Agevolazioni fiscali cooperative

Il fisco riconosce talune agevolazioni fiscali alle cooperative a mutualità  prevalente, ossia a quelle cooperative il cui statuto prevede il divieto di distribuzione di dividendi per un ammontare complessivo superiore all’interesse legale riferito al capitale effettivamente versato; il divieto di distribuzione delle riserve fra i soci; la devoluzione in caso di scioglimento della società  del patrimonio sociale a scopi di pubblica utilità .

Le cooperative sociali e i loro consorzi, in particolare, beneficiano per le somme di denaro destinate a riserve indivisibili dell’esenzione piena dalle imposte sul reddito prevista dall’articolo 12 della legge 904/1977, nonchèdelle esenzioni previste dal titolo III del Dpr 601/1973 (articolo 10 e seguenti).

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Agevolazioni fiscali cooperative non concesse se manca prova mutualità 

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 8140 dell’11 aprile 2011 ha accolto il ricorso presentato dall’Agenzia delle Entrate e ha quindi stabilito che le agevolazioni fiscali previste possono essere riconosciute alle cooperative solo nel caso in cui queste abbiano presentato la dichiarazione dei redditi e abbiano provveduto ad una regolare tenuta delle scritture contabili, in quanto in caso contrario si verificano delle circostanze di gravità  tale da escludere il potere-dovere di vigilanza dell’amministrazione finanziaria sui requisiti di mutualità  delle cooperative, necessarie per fruire delle agevolazioni.

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Proroga rateizzazione Equitalia

Equitalia ha diffuso un comunicato tramite il quale informa che, in ottemperanza a quanto stabilito dal decreto milleproroghe (decreto legge n. 225/2010 convertito dalla legge n. 10 del 26 febbraio 2011), i contribuenti che non sono in regola con le scadenze dei pagamenti possono chiedere un’ulteriore rateizzazione dei propri debiti fino a sei anni, purchè dimostrino di aver subito un peggioramento della loro situazione economica.

Nello stesso comunicato l’ente di riscossione precisa che per provare il peggioramento della situazione economica occorre distinguere a seconda dell’ammontare complessivo del debito.

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Esenzione Iva corsi per mediatori professionisti

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 47/E del 18 aprile ha chiarito che i corsi per diventare mediatore civile sono esenti da Iva, pertanto alle relative quote di iscrizione non dovrà  essere applicata l’imposta sul valore aggiunto.

Il chiarimento dell’Agenzia arriva in risposta ad un quesito posto dal presidente del Consiglio di un Ordine degli avvocati e avente ad oggetto il regime Iva da riservare ai corsi di formazione offerti dalle Camere arbitrali e di Conciliazione degli ordini forensi finalizzati ad acquisire la qualifica di mediatore professionista.

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Detrazioni quarto figlio

Le famiglie numerose che hanno almeno quattro figli a carico hanno diritto, oltre alle normali detrazioni per figli a carico, anche ad un’ulteriore detrazione di importo pari a 1.200 euro.

Tale bonus spetta in misura invariata a prescindere dal reddito del contribuente e spetta per metà  al padre e per l’altra metà  alla madre, fatta eccezione per l’ipotesi in cui uno dei coniugi risulti a carico dell’altro, poichèin questo caso il bonus spetta in misura integrale a quest’ultimo, che allo stesso tempo ha anche diritto ad ottenere le detrazioni per coniuge a carico.

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Detrazioni figli a carico

Ai contribuenti che hanno familiari a carico spettano delle specifiche detrazioni di imposta, le pi๠diffuse sono la detrazione per il coniuge a carico e le detrazioni per i figli a carico.

Il calcolo delle detrazioni per i figli a carico risulta piuttosto complesso in quanto l’importo totale della detrazione dipende da diversi fattori, ossia età  dei figli a carico, numero dei figli a carico, reddito del contribuente e eventuale presenza di un figlio con handicap.

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Agevolazioni fiscali contratto di rete

L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 15/E del 14 aprile ha fornito chiarimenti sulle modalità  di accesso alle agevolazioni fiscali previste a favore delle imprese che aderiscono ad un contratto di rete.

Il contratto di rete, ricordiamo, èun accordo tramite il quale pi๠imprese si impegnano a collaborare l’una con l’altra sulla base di un programma comune di rete, scambiandosi informazioni, collaborazioni e prestazioni al fine di accrescere individualmente e collettivamente la propria capacità  di innovazione e la propria competitività  sul mercato.

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Entrata in vigore spesometro rimandata a luglio 2011

L’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 2011/59327 ha annunciato lo slittamento al 1° luglio del cosiddetto spesometro relativo agli acquisti senza obbligo di fattura, ossia dell’entrata in vigore dell’obbligo di comunicazione al fisco dell’acquisto di beni o servizi per i quali non èprevisto l’obbligo di fattura e nel caso in cui la somma corrisposta per tali acquisti superi i 3.600 euro, cifra che deve intendersi comprensiva di Iva.

