Compensazione IVA: l’uso dell’home banking

Nella tormentata vicenda sui crediti IVA e sulle possibilità  di compensarli, l’Agenzia delle Entrate ha emanato l’ennesima circolare (la n. 1/2010) che prende in mano e affronta le perplessità  che gli operatori ancora nutrivano sulla nuova procedura.

Con quest’ultimo intervento dell’Agenzia, si puಠritenere che il quadro sia ormai definito, anche se niente puಠescludere che la pratica operativa farà  sorgere in futuro nuove difficoltà  di interpretazione.

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Addizionali regionali 2010

Introdotta alla fine degli anni Novanta, l’addizionale regionale all’IRPEF costituisce una delle principali entrate tributarie delle Regioni italiane.

Il meccanismo di calcolo èmolto semplice: si prende la medesima base imponibile dell’IRPEF e si applica l’aliquota. Dopodichè l’imposta èdeterminata: tutte le detrazioni e i crediti d’imposta che si fanno valere nell’IRPEF, infatti, in questa sede non hanno rilevanza.

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Deducibilità  spese di manutenzione immobile professionista

manutenzione immobile

Da sempre le spese di manutenzione vanno distinte in ordinarie e straordinarie. La differenza èsostanziale, e le conseguenze fiscali sono radicalmente diverse.

Si parla di manutenzione ordinaria quando la finalità  èquella di mantenere intatta la funzionalità  del bene o di ripristinarne l’efficienza dopo un guasto o un danno di ogni genere; la manutenzione straordinaria, invece, èdiretta ad incrementare il valore del bene stesso. Per fare un esempio riferito ai beni immobili, tinteggiare le pareti èmanutenzione ordinaria, aggiungere una stanza èmanutenzione straordinaria.

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Immobili dei professionisti: tassazione dal 2007

casa di legno

Per gli immobili che i professionisti hanno acquistato nei periodi di imposta dal 2007 al 2009, il Governo Prodi aveva previsto, in via sperimentale, di ritornare alla disciplina prevista per le imprese, con l’adozione dell’ammortamento del costo storico al 3% annuo.

Vi èstata perಠun’importante restrizione: fino al 2009, infatti, era deducibile solo un terzo della quota di ammortamento (mentre per le quote che emergeranno dal 2010 in poi, non vi saranno restrizioni).

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Casi particolari di rivalutazione di terreni e partecipazioni

Il quotidiano “Il Sole 24 Ore”, andando a spulciare i testi di numerose circolari emanate dall’Agenzia delle Entrate negli anni passati, ha tratto una serie di indicazioni da applicarsi in casi particolari, che si possono ritenere utili anche per la nuova procedura di rivalutazione di terreni e partecipazioni.

Vediamo dunque le situazioni pi๠interessanti e frequenti. Innanzitutto, l’imposta sostitutiva (o la prima rata) va versata entro il 31 ottobre. Cosa avviene se nel frattempo il bene rivalutato èstato ceduto?

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Rivalutazione terreni finanziaria 2010

rivalutazione terreno

Non tutti i contribuenti sono interessati alla nuova misura di rivalutazione di terreni e partecipazioni: l’agevolazione riguarda solamente le società  semplici, le persone fisiche e gli enti non commerciali; occorre perಠche i beni da rivalutare non costituiscano parte di un’attività  d’impresa. Sono inoltre potenzialmente interessati anche i soggetti di ogni genere che non siano residenti in Italia.

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Rivalutazione di terreni e partecipazioni

terreno

Una misura fiscale buona per fare cassa, amata dai governi di ogni colore, èla rivalutazione dei beni. La nuova Finanziaria ha riaperto i termini di una misura di rivalutazione prevista nel recente passato, e i contribuenti che non ne avessero ancora fatto ricorso potrebbero rimediare, dato che il vantaggio fiscale èvidente.

Il punto di partenza èdato dalla tassazione per i soggetti IRPEF delle plusvalenze sui terreni e sulle partecipazioni non quotate in Borsa o negli altri mercati regolamentati.

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Deroghe territorialità  dei servizi IVA

lavoro

Il discorso tracciato negli articoli precedenti chiarisce la nuova configurazione del concetto di territorialità  nelle prestazioni di servizi fra soggetti comunitari di Stati diversi.

