Questo dipende in gran parte dall’esistenza dell’istituto del ravvedimento operoso, che consente al contribuente di regolarizzare i propri debiti fiscali versando successivamente delle somme irrisorie a titolo di sanzioni e interessi.
obblighi fiscali
Dichiarazione IRAP 2010
Fermo restando che alla stagione delle dichiarazioni manca ancora molto e dunque la versione definitiva del modello potrebbe trovare delle variazioni oggi impreviste (si parla spesso, d’altronde, di cospicui tagli da apportare al tributo), si registra che nell’ultimo anno il legislatore non ha assunto nessuna decisione in materia di IRAP.
Acconti IRPEF, IRES e IRAP novembre 2009
Come regola generale, la somma da versare (che non puಠessere rateizzata) èpari al 60% di un valore ricavato dall’ultima dichiarazione presentata: tale valore corrisponde al 99% dell’imposta a debito per le persone fisiche e al 100% per i soggetti differenti.
Dichiarazione IVA 2010 in profondo restyling
Il largo anticipo rispetto al solito dipende dal fatto che moltissimi contribuenti avranno la necessità di presentare la dichiarazione il prima possibile (slegandola da UNICO) per usufruire della possibilità di compensare i crediti IVA, sul cui impiego èstato recentemente deciso un pesante giro di vite.
Scudo fiscale: la scelta fra rimpatrio e regolarizzazione
In realtà la scelta fra le due ipotesi non èindifferente: le conseguenze sono diverse, e inoltre non sempre entrambe le strade sono percorribili.
Proroghe e versione “light†del modello EAS
Il modello EAS, come noto, nasce dall’esigenza di monitorare il mondo delle associazioni e del no-profit, al cui interno si celano numerosissimi abusi e imbrogli finalizzati a fruire delle agevolazioni fiscali attribuite al terzo settore.
Scadenza presentazione 730 integrativo a favore: 26 ottobre
Dopo che una dichiarazione fiscale èinviata, capita di frequente che il contribuente si accorga di errori o che qualcosa non ècorretto. Le ipotesi possono portare a variazioni a favore del contribuente o a suo svantaggio; e, nei due casi, la procedura da seguire èmolto diversa.
Imprese non residenti e rappresentanti fiscali
Una delle ultime novità èstata stabilita all’interno del decreto legge 135/2009, entrato in vigore alla fine di settembre. In generale, infatti, coloro che non hanno la residenza nel territorio italiano (la cittadinanza non ha rilievo) devono nominare un rappresentante fiscale con finalità di mandatario per gli adempimenti legati all’IVA.
Semplificazione del modello EAS
Il mondo delle associazioni, dei team sportivi dilettantistici, delle ONLUS, delle fondazioni ha posto sul tappeto due temi molto sentiti fra gli enti aderenti: il modello EAS e il cinque per mille.
Rush finale per l’invio delle dichiarazioni 2009
Il termine, infatti, èquello di mercoledଠ30 settembre. àˆ entro quella data che andranno inviati innanzitutto, il modello UNICO: ossia l’ordinaria dichiarazione dei redditi (la sua alternativa, il 730, èuna soluzione semplificata prevista soltanto per chi detiene redditi da lavoro dipendente e assimilati), che, per imprese e professionisti, deve contenere anche la dichiarazione IVA e gli studi di settore (o i parametri contabili o gli indicatori di normalità economica, a seconda dei casi).
Il contenuto del modello EAS (quinta parte)
Comunque sia, per ottenere i relativi benefici fiscali, l’atto deve essere stato registrato: occorre dunque indicare la data di registrazione, numero e serie attribuiti e il codice catastale del Comune in cui si trova l’ufficio del Registro coinvolto.
Il contenuto del modello EAS (quarta parte)
Il contenuto del modello EAS (terza parte)
Nel quinto rigo, ad esempio, èrichiesto se l’ente costituisce una semplice articolazione di un’altra e pi๠grande associazione, specificandone in tal caso il relativo codice fiscale. Il rigo 7, invece, vuole sapere se per prendere le varie decisioni gli associati sono sentiti individualmente oppure convocati tutti insieme.
Il contenuto del modello EAS (Seconda Parte)
Come accennato, si tratta di dichiarazioni sottoscritte dal rappresentante legale su natura e organizzazione dell’ente, suddivise in trentotto righi, che costituiscono un autentico questionario.
Il contenuto del modello EAS (Prima Parte)
Nel primo riquadro l’ente si presenta: occorre dunque indicare il codice fiscale, il numero di partita IVA, la denominazione sociale, l’indirizzo della sede legale, la data di costituzione e la data d’effettivo inizio dell’attività .