Chi non si èmai chiesto con quali criteri vengano attribuite le stelle (da una a cinque) negli alberghi italiani? Domanda tanto pi๠legittima quanto pi๠ci si accorge che i servizi offerti da hotel di pari grado variano moltissimo da un luogo all’altro.
Il punto èche tale funzione era attribuita in forma esclusiva alle Regioni, che spesso decidevano in maniera estremamente dissimile quando non confusa.
A questo caos, che produce effetti negativi sulla nostra immagine turistica, ha voluto rimediare un decreto-legge varato dal Governo un paio di settimane fa: sono stati fissati infatti alcuni requisiti inderogabili per l’assegnazione di un albergo ad una categoria piuttosto che all’altra.
Gli accordi faticosamente negoziati a Bruxelles sono oggi sanciti da un decreto-legge appena emanato dal Consiglio dei Ministri: l’annosa questione delle quote-latte, su cui da decenni si registra una contesa fra gli allevatori italiani e le ferree regole dell’Unione Europea, sembra ormai puntare verso la risoluzione definitiva.
Come noto, l’Europa impone dei limiti massimi alla produzione di latte per evitare il crollo dei prezzi legato alla sovrapproduzione. Lo Stato italiano ha dovuto pagare negli anni svariati miliardi di euro legati alle multe provenienti da Bruxelles a causa delle continue violazioni degli allevatori, multe che poi lo Stato ha addebitato agli stessi imprenditori: da qui, le infinite battaglie a colpi di cortei guidati dall’indimenticabile mucca Ercolina.
E’ una manovra da 500 milioni di euro quella annunciata dal ministro per lo sviluppo Claudio Scajola che va ad aiutare il settore delle auto in forte crisi che ha detta del presidente di Confindustria Marciegaglia offre lavoro a 300.000 persone tra dipendenti diretti e dell’indotto.
La manovra prevede un aumento del bonus per l’acquisto di una macchina ecologica fino a raggiungere i 1400/1500 euro in caso di rottamazione di autovetture pi๠vecchie del 1999. Non èspecificata alcuna tassa per chi possiede una macchina di lusso, ma il ministro Scajola ha parlato di un malus di 500 euro per coloro che possiedono un’auto di grossa cilindrata quindi inquinante.
Proprio ieri parlavamo di un dato molto preoccupante sull’aumento del numero dei fallimenti in Italia causati per la maggior parte dall’incessante diminuzione dei consumi. Oggi, invece, siamo costretti a mostrarvi un altro triste dato che arriva dalla conseguenza della crisi finanziaria e della conseguente crisi dei consumi mondiale.
Le industrie italiane durante il mese di Novembre hanno registrato una diminuzione dei propri fatturati di ben il 13,9% rispetto allo stesso mese del 2007 con un calo degli ordini del 6,3%. Numeri che mostrano chiaramente che la crisi èancora in corso e che èdifficile da digerire.
La legge finanziaria per il 2007 aveva introdotto un credito d’imposta a favore degli imprenditori agricoli che, a determinate condizioni, svolgessero attività di promozione per diffondere i propri prodotti presso rivenditori o consumatori esteri. La finalità era dunque quella di sostenere il made-in-Italy alimentare sui mercati internazionali.
Tale agevolazione, tuttavia, non èmai divenuta operativa per la mancanza di un decreto attuativo che ne definisse i meccanismi nel dettaglio.
La recentissima legge 205 del 30 dicembre 2008, che ha convertito un precedente decreto, ha in buona parte riscritto la vecchia norma e stabilito nuove regole per soddisfarne la stessa finalità .
“Se dai un credito d’imposta, lo devi coprireâ€. L’assioma dichiarato nei giorni scorsi dal ministro delle Finanze Giulio Tremonti avrà probabilmente un impatto enorme sulla filosofia e sui meccanismi di attribuzione di queste forme di agevolazione a privati cittadini e imprese, che negli ultimi anni sono andati moltiplicandosi quasi a dismisura.
Se infatti per anni la regola quasi assoluta era quella dell’automatismo, ora la nuova regola sarà la presentazione di un’istanza che non avrà eccessive garanzie di accoglimento.
Il giorno in cui un giornale britannico tesserà le lodi del sistema-Italia sarà probabilmente un evento a cui nessuno di noi riuscirà ad assistere. E tuttavia, sarebbe sciocco sottovalutare le frecciate che i giornalisti stranieri scoccano periodicamente contro il nostro Paese, perchè il fondamento di certe critiche indubbiamente esiste.
Una certa attenzione, da ultima, se l’ guadagnata una ricerca del quotato “The Economistâ€, che ha pubblicato i risultati di uno studio in cui sono messi a confronto diversi parametri sulla competitività dei vari Paesi europei. L’Italia, non c’era da dubitarne troppo, èclassificata all’ultimo posto fra i Paesi dell’Europa occidentale.
