Differenza tra beni-merce, beni strumentali e beni di consumo

Nel corso della sua esistenza, ogni impresa acquista dai suoi fornitori una grande pluralità  di beni e servizi, indispensabili per svolgere la propria attività .

Per quanto riguarda i beni, essi possono essere classificati secondo molti criteri; uno dei pi๠importanti distingue i beni-merce dai beni strumentali. I primi sono comprati per essere rivenduti (le merci propriamente dette) o per essere impiegati nei processi produttivi (materie prime o semilavorati) al fine di ottenere prodotti da cedere sul mercato. Essi, in altre parole, finiscono direttamente o indirettamente nelle mani dei clienti.

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Reddito globale e reddito d’esercizio

Il reddito d’impresa èdefinito genericamente come la differenza fra i ricavi e i costi, intendendo questi termini nel senso pi๠lato possibile.

La dottrina èconcorde nel definire la gestione d’impresa perfettamente unitaria nel tempo e nello spazio: cosà¬, qualunque suddivisione èartificiosa e dettata da motivi pratici che prescindono dalla natura dell’attività  medesima. Suddividere dunque la vita dell’impresa in periodi amministrativi di durata annuale (gli esercizi) èin realtà  una mera convenzione, come, d’altronde, lo èsuddividere in anni la vita di un essere umano.

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Contributo al SISTRI

I soggetti che hanno sottoscritto una iscrizione al SISTRI (per obbligo o per libera scelta) sono tenuti a versare un contributo su base annuale per sostenere il sistema telematico di gestione dei rifiuti.
Il calcolo dei contributi èdifferenziato in relazione alla categoria di soggetto interessato. Rinviando al sito ufficiale del SISTRI per gli approfondimenti, analizziamo il discorso per quanto riguarda la tipologia pi๠importante, quella dei produttori.

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Iscrizione al SISTRI

Data la rilevanza che il sistema di gestione dei rifiuti speciali riveste, la legge impone a molti soggetti di aderire obbligatoriamente al SISTRI.
A questo proposito, èindispensabile eseguire la distinzione fra rifiuti pericolosi e non pericolosi per l’ambiente, per la cui precisa definizione rinviamo all’art. 184 del decreto legislativo n. 152 del 2006.

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SISTRI: sistema di gestione rifiuti speciali

Man mano che la civiltà  avanza e che le risorse naturali si esauriscono, il problema della gestione dei rifiuti diviene sempre pi๠pressante.

Il discorso riguarda principalmente i cosiddetti “rifiuti speciali”, che sono quelli prodotti da industrie, aziende agricole, ospedali, botteghe artigianali eccetera, il cui potenziale nocivo èin proporzione molto superiore rispetto all’altra macrocategoria, i rifiuti solidi urbani, in gran parte riciclabili (a patto di avviare adeguate campagne di sensibilizzazione della popolazione).

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Musica nel negozio, bisogna pagare i diritti

buddha bar

Non tutti gli esercenti lo sanno, ma nel nostro Paese non èconsentito un uso indiscriminato della radio o della televisione all’interno dei propri spazi, nè tantomeno èammesso diffondere il contenuto di cd e dvd.

Si tratta, infatti, a tutti gli effetti di rappresentazione di spettacoli audiofonici in luogo aperto al pubblico, con la conseguenza che occorre versare i relativi diritti d’autore.

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Come trasferire in Italia una società  estera (seconda parte)

azienda residente all'estero

Una volta scelto, come solitamente avviene, di adottare la legislazione italiana, bisogna ovviamente ottemperare a tutti gli obblighi che la nostra legge prevede.

Per prima cosa, occorre che l’assemblea dei soci (o l’organo equivalente, secondo la legislazione straniera) deliberi sul trasferimento, e qui occorrerà  seguire la legge del Paese interessato.

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Come trasferire in Italia una società  estera (prima parte)

impresa

In tempi di scudo fiscale, puಠessere utile conoscere la procedura necessaria per trasferire in Italia la sede di una società  costituita all’estero. In realtà , èun tema valido in ogni momento, ma non c’ dubbio che èproprio in questi mesi che si stia assistendo ad una massiccia fuga verso l’Italia di società  costituite altrove.

