quota di questi che risulta a carico del lavoratore domestico.

Le somme versate all’Inps, dunque, consentono al datore di lavoro la possibilità  di diminuire il reddito complessivo, ossia quello preso in considerazione ai fini dell’applicazione degli scaglioni Irpef 2011. Il limite massimo di spesa deducibile in questo caso èpari a 1.594,37 euro.

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Dichiarazione dei redditi soggetto defunto

Gli eredi sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi per conto del familiare scomparso nel corso del 2010 o entro febbraio 2011.

In questo caso i termini previsti per la presentazione della dichiarazione sono gli stessi, ossia entro il 30 giugno se la dichiarazione viene presentata in forma cartacea o entro il 30 settembre se la dichiarazione viene presentata per via telematica. Anche per i versamenti (che ovviamente riguardano solo il saldo e non anche gli acconti 2011) vanno rispettati i termini ordinari, ovvero il 16 giugno oppure il 18 luglio con un incremento dello 0,40%.

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Detrazioni Irpef pensionati

Tra le detrazioni che consentono di ridurre l’ammontare di Irpef che deve essere effettivamente pagato figurano le detrazioni Irpef spettanti ai pensionati e che, al pari delle detrazioni Irpef da lavoro dipendente, variano a seconda del reddito percepito dal contribuente.

In questo caso, tuttavia, gli scaglioni Irpef previsti variano non solo a seconda del reddito ma anche a seconda dell’età  del pensionato, a tal fine occorre infatti distinguere tra i pensionati con meno di 75 anni e i pensionati con pi๠di 75 anni.

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Calcolo detrazioni Irpef lavoro dipendente

Le detrazioni Irpef da lavoro dipendente consentono a tutti i lavoratori dipendenti di ridurre l’ammontare di Irpef effettivamente pagato mediante l’applicazione di apposite detrazioni che variano a seconda del reddito e che vanno da un massimo di 1.840 euro fino ad arrivare a zero nel caso in cui il reddito supera i 55.000 euro.

Il calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente, tuttavia, come già  avviene per la detrazione per il coniuge a carico e per le detrazioni per i figli a carico èpiuttosto complicato.

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Detrazioni Irpef lavoro dipendente

L’Irpef èl’imposta sul reddito delle persone fisiche, un tassa che viene calcolata mediante l’applicazione dei cosiddetti scaglioni Irpef, ossia aliquote che variano a seconda della fascia di reddito di appartenenza. In questo modo viene determinata l’Irpef lorda dalla quale, prima di procedere al pagamento dei tributi, èpossibile applicare varie detrazioni che consentono di ridurre l’ammontare di Irpef effettivamente dovuta.

Tra le varie detrazioni capaci di ridurre l’Irpef troviamo le detrazioni da lavoro dipendente, di cui beneficiano tutti i lavoratori dipendenti.

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Attestazione regolarità  fiscale esente da bollo

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 50/E del 22 aprile ha chiarito che sono esenti da bollo le richieste avanzate da enti privati che svolgono attività  di natura pubblicistica e destinate ad accertare la regolarità  fiscale dei partecipanti a gare d’appalto, cosଠcome pure èsente da questo tipo di onere la conseguente documentazione fornita dall’amministrazione finanziaria.

Con la stessa risoluzione l’Agenzia ha anche chiarito che la documentazione fornita a seguito di tale richiesta non èun certificato, in quanto non certifica stati, qualità  o fatti del soggetto a cui si riferisce ma attesta solo la corrispondenza tra le informazioni del richiedente e le informazioni contenute nelle banche dati dell’Agenzia.

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Detrazione adozione a distanza e beneficenza

La legge n.80 del 2005 prevede la possibilità  di portare in dichiarazione le adozioni a distanza e le erogazioni benefiche. La norma, in particolare, prevede tre tipologie di agevolazioni fiscali che non possono perಠessere cumulate, ne deriva quindi che spetta al contribuente scegliere quella pi๠conveniente sulla base del reddito e della quota fiscale.

La prima opzione offerta al contribuente consiste nella possibilità  di dedurre l’importo versato per la donazione dal proprio reddito in misura non superiore al 10% del reddito dichiarato e nella misura massima di 70.000 euro l’anno.

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Quando conviene la cedolare secca

Dal 2011 i proprietari di immobili ad uno abitativo possono scegliere di tassare i redditi derivanti da locazione alla cosiddetta cedolare secca. Scegliendo questa opzione, in particolare, la tassazione non avviene mediante l’applicazione delle ordinarie imposte sui redditi con aliquote marginali crescenti fino al 43% ma mediante un’imposta sostitutiva che èpari al 19% del canone di locazione per i contratti a canone concordato e al 21% del canone di affitto per gli altri tipi di contratti.

Alla luce della possibilità  di optare per questa nuova tassazione, dunque, i proprietari di immobili in locazione si chiedono quando conviene optare per la cedolare secca sugli affitti.

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