Obbligo comunicazione posta elettronica certificata

Le imprese costituite in forma societaria alla data del 29 novembre 2008 sono obbligate ad aver un indirizzo di posta elettronica certificata e a comunicarlo entro il 29 novembre 2011 al registro delle imprese utilizzando l’apposito modulo oppure rivolgendosi ad un intermediario autorizzato.

Tale obbligo rientra nelle disposizioni del decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008, nell’ambito quindi delle misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale.

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Come correggere una fattura

In caso di errore commesso nella compilazione di una fattura occorre distinguere a seconda della tipologia di errore e del momento in cui ci si accorge dello sbaglio.

In base all’articolo 21 del Dpr 633/1972 una fattura viene considerata emessa non nel momento in cui viene stampata ma quando viene consegnata o inviata al cliente. Per cui se ci si accorge dell’errore prima della consegna o dell’invio del documento si puಠsemplicemente annullare la fattura sostituendola con un’altra corretta.

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Correzione fatture con Iva al 20% anzichè 21%

A partire dal 17 settembre l’Iva èstata incrementata di un punto percentuale passando cosଠdal 20% al 21%. Le fatture emesse a partire dal 17 settembre scorso, dunque, devono essere emesse con l’aliquota al 21%. Ma come fare nel caso in cui èstata erroneamente emessa una fattura applicando la vecchia aliquota al 20%?

In questo caso ènecessario correggere l’errore emettendo una nuova fattura in cui viene indicato un addebito a carico del cliente consistente nella sola maggiore imposta.

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Comunicazione ricorso a vie legali per mancato pagamento fattura

In caso di mancato pagamento di una fattura la prima cosa da fare èsenza dubbio quella di inviare una lettera di sollecito pagamento fattura. Si tratta di un modo semplice e soprattutto economico per cercare di ottenere il pagamento spettante senza ricorrere a vie legali, soprattutto perchè capita spesso che il mancato pagamento deriva non dalla volontà  di non pagare ma da una semplice dimenticanza, cosଠcome pur puಠaccadere che per semplici disguidi il pagamento sia stato effettuato ma non sia arrivato al destinatario.

Nel caso in cui la lettera di sollecito non abbia sortito alcun effetto, per ottenere il pagamento l’unica via percorribile èquella legale. In questo caso èopportuno comunicare al soggetto insolvente l’avvio del contenzioso, nella speranza che questi decida di pagare immediatamente per evitare problemi legali.

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Che cos’èuna nota di debito

In alcuni casi puಠaccadere che dopo aver emesso una fattura sia necessario apportare una modifica. In tal caso ènecessario distinguere a seconda del caso in cui la modifica consiste in un incremento o in una riduzione dell’importo indicato nella fattura stessa.

Nel caso in cui la modifica da apportare riguarda un incremento il soggetto che ha emesso la fattura deve emettere una nota di debito (anche detta fattura integrativa), ossia un documento mediante il quale verranno integrati gli importi indicati nella fattura, in caso contrario dovrà  essere emessa una nota di credito.

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Iva dal 20 al 21% da sabato 17 settembre 2011

L’Iva passa dal 20 al 21%. L’aliquota ordinaria dell’Imposta sul valore aggiunto viene aumentata di un punto percentuale e passa dal 20 al 21 per cento.

L’emissione di scontrino fiscale rimane invariata e sarà  compito della società  di contabilità  a provvedere alla scorporazione e a calcolare l’IVA del 21% dal 17/09/2011. Sul registratore di cassa bisogna solo modificare la scritta IVA al 20% in IVA al 21% qualora questa scritta compaia sullo scontrino.

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Contributi Inps imprese in aumento

Nonostante tutto in Italia le imprese continuano a pagare con regolarità  i contributi previdenziali dei lavoratori da versare all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Anzi, a valere sui primi otto mesi del 2011, c’èstato un aumento dei contributi incassati per un controvalore pari a ben tre miliardi di euro.

A comunicarlo èstato l’Inps nel precisare come nel periodo gennaio-agosto 2011 l’Istituto abbia incassato dal pagamento ordinario dei contributi 85,5 miliardi di euro, con un incremento anno su anno del 3,7%; il dato, inoltre, èsuperiore dell’1,1% rispetto ai livelli di incassi messi a preventivo dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale nei primi otto mesi del corrente anno.

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Bonus reti imprese le ultime novità 

Il Fisco allarga le maglie delle scadenze per quelle imprese che puntano a fare squadra, ovverosia a formare una rete di imprese. Questo grazie ad una apposita risoluzione, la numero 89/E, emanata dall’Amministrazione finanziaria dello Stato, nella quale, tra l’altro, viene dato pi๠tempo per la cosiddetta asseverazione, ovverosia la comunicazione legata al programma comune tra imprese al rappresentante della rete, oppure a quell’organo comune legato all’esecuzione del relativo contratto.