Le imprese italiane, gli imprenditori italiani, ma soprattutto l’amministrazione pubblica dovrebbe riflettere sulla situazione economica americana. Nonostante la crisi economica in atto, il prodotto interno lordo americano ha subito un primo trimestre sorprendentemente buono registrando un tasso di crescita di oltre il 3% mentre in Italia la situazione èin stallo e si prevede addiritttura una recessione.
Da notare èl’andamento del dollaro che nell’ultimo periodo si èreso protagonista dell’andamento dell’intera economia americana. Arrivando a toccare l’1,5 dollari per comprare un euro, si sono viste in America forti esportazioni che hanno ovviamente aiutato la crescita dell’industria con una relativa capitalizzazione.
E’ un’Emma Marcegaglia molto propositiva, quella che ha chiuso gli “stati generali†di Confindustria a Sanremo (IM), dove le rappresentanze dei produttori manifatturieri hanno cercato di fare il punto sulla difficile situazione economica globale e analizzato i prossimi, annunciati interventi del ministro Tremonti a sostegno dell’Economia.
La Marcegaglia ha ritenuto di dover suggerire alcune misure di natura fiscale tutto sommato contenute, in termini di minor gettito per l’Erario, ma che riuscirebbero a ridare un minimo di respiro alle imprese in un momento di grande difficoltà di cui non si riesce ancora a vedere la conclusione.
In particolare, la presidentessa di Confindustria ha proposto di elevare dal 30% al 40% la percentuale del Reddito Operativo Lordo su cui calcolare la deducibilità degli interessi passivi e ha aggiunto di aumentare il tetto massimo delle compensazioni oggi effettuabili nel Modello F24 fra debiti e crediti d’imposta, dall’attuale soglia pari a 516.000 euro circa (il vecchio miliardo di lire, limite fissato ormai parecchi anni addietro) ad un milione.
àˆ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ed èdunque operativo, il decreto-legge approvato dal Governo lo scorso 31 ottobre e contenente alcune attese misure dirette a favorire il settore agroalimentare, duramente messo alla prova dalle persistenti crisi dei consumi e dei mercati.
Il pacchetto contiene misure diverse, ma tutte comunque rivolte alla direzione indicata.
Innanzitutto, viene confermato il vacillante credito d’imposta introdotto dalla precedente legge Finanziaria approvata alla fine del 2007.
Chiunque eserciti un’attività d’impresa ha avuto modo di imparare due cose quando si trova come cliente lo Stato, o comunque un ente pubblico (territoriale o non territoriale): la prima èche esso paga sempre tutto quanto èdovuto; la seconda èche, perà², prima di pagare normalmente bisogna attendere tempi biblici.
E se la cosa non rappresenta un grosso problema per coloro i quali operano prevalentemente nei confronti di soggetti privati, il discorso diventa ben differente qualora non addirittura drammatico se la Pubblica Amministrazione costituisce invece il cliente principale quando non l’unico.
I produttori di latte italiani dovranno pagare alle casse comunitarie multe per 176,27 milioni di euro.
La sanzione per aver superato del 6% le quote di latte loro assegnate per la consegna alle latterie nella campagna 2006-2007. Si tratta di circa l’80% delle multe destinate a tutti i produttori europei e che ammontano per il periodo 2006-2007 a 220,82 milioni di euro.(ANSA).
Bene, anche quest’anno ci siamo presi la nostra multa per le quote latte: 176 milioni di euro(mica noccioline…).
L’anno scorso la multa fu di 188 milioni di euro, nel 2005 141 milioni di euro mentre nel 2004 furono 166 milioni di euro.
Min.Lavoro: collocamento e le novità introdotte dalla Finanziaria 2007
Il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, con nota n. 440 del 4 gennaio 2007, ha fornito i primi chiarimenti operativi sulle novità introdotte dalla Legge 296/2006 (c.d. Finanziaria 2007) in materia di adempimenti nei confronti dei servizi per l’impiego.
Riccardo Illy, governatore del Friuli Venezia Giulia, nel suo libro La rana cinese definisce “la polietica†la capacità di anteporre l’interesse generale al calcolo privato, il risultato di medio-lungo termine al successo istantaneo.
Sempre Illy , all’interno del centrosinistra, si ritiene un indipendente che non si affanna certo per entrare nel Partito Democratico.
Bene, ora sappiamo quanto spendono i nostri parlamentari quando pranzano a Montecitorio: circa 9 euro(centesimo pi๠centesimo meno).
Beh, tutto sommato poco pi๠di un normale ticket restaurant di un comune impiegato.. Già , peccato che il pranzo consumato dai nostri parlamentari costi mediamente 10 volte tanto: ben 90 euro!
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