Fisco, parte la caccia ai mancati versamenti

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Moltissimi contribuenti (per problemi di liquidità , per negligenza o per libera scelta) non versano le somme dovute a titolo di acconto o saldo delle imposte alle scadenze di legge.

Questo dipende in gran parte dall’esistenza dell’istituto del ravvedimento operoso, che consente al contribuente di regolarizzare i propri debiti fiscali versando successivamente delle somme irrisorie a titolo di sanzioni e interessi.

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Dichiarazione IRAP 2010

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àˆ disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate la bozza della dichiarazione IRAP dell’anno prossimo, riferita al 2009. Per il secondo anno, l’esposizione di tutti i dati rilevanti per il calcolo della base imponibile e dell’imposta regionale sulle attività  produttive avverrà  su un modello apposito, slegato da UNICO.

Fermo restando che alla stagione delle dichiarazioni manca ancora molto e dunque la versione definitiva del modello potrebbe trovare delle variazioni oggi impreviste (si parla spesso, d’altronde, di cospicui tagli da apportare al tributo), si registra che nell’ultimo anno il legislatore non ha assunto nessuna decisione in materia di IRAP.

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Acconti IRPEF, IRES e IRAP novembre 2009

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Entro lunedଠ30 i contribuenti italiani sono chiamati a versare tramite F24 il secondo acconto delle imposte riferite al 2009: IRPEF, IRES e IRAP.

Come regola generale, la somma da versare (che non puಠessere rateizzata) èpari al 60% di un valore ricavato dall’ultima dichiarazione presentata: tale valore corrisponde al 99% dell’imposta a debito per le persone fisiche e al 100% per i soggetti differenti.

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Dichiarazione IVA 2010 in profondo restyling

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L’Agenzia delle Entrate ha già  diffuso la bozza del modello di dichiarazione IVA da presentare l’anno prossimo.

Il largo anticipo rispetto al solito dipende dal fatto che moltissimi contribuenti avranno la necessità  di presentare la dichiarazione il prima possibile (slegandola da UNICO) per usufruire della possibilità  di compensare i crediti IVA, sul cui impiego èstato recentemente deciso un pesante giro di vite.

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Scudo fiscale: la scelta fra rimpatrio e regolarizzazione

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Fra i tanti aspetti da analizzare, chi intende aderire allo scudo fiscale dovrà  eseguire la scelta fra la soluzione del rimpatrio e quella della regolarizzazione, alternative fra loro. Nella prima ipotesi, i capitali e gli altri beni detenuti all’estero e non dichiarati in precedenza vengono riportati sul nostro territorio, mentre nella seconda ipotesi rimangono dove sono.

In realtà  la scelta fra le due ipotesi non èindifferente: le conseguenze sono diverse, e inoltre non sempre entrambe le strade sono percorribili.

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Proroghe e versione “light” del modello EAS

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Dopo molte proteste e richieste di incontro, l’Agenzia delle Entrate ha accettato di porre alcune significative modifiche all’obbligo di invio del modello EAS, il censimento fiscale del cosiddetto “terzo settore”.

Il modello EAS, come noto, nasce dall’esigenza di monitorare il mondo delle associazioni e del no-profit, al cui interno si celano numerosissimi abusi e imbrogli finalizzati a fruire delle agevolazioni fiscali attribuite al terzo settore.

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Scadenza presentazione 730 integrativo a favore: 26 ottobre

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Per il modello di dichiarazione dei redditi appannaggio di dipendenti e pensionati, il modello 730, sono in corso attualmente i “tempi supplementari”, dopo che la scadenza ordinaria per l’invio èscaduta lo scorso 15 giugno.

Dopo che una dichiarazione fiscale èinviata, capita di frequente che il contribuente si accorga di errori o che qualcosa non ècorretto. Le ipotesi possono portare a variazioni a favore del contribuente o a suo svantaggio; e, nei due casi, la procedura da seguire èmolto diversa.