Nello stesso provvedimento l’Agenzia ha spiegato che il differimento di due mesi (l’entrata in vigore dello spesometro era stata fissata al 1° maggio 2011) èstato dettato da esigenze di carattere tecnico.

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Detrazione coniuge a carico

L’importo della detrazione per il coniuge a carico varia a seconda del reddito, si parte da un massimo di 800 euro fino ad arrivare a zero per i redditi che superano gli 80.000 euro all’anno.

Per i redditi fino a 15.000 euro, in particolare, l’importo della detrazione va da un massimo di 800 euro fino ad arrivare ad un minimo 690 euro; per i redditi da 15.001 fino a 40.000 la detrazione èpari a 690 euro; per i redditi da 40.001 fino a 80.000 la detrazione va da 690 euro a zero; per i redditi superiori a 80.000 euro, infine, non èprevista alcuna detrazione.

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Scaglioni Irpef 2011

L’Irpef èl’imposta sul reddito delle persone fisiche, in particolare sono soggetti a questo tipo di tassazione i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi da pensione, i redditi di lavoro autonomo, i redditi di impresa, i redditi derivanti dal possesso di terreni e fabbricati, i redditi di capitale, i redditi da partecipazione in società  di persone e i redditi cosiddetti diversi, ossia quelli derivanti da attività  di lavoro autonomo occasionale, i redditi di fabbricati all’estero, ecc.

Al reddito totale percepito da ciascun soggetto nel corso di un intero anno vanno poi sottratti gli oneri deducibili, che vanno cosଠa ridurre il totale su cui viene calcolata la tassazione Irpef.

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Detrazione interessi mutuo rinegoziato

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 43/E del 12 aprile ha chiarito il trattamento fiscale degli interessi passivi legati all’acquisto, alla costruzione o alla ristrutturazione dell’abitazione principale, stabilendo che anche in caso di rinegoziazione del mutuo èprevista la possibilità  di detrarre tali interessi.

La detrazione si ha anche nel caso in cui gli interessi derivano da un conto corrente accessorio e puಠessere effettuata fino ad un limite massimo di 4.000 euro.

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Detrazioni e deduzioni 2011

Nonostante al ripresa economica in atto le casse statali vivono ancora una situazione piuttosto complicata, motivo per il quale per la dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2010 non sono stati introdotti nuovi oneri deducibili, le principali novità  della dichiarazione che i contribuenti si apprestano a compilare sono finalizzate non a ridurre l’Irpef ma ad intensificare le misure volte a recuperare le imposte evase.

Tra le principali novità  relative alla dichiarazione dei redditi 2011 figura la mancata proroga per il 2010 della possibilità  di detrarre il 19% dei soldi spesi dai contribuenti per i servizi di trasporto pubblico (abbonamenti pubblici a tram, autobus e metropolitana).

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Modello richiesta cedolare secca affitti

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate contenente le istruzioni per la cedolare secca cita anche i modelli che dovranno essere utilizzati per esercitare l’opzione, ovvero il rivisto modello 69 oppure il nuovo modello telematico semplificato di denuncia Siria.

Il modello 69, in particolare, èstato modificato in modo tale da consentirne l’utilizzo per qualunque ipotesi contemplata dal provvedimento stesso, compresa la risoluzione o la proroga. Lo stesso modello potrà  inoltre essere utilizzato anche per gli adempimenti generalmente subordinati alla compilazione del modello di comunicazione dei dati catastali CDC.

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Istruzioni cedolare secca affitti

L’Agenzia delle Entrate, come già  preannunciato nei giorni scorsi in occasione della comunicazione della possibilità  per i contratti che scadono dal 7 aprile al 6 giugno di optare per la cedolare secca fino al 6 giugno 2011, ha emanano un provvedimento mediante il quale vengono illustrate tutte le regole stabilite di caso di opzione della tassazione alternativa.

Il provvedimento ricorda anzitutto che la cedolare secca puಠessere esercitata dal locatore e che in caso di contitolarità  di diritti sull’immobile l’opzione dovrà  essere esercitata distintamente da ogni soggetto e avrà  effetti solo in capo a coloro che l’hanno effettivamente esercitata.

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Cedolare secca affitti 2011 fino al 6 giugno

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato che i proprietari di immobili i cui contratti di affitto scadono nel periodo compreso tra il 7 aprile e il 6 giugno hanno ben due mesi di tempo per scegliere se assoggettare i redditi derivanti dalla locazione alla cosiddetta cedolare secca o se invece optare per il regime fiscale già  in vigore.

L’Agenzia, in particolare, ha spiegato che questa finestra temporale èstata concessa al fine di consentire a proprietari di immobili concessi in affitto di prendere visione della normativa e di valutare con calma se si tratta o meno di un’opportunità  a loro conveniente.

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