I servizi, perà², non sono tutti uguali fra loro: possiamo infatti distinguere i servizi “generici” da alcune categorie particolari. I servizi generici sono quelli a cui si applicano le regole descritte senza ulteriori considerazioni. I servizi particolari, invece, sono quelli a cui si applicano norme in parte divergenti, in deroga alle regole ordinarie.

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Fatturazione tra soggetti Unione Europea

Come si èspecificato nelle nuove regole IVA, il servizio prestato da un soggetto passivo ad un altro soggetto passivo èoperazione non imponibile, quando le due parti sono domiciliate in Stati comunitari diversi.

La fattura che dovrà  emettere il prestatore del servizio, perà², oltre a recare la dicitura di esclusione avrà  altre due peculiarità  che la distingueranno dalle altre: sarà  obbligatorio indicare il numero di identificazione (per gli italiani: il numero di partita IVA) del cliente, che normalmente non occorre specificare, e il suo ammontare non entrerà  a far parte del volume d’affari, al contrario delle altre operazioni per cui vi èobbligo di fatturazione (sarà  bene, dunque, compiere registrazioni a parte per non fare confusione).

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Nuove regole IVA Unione Europea

Fattura

Come si èdetto, per applicare le nuove regole IVA sulla territorialità  dei servizi, èindispensabile verificare se il cliente èun soggetto passivo o un privato consumatore.

àˆ da notare subito una prima novità : con le nuove regole, gli enti non commerciali (associazioni, fondazioni ecc.) sono sempre considerati soggetti passivi, anche quando acquistano servizi per finalità  istituzionali, purchè identificati ai fini IVA.

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Territorialità  dei servizi ai fini IVA

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Con la circolare n. 58 del 31 dicembre 2009, l’Agenzia delle Entrate ha offerto i primi chiarimenti sulle nuove regole in vigore dal giorno successivo per effetto delle direttive comunitarie IVA ancora in attesa di recepimento dalla nostra legislazione. Si attendono, comunque, altre circolari nelle prossime settimane, poichè i dubbi rimangono diversi.

In ogni caso, mettendo insieme il contenuto della circolare con quello della direttiva e con le analisi degli studiosi, possiamo provare a tracciare un quadro complessivo.

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Arte regolarizzata con lo scudo fiscale

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Il periodico “Plus24” ha svolto un’interessante inchiesta che getta un po’ di luce su uno degli aspetti meno dibattuti connessi allo scudo fiscale (di cui, in questi primi mesi del 2010, èin vigore una proroga valida fino ad aprile).

Non tutte le ricchezze non denunciate e detenute all’estero da parte dei contribuenti italiani, infatti, consistono in denaro, in strumenti finanziari, in panfili o in ville faraoniche: molti, infatti, hanno preferito puntare su opere d’arte di grandissimo pregio. E lo scudo fiscale rappresenta una ghiottissima occasione per mettere in regola anche questi beni.

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Rimborsi fiscali del 2006 in arrivo

tax

I rimborsi fiscali, quando nelle istanze o nelle dichiarazioni fiscali ètutto in regola, arrivano sempre. L’unico interrogativo, e non di poco conto, à¨: “quando?”.

Dipendenti e pensionati che dichiarano i redditi col modello 730, infatti, sono gli unici a dormire sonni tranquilli, giacchè il rimborso gli arriva in pochi mesi direttamente in busta-paga o nella pensione; ma tutti gli altri devono attendere parecchi anni, un po’ per motivi tecnici (occorre verificare, almeno formalmente, che le richieste non siano infondate) e un po’ per la cronica carenza di fondi nelle casse pubbliche.

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Imposte dirette e imposte indirette

pagamento delle tasse

La Costituzione stabilisce che tutti devono concorrere alle spese pubbliche in ragione della propria capacità  contributiva: in parole povere, chi ha di pi๠versa di pià¹.

In realtà , fra le varie categorie di tributi, solo le imposte riescono a riflettere la capacità  contributiva dell’individuo o dell’ente. Il gettito delle imposte, perà², supera in misura schiacciante quello delle tasse e degli altri tributi, e quindi il precetto costituzionale si puಠritenere sostanzialmente rispettato.

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