Lavoro e nuove opportunità  in Sardegna

Al fine di favorire sul territorio l’attività  dei giovani, ed in particolare dei liberi professionisti, in Sardegna sono attualmente allo studio delle misure di aiuto e di sostegno innovative. A confermarlo, nel corso di un congresso, quello dei consulenti del lavoro, èstato Antonello Liori, Assessore regionale al Lavoro, dopo che, con una dotazione finanziaria complessiva pari a 200 milioni di euro, l’Amministrazione si èimpegnata per gli anni dal 2011 al 2014 a mettere a punto delle nuove misure al fine di creare sul territorio nuove opportunità  di lavoro e di occupazione per superare l’emergenza.

Anche per questo la Regione Sardegna sta continuando a rafforzare il proprio impegno nella ricerca di ulteriori fondi sia nazionali, sia europei per garantire sviluppo all’Isola.

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Assegno di invalidità  Inps

L’assegno di invalidità  èuna prestazione economica corrisposta dall’Inps a favore dei lavoratori dipendenti, autonomi e a coloro che sono iscritti a particolari fondi pensione in caso di capacità  lavorativa ridotta in misura inferiore ad un terzo per infermità  fisica o mentale.

Per poter ottenere l’assegno di invalidità , oltre all’infermità  fisica o mentale sopra citata, ènecessario che siano stati versati almeno 260 contributi settimanali, equivalenti a cinque anni di contribuzione, di cui almeno 156 contributi settimanali, pari a tre anni di contribuzione, devono essere stati versati nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda.

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Secondo lavoro per incrementare il reddito

In Italia ci sono all’incirca due milioni di disoccupati. Sono tanti, troppi, spesso “figli” della crisi in quanto, con un contratto a tempo determinato, sono stati espulsi dal mondo del lavoro senza ammortizzatori sociali. Insomma, per chi non ha un lavoro cercarlo èd’obbligo, anche se èdifficile, ma ci sono anche coloro che, pur avendo un lavoro, ne cercano un altro, un secondo per arrotondare e per garantirsi il mantenimento del potere d’acquisto.

I rincari, le maggiori tasse e le ultime due manovre finanziarie sono tali che oramai con i classici 1.000 euro al mese una famiglia ci vive solo per un paio di settimane, ragion per cui c’èl’estrema necessità  di rimboccarsi le maniche specie se non si puಠcontare sull’aiuto di qualcuno, in primis i genitori.

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Cassa integrazione ottobre 2011 in calo tendenziale e congiunturale

Nello scorso mese di ottobre in Italia sono state complessivamente autorizzate 2 milioni di ore di cassa integrazione guadagni. A darne notizia in data odierna, giovedଠ3 novembre del 2011, èstato l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) nel mettere in risalto come il dato sulla cassa integrazione guadagni (CIG) di ottobre del 2011 abbia fatto registrare un calo sia a livello congiunturale, ovverosia rispetto al mese precedente, quello di settembre del 2011, sia su base tendenziale, ovverosia rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Nel dettaglio il calo delle ore autorizzate di cassa integrazione guadagni (CIG) rispetto al mese precedente èstato pari al 4%, mentre rispetto al mese di ottobre del 2010 le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni sono crollate di ben il 20,4% a conferma di come a livello produttivo, per le imprese, il peggio sia sostanzialmente alle spalle.

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Buoni lavoro in banca

Acquistare i buoni lavoro, ovverosia i voucher, anche presso gli sportelli degli istituti di credito. E’ questa una delle ultimissime novità  sui voucher annunciata dall’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale che, inoltre, ha annunciato anche delle facilitazioni sull’acquisto e sulla riscossione presso le banche.

Innanzitutto, gli sportelli bancari dove attualmente i buoni lavoro si possono comprare, da parte dei datori di lavoro, e riscuotere da parte del lavoratore occasionale, sono quelli della Banca Popolare di Sondrio e del Gruppo Bper, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che sono complessivamente ben 380 sportelli bancari sparsi su tutto il territorio nazionale.

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Diritto di scelta tra assegno di invalidità  e disoccupazione

La Corte Costituzionale con la sentenza n. 234 del 2011 ha dichiarato l’illegittimità  costituzionale dell’art. 6, comma 7, del D.L. 20 maggio 1993, n. 148 (convertito dalla L. 19 luglio 1993, n. 236) e dell’art. 1 della Legge n. 236 del 1993, nella parte in cui tali norme non prevedono la possibilità  di scelta per i lavoratori beneficiari di un assegno di invalidità  o della pensione di invalidità , nel caso in cui questi si trovino nelle condizioni di avere diritto anche ai trattamenti di disoccupazione.

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Mancato versamento del quinto dello stipendio

Nel caso in cui il datore di lavoro non provvede a versare al cessionario un quinto dello stipendio dovuto al suo dipendente e da questi ceduto ad un soggetto terzo, non commette un reato di appropriazione indebita ma solo un illecito civile.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 37954 del 20 ottobre 2011, con la quale èstato assolto un datore di lavoro condannato nei due precedenti gradi di giudizio per essersi appropriato della quota di stipendio che un suo dipendente aveva destinato ad una banca a fronte della restituzione di un prestito erogatogli in precedenza, pur facendo figurare tale quota dello stipendio in busta paga.

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Contributi volontari casalinghe

Anche le casalinghe, pur non prestando attività  lavorativa fuori dalle mura familiari, possono ottenere alla maturazione dell’età  pensionabile una prestazione previdenziale con l’Inps legata al pagamento anno dopo anno dei contributi. Questo avviene nello specifico attraverso una contribuzione volontaria preceduta dall’iscrizione ad un apposito Fondo, istituito negli anni scorsi, che ha tra l’altro sostituito quello della cosiddetta “Mutualità  pensioni“.