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Imprese non residenti e rappresentanti fiscali

azienda residente all'estero

Negli ultimi tempi, il legislatore sta rivedendo diverse norme tributarie in materia di cittadini e imprese non residenti nel nostro Paese, talvolta per propria iniziativa e talvolta per adeguarsi alle decisioni dell’Unione Europea.

Una delle ultime novità  èstata stabilita all’interno del decreto legge 135/2009, entrato in vigore alla fine di settembre. In generale, infatti, coloro che non hanno la residenza nel territorio italiano (la cittadinanza non ha rilievo) devono nominare un rappresentante fiscale con finalità  di mandatario per gli adempimenti legati all’IVA.

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Semplificazione del modello EAS

associazione onlus

I vertici dell’Agenzia delle Entrate hanno accolto la richiesta inviata dagli esponenti delle principali organizzazioni rappresentative del cosiddetto “terzo settore” e si sono seduti con loro ad un tavolo per discutere alcune criticità  evidenziate da costoro.

Il mondo delle associazioni, dei team sportivi dilettantistici, delle ONLUS, delle fondazioni ha posto sul tappeto due temi molto sentiti fra gli enti aderenti: il modello EAS e il cinque per mille.

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Rush finale per l’invio delle dichiarazioni 2009

dichiarazione dei redditi

Gli studi professionali stanno lavorando a pieno ritmo in questi giorni, poichè si sta approssimando il termine ultimo per l’invio delle principali dichiarazioni fiscali del 2009 (riferite al periodo d’imposta 2008).

Il termine, infatti, èquello di mercoledଠ30 settembre. àˆ entro quella data che andranno inviati innanzitutto, il modello UNICO: ossia l’ordinaria dichiarazione dei redditi (la sua alternativa, il 730, èuna soluzione semplificata prevista soltanto per chi detiene redditi da lavoro dipendente e assimilati), che, per imprese e professionisti, deve contenere anche la dichiarazione IVA e gli studi di settore (o i parametri contabili o gli indicatori di normalità  economica, a seconda dei casi).

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Il contenuto del modello EAS (quinta parte)

Nel rigo 35 del modello EAS, si chiede conto della forma adottata per l’atto costitutivo, scegliendo fra le tre indicate dall’art. 148 TUIR: atto pubblico, scrittura privata autenticata e scrittura privata non autenticata.

Comunque sia, per ottenere i relativi benefici fiscali, l’atto deve essere stato registrato: occorre dunque indicare la data di registrazione, numero e serie attribuiti e il codice catastale del Comune in cui si trova l’ufficio del Registro coinvolto.

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Il contenuto del modello EAS (terza parte)

Le altre domande contenute nel terzo riquadro del modello EAS sono pi๠complesse da gestire, e non èpossibile cavarsela soltanto rispondendo “Sà¬â€ o “No”.

Nel quinto rigo, ad esempio, èrichiesto se l’ente costituisce una semplice articolazione di un’altra e pi๠grande associazione, specificandone in tal caso il relativo codice fiscale. Il rigo 7, invece, vuole sapere se per prendere le varie decisioni gli associati sono sentiti individualmente oppure convocati tutti insieme.

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Il contenuto del modello EAS (Seconda Parte)

Modello-EAS

Dopo aver esaminato il contorno, vediamo ora di analizzare nel dettaglio il cuore del modello EAS, ovverosia il terzo riquadro, nel quale occorre indicare i dati utili all’Agenzia delle Entrate per saperne di pi๠sull’ente, sui suoi scopi e sulle sue dimensioni, al fine di facilitare i controlli contro l’evasione fiscale.

Come accennato, si tratta di dichiarazioni sottoscritte dal rappresentante legale su natura e organizzazione dell’ente, suddivise in trentotto righi, che costituiscono un autentico questionario.

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Il contenuto del modello EAS (Prima Parte)

Modello-EAS

Il modello per la comunicazione dei dati rilevanti degli enti associativi ècomposto di due sole pagine, in cui sono contenuti sei distinti riquadri.

Nel primo riquadro l’ente si presenta: occorre dunque indicare il codice fiscale, il numero di partita IVA, la denominazione sociale, l’indirizzo della sede legale, la data di costituzione e la data d’effettivo inizio dell’attività .

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