Nel dettaglio, rispetto alla scadenza prevista per il 30 settembre del 2011, l’asseverazione potrà  comunque avvenire entro e non oltre il 31 dicembre del corrente anno.

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Contabilità  d’impresa: corso gratuito per imparare a gestirla

Come gestire la contabilità  d’impresa? Come massimizzare e rendere efficace ed efficiente l’utilizzo dei flussi informativi aziendali? Ed ancora, come ottenere un buon sistema di gestione della propria impresa?

Ebbene, a questo ed altro risponde un apposito corso di formazione gratuito che, previa comunque selezione di un numero massimo di venticinque persone, èstato messo a punto in Lombardia da “Iris Versari”, Istituto Superiore di Cesano Maderno avvalendosi della collaborazione del sistema camerale lombardo e dell’Università  degli Studi di Milano-Bicocca.

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Novità  manovra finanziaria 2011 lavoratori e imprese

Le novità  pi๠discusse contenute nel nuovo testo della manovra finanziaria sono senza dubbio quelle che riguardano le imprese, i lavoratori e i pensionati.

Per quanto riguarda i lavoratori la novità  pi๠rilevante èquella riguardante il licenziamento (leggi “novità  licenziamento manovra finanziaria 2011“), in forza della quale le ipotesi di licenziabilità  potrebbero essere incluse tra le deroghe alla contrattazione nazionale contenute in accordi aziendali e territoriali sottoscritti dai sindacati pi๠rappresentativi.

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Investimenti aziendali in periodi di crisi economica

I momenti di crisi non sono mai semplici per un’azienda, a prescindere dal settore di riferimento. In un contesto di difficoltà  economica le pi๠colpite sono senza dubbio le piccole realtà  aziendali, che nella maggior parte dei casi fanno molta fatica a rimanere in piedi dal momento che molto speso non dispongono di ingenti capitali e non vantano un’ampia diversificazione dei prodotti e delle categorie di clienti.

Sia per le piccole e medie imprese che per le grandi realtà  aziendali, tuttavia, risulta piuttosto complicato investire in momenti di crisi.

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Formula commerciale conto vendita

La formula commerciale del conto vendita èutilizzata soprattutto nell’ambito del contratto di franchising, in particolare si tratta di una formula che risulta particolarmente vantaggiosa per l’affiliato in quanto prevede la completa restituzione della merce invenduta, in altre parole l’azienda produttrice e/o distributrice affida all’affiliato una determinata quantità  di prodotti affinchè questi li esponga nel proprio negozio e li venda ai propri clienti.

Il contratto stesso prevede inoltre che al termine di un determinato periodo di riferimento l’affiliato restituisca all’affiliante la merce invenduta e paghi a quest’ultimo solo quella che ha effettivamente venduto.

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Fac simile comunicazione pagamento parziale di una fattura

In momenti di particolare difficoltà  puಠcapitare che un’azienda non sia nelle condizioni di pagare per intero l’importo di una fattura. In questo caso èpossibile procedere al pagamento di una parte dell’importo effettivamente dovuto con la promessa di saldare al pi๠presto la restante parte.

Quando si effettua un pagamento parziale, tuttavia, occorre darne comunicazione al creditore, indicando le motivazioni che hanno impedito il pagamento integrale dell’importo dovuto.

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Modello richiesta nota di accredito (nota di credito)

Nel caso in cui dobbiamo restituire la merce ricevuta o nel caso in cui abbiamo provveduto al pagamento di una fattura di importo superiore rispetto a quello effettivamente dovuto, per ottenere la restituzione della somma pagata dobbiamo chiedere all’azienda che ha emesso la fattura l’emissione di una nota di credito (anche detta nota di accredito).

Quando si chiede l’emissione di una nota di credito occorre specificare il motivo della richiesta e l’ammontare della somma di cui si chiede la restituzione.

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Modello nota di accredito

La nota di accredito, anche detta nota di credito, èun documento mediante il quale vengono completamente o in parte stornati gli importi indicati in una precedente fattura emessa in relazione alla prestazione di un servizio o alla fornitura di un bene.

La nota di accredito èmolto simile ad una fattura, essa deve infatti essere numerata, deve indicare i dati della fattura a cui si riferisce e deve indicare i vari importi. Al contrario di quanto avviene nel caso della fattura, tuttavia, la nota di accredito deve essere emessa entro un anno dalla consegna del bene o dalla fornitura del servizio a cui si riferisce. Di seguito proponiamo un esempio di nota di accredito.

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