Ed èinteressante notare come le nazioni di provenienza pi๠frequenti non sono sperdute isole caraibiche o atolli polinesiani, bensଠi nostri “vicini di casa”: Svizzera, Monaco, Liechtenstein e, soprattutto, Lussemburgo.

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Gestione delle imprese sociali

IMPRESA SOCIALE

Una volta sorto, l’ente che presenta tutti i requisiti di legge riporta nella propria denominazione ufficiale la dicitura “impresa sociale”.
La gestione dell’impresa sociale richiede l’adempimento di numerose obbligazioni. Infatti, sono fatte salve tutte le norme applicabili alla tipologia di ente ai sensi del codice civile e delle leggi speciali.

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Nascita delle imprese sociali

associazione onlus

Il decreto legislativo n. 156 del 2006 ha istituito nel nostro ordinamento la figura delle imprese sociali. Non si tratta di un tipo di azienda a sè stante, bensଠuna qualità  che puಠessere assunta da qualunque tipo di ente (impresa o no, incluse le Onlus), purchè rispetti una serie di requisiti.

Innanzitutto, èrichiesto che nello statuto sia escluso lo scopo di lucro, e dunque la possibilità  di dividere gli eventuali utili, che devono invece essere reinvestiti; analogamente, deve essere previsto che al momento della cessazione il patrimonio residuo di liquidazione deve essere devoluto ad Onlus o altri enti no-profit.

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Aprire un negozio in franchising

burger king in franchising

La diffusione crescente del franchising in Italia e nel resto del mondo èuna conseguenza diretta della globalizzazione, e puಠrivelarsi una strada interessante per il piccolo esercente contro la crisi dei consumi.

Tuttavia, gli esperti sottolineano alcuni aspetti che devono essere valutati con grande attenzione dall’aspirante franchisee prima di gettarsi in quest’avventura.

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Contratto di franchising, o affiliazione commerciale

mcdonalds

Nonostante la crisi, i dati diffusi alle Camere di Commercio assicurano che a tutt’oggi regge bene e anzi tende a svilupparsi il settore degli esercizi in franchising.

Con il franchising (o affiliazione commerciale), ricordiamo brevemente, una grande azienda ben conosciuta sul mercato concede ad un piccolo negoziante di rivendere i suoi prodotti e impiegare i suoi marchi e slogan, in cambio di una percentuale sui ricavi definita royalties.

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Decadenza dal regime della mutualità  prevalente

Abbiamo descritto i requisiti necessari perchè una cooperativa venga definita a mutualità  prevalente. La riforma di luglio, fra gli altri aspetti, ha anche modificato la disciplina da applicarsi allorchè una società  perda con il tempo tali requisiti, e si trasformi, dunque, in una delle cosiddette “cooperative diverse”.

Tali requisiti sono suddivisibili in due tipologie: i requisiti statutari (limiti alla distribuzione di ristorni, indivisibilità  delle riserve, destinazione mutualistica del residuo del patrimonio dopo la liquidazione, tutti da esprimere a chiare lettere nello statuto aziendale) e requisiti comportamentali, legati alla prevalenza degli scambi con i soci nel corso della normale vita aziendale rispetto agli scambi con i terzi.

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Nasce la segretaria a distanza

segretaria

Si tratta di una novità  che arriva dall’Inghilterra e che da noi èancora quasi ignota, ma c’ chi scommette che verrà  presto a crearsi una proficua e innovativa nicchia di mercato.

Si tratta della segretaria a distanza: i suoi datori di lavoro pi๠appetibili sono quei giovani professionisti o piccoli imprenditori magari all’inizio della propria carriera che da un lato, non potendo restare tutto il giorno in ufficio, gradirebbero avere qualcuno che riceva le telefonate, fissi gli appuntamenti o respinga i fornitori molesti.

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