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Fatturazione elettronica, lo stop del garante della privacy

Stop alla fatturazione elettronica, almeno per il momento: l’Agenzia delle Entrate non ha consultato il Garante Privacy prima della pubblicazione dei provvedimenti di sulla  fattura elettronica con la conseguenza che sono presenti non”rilevanti criticità ” in ordine alla compatibilità  con la normativa in materia di protezione dei dati personali”.

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 Il Garante ha pertanto avviato un Provvedimento all’Agenzia delle Entrate formulando una serie di rilievi a cui l’Agenzia risponderà  nel minor tempo possibile.

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Governo, arriva l’ultimatum di Lega e M5S

Ormai èufficiale: arriva l’ultimatum al Colle da parte dei leader di M5S e Lega Luigi Di Maio e Matteo Salvini che “concedono” 24 ore di tempo per poter poter formare il governo Conte e partire oppure tornare al voto, presumibilmente in autunno.

I due leader puntano all’ultimatum per poter scongiurare i veti imposti dal Quirinale sperando di sbloccare la situazione.

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”O il governo parte nelle prossime ore e si inizia a lavorare o tanto vale tornare a votare e prendere la maggioranza assoluta. La squadra di governo che stiamo discutendo col presidente del Consiglio incaricato penso sia la migliore possibile per il cambiamento. Spero che nessuno metta i bastoni fra le ruote o dica dei no. 

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Nuovo Regolamento Europeo sulla Privacy, in vigore da oggi

Entra il vigore da oggi, 25 maggio 2018, il Nuovo Regolamento Ue sulla privacy, il GDPR, che anche in Italia va a sostituire le leggi vigenti in materia. 

Ma che cosa cambia realmente?

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Diversi i punti cardine che vengono introdotti nella nuova normativa: fra principali, il diritto all’oblio, ma anche alla portabilità  dei dati.

Entrano nella nuova normativa le notifiche di violazione agli utenti e alle autorità  nazionali, ma anche le modalità  di accesso ai propri dati personali che vengono semplificate con la possibilità  per le imprese di potersi rivolgere a una sola attività  di vigilanza. 

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Telefonate promozionali, arriva il registro dei dissenzienti

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Il tema degli imbonitori che contattano i cittadini scegliendoli a caso negli elenchi telefonici per promuovere prodotti e servizi di ogni genere èda diversi anni oggetto della preoccupata attenzione del Garante della Privacy, specialmente da quando i call-center hanno iniziato a diffondersi in misura esponenziale.

Alcuni anni fa si individuಠuna soluzione a misura di cittadino: tutte le persone disponibili a ricevere telefonate promozionali dovevano dichiararlo espressamente.

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Copia degli ordini verbali a disposizione del cliente

Oggi èmolto diffuso il sistema dei cosiddetti “verbal orders”, utilizzati soprattutto dalle società  di telefonia per cedere i propri servizi e offerte.

In pratica, i call-center, una volta convinto il cliente, avviano una registrazione in cui raccolgono la sua intenzione di accettare le condizioni del contratto: in questo modo, si parano dal rischio di successive contestazioni.

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Farmacisti, pochi mesi per adeguarsi al Garante della privacy

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Con la circolare 40 del 30 luglio 2009, l’Agenzia delle Entrate ha accolto e dato attuazione al provvedimento dell’Autorità  Garante per la tutela dei dati personali in tema di medicinali.

Fino ad oggi, infatti, i contribuenti hanno avuto la possibilità  di detrarre il 19% delle spese sanitarie sostenute per se stessi o per i familiari a carico (oltre la franchigia di 129,11 euro), purchè naturalmente esse siano documentate.

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Privacy: le parcelle dei professionisti direttamente sul lavoro

Un dipendente comunale aveva presentato ricorso al garante della privacy dopo aver ricevuto la parcella per una consulenza direttamente sul posto di lavoro. La parcella proveniva da un avvocato quindi da un professionista.

Il garante per la tutela dei dati personali ha quindi stabilito che èlecito inviare sul luogo di lavoro le parcelle provenienti dalle consulenze di liberi professionisti se non ècomunicato dal cliente il luogo di residenza.

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