Per potervi accedere non bisogna chiaramente essere lavoratori dipendenti, e neanche lavoratori domestici; in particolare, le casalinghe iscritte alla “Mutualità  pensioni” sono passate in automatico al nuovo Fondo di previdenza, mentre negli altri casi occorre presentare domanda presso un qualsiasi ufficio Inps, via Internet, dal sito www.inps.it, oppure chiamando il call center integrato dell’Inps attraverso il numero verde gratuito 80 31 64.

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Ricongiunzione contributi

Nell’arco del proprio percorso occupazionale, un lavoratore non sempre versa i contributi ad uno stesso Ente o alla stessa cassa previdenziale; di conseguenza negli anni poi il lavoratore deve decidere se mantenere separati tali contributi, oppure effettuare la cosiddetta ricongiunzione, detta anche unificazione, al fine di vedersi accreditati tutti i contributi pagati presso una sola cassa previdenziale e, quindi, ottenere da questa a fine ciclo lavorativo la pensione.

L’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, permette la ricongiunzione dei contributi a fronte, a seconda dei casi, dell’accredito che avviene d’ufficio oppure dietro presentazione di una apposita domanda. In questo caso la domanda deve essere presentata presso quella sede dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale che risulta essere competente per residenza.

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Formazione ed assunzione giovani under 30

In Italia c’èuna città  che primeggia in quanto a formazione ed assunzione di giovani sotto i 30 anni, ed èMilano. A rilevarlo nei giorni scorsi èstata la Confartigianato in accordo con un Rapporto del proprio Ufficio Studi, da cui èaltresଠemerso purtroppo come nel nostro Paese i giovani senza lavoro, di età  tra i 25 ed i 34 anni, siano ben 1,9 milioni.

E considerando che al Sud da questo punto di vista si registrano valori di disoccupazione giovanile record, con ben 1,1 milioni di inattivi, secondo l’Associazione degli artigiani l’apprendistato e la relativa Riforma possono rappresentare una chance per oltre mezzo milione di giovani lavoratori.

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Contributi volontari enasarco

Cosi come per gli assicurati Inps, anche gli iscritti all’Enasarco possono maturare i requisiti per l’ottenimento della pensione pagando i cosiddetti contributi volontari. In particolare, con la Fondazione Enasarco i contributi volontari, nel rispetto dei requisiti richiesti, si possono versare sia in caso di interruzione definitiva dell’attività  di agenzia commerciale, sia nel caso in cui invece l’interruzione sia solo temporanea.

I versamenti confluiscono nel fondo previdenza Enasarco a patto di rispettare, come sopra accennato, opportuni requisiti di anzianità  contributiva. Nel dettaglio, la contribuzione volontaria èammessa, in accordo con quanto riporta il sito Internet dell’Enasarco, a patto che l’agente di commercio abbia maturato sette anni di contribuzione, di cui almeno tre anni maturati negli ultimi cinque anni precedenti la data di sospensione temporanea o definitiva dell’attività .

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Calcolo contributi volontari

Come si calcolano i contributi volontari all’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale? Ebbene, per il calcolo della somme da versare l’importo varia a seconda che il lavoratore sia autonomo, sia un coltivatore diretto, oppure un lavoratore dipendente.

Per questi ultimi, in accordo con quanto riporta il sito Internet dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), i contributi volontari si calcolano sulla base dell’importo settimanale calcolato sull’ultimo anno di contribuzione obbligatoria anche se questo non coincide con l’ultimo anno a partire dal quale si presenta la domanda per i versamenti volontari.

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Contributi figurativi per malattia del bambino

In caso di astensione dal lavoro per malattia del bambino i genitori hanno diritto a richiedere l’accredito dei contributi figurativi, che per questa particolare ipotesi vengono riconosciuti e accreditati solo su esplicita domanda del soggetto interessato.

Tali contributi, a partire dal 1° gennaio del 2000, sono utili sia ai fini della maturazione del diritto alla pensione sia ai fini della determinazione della misura della pensione stessa.

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Differenza tra cassa integrazione ordinaria e straordinaria

La cassa integrazione èuna prestazione economica che viene erogata dall’Inps su richiesta del datore di lavoro e che èfinalizzata a venire incontro alle esigenze economiche dei lavoratori nel caso in cui questi vengono sospesi dall’attività  lavorativa oppure sono chiamati a svolgere la propria prestazione lavorativa per un numero di ore inferiore rispetto a quelle per le quali sono stati assunti.

La cassa integrazione puಠessere ordinaria o straordinaria, la differenza tra le due prestazioni riguarda principalmente il motivo in forza del quale vengono concesse.

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Contributi giovani disoccupati nella Regione Sardegna

Un contributo mensile netto pari a 400 euro a favore dei giovani disoccupati sardi di età  compresa tra i 18 ed i 32 anni. Questo èquanto s’èprefissata la Regione Sardegna attraverso uno stanziamento complessivo pari a ben 5 milioni di euro che serviranno per andare a finanziare dei progetti di attività  che saranno svolti proprio dai giovani disoccupati.

Questi progetti, in particolare, dovranno essere tali da rafforzare sul territorio sardo la coesione e la solidarietà  sociale, e per questo dovranno vertere sull’aggregazione e sulla promozione sociale, ma anche sulla valorizzazione e la tutela dell’ambiente, nonchè sulla tutela di quello che èil patrimonio artistico e culturale della Regione Sardegna.

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