Pagamento stipendio al lordo delle ritenute in caso di ritardo

In caso di ritardo nel pagamento dello stipendio, il datore di lavoro èobbligato a versare i contributi senza possibilità  di rivalersi nei confronti del dipendente.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 19790 del 28 settembre 2011, con la quale èstato accolto il ricorso presentato da una dipendente nei confronti del suo ex datore di lavoro per il mancato pagamento da parte di quest’ultimo delle ritenute previdenziali e fiscali.

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Divieto di stipulare contratto a termine

La legge prevede che, salvo alcune eccezioni espressamente previste, il datore di lavoro puಠassumere un dipendente con contratto a tempo determinato solo in caso di determinate esigenze di carattere tecnico, organizzativo o produttivo. Inoltre èsempre obbligato ad indicare nel contratto i motivi per i quali èstato apposto un termine alla durata del rapporto lavorativo.

A prescindere da questi obblighi, esistono delle specifiche ipotesi in cui la legge prevede il divieto di stipulare un contratto a termine, anche in presenza delle suddette esigenze.

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Contratti a termine senza causale

La legge prevede che la possibilità  di stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato solo in presenza di determinare circostanze espressamente previste dalla legge (art. 1, co. 1, D.Lgs. 6 settembre 2001, n. 368) o dal contratto collettivo nazionale di riferimento, cosଠcome pure la legge prevede a carico del datore di lavoro l’obbligo di indicare sempre la motivazione per la quale èstato apposto un termine al contratto.

La stessa legge prevede perಠdelle eccezioni che consentono di stipulare un contratto a tempo determinato anche senza che sussistano specifiche ragioni tecniche, organizzative o sostitutive e senza la necessità  che tali motivazioni vengano indicate nel contratto.

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Richiesta e prescrizione assegni familiari arretrati

Gli assegni familiari altro non sono che contributi economici che vengono corrisposti periodicamente al lavoratore dipendente che ne abbia fatto esplicita richiesta e che risulti essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge in termini di numero dei componenti del nucleo familiare e di reddito.

Il diritto del lavoratore agli assegni familiari si prescrive in cinque anni a partire dal primo giorno del mese successivo a quello a cui si riferisce l’assegno familiare spettante.

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Risarcimento danno non patrimoniale per demansionamento

L’art. 2103 del codice civile stabilisce l’illegittimità  del demansionamento affermando che il lavoratore non puಠessere adibito a mansioni di livello inferiore rispetto a quelle per le quali èstato assunto.

Nel caso in cui il datore di lavoro agisca in violazione di tale norma, dunque, il lavoratore èlegittimato ad intraprendere un’azione legale finalizzata ad ottenere un risarcimento del danno subito. Tale risarcimento, tuttavia, come stabilito dalla sentenza n. 19413 emessa dalla Corte di Cassazione in data 23 settembre 2011, puಠessere non solo di natura patrimoniale ma anche di natura non patrimoniale.

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Sciopero delle mansioni

Lo sciopero delle mansioni èuna fattispecie diversa da quella dello sciopero disciplinata dall’art.40 dello Statuto dei lavoratori. Quest’ultima, infatti, riguarda il diritto di sciopero riconosciuto a favore dei lavoratori e consistente nella mancata esecuzione della prestazione lavorativa e della conseguente perdita della retribuzione spettante.

Cosa ben diversa èinvece lo sciopero delle mansioni in quanto in questo caso il lavoratore non si rifiuta di compiere la sua prestazione lavorativa esercitando il diritto di sciopero, al contrario il suo rifiuto consiste nel non voler eseguire uno o pi๠compiti che ètenuto a svolgere.

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Legittimità  patto di demansionamento

Con l’interpello n. 39 del 21 settembre 2011 il Ministero del Lavoro ha ribadito, sulla base di un’espressa ammissione della Corte Costituzionale, la legittimità  del patto di demansionamento tra il datore di lavoro e la lavoratrice madre che rientra al lavoro prima del compimento di un anno di vita del bambino, fermo restando la necessità  che tale demansionamento sia dettato da un contesto aziendale che per motivi inerenti all’organizzazione, alla produzione o ad un piano di riduzione dei costi non offra delle alternative diverse all’ipotesi del demansionamento e capaci allo stesso modo di garantire alla lavoratrice la conservazione del posto di lavoro.

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Assegni familiari figli maggiorenni

Gli assegni familiari sono dei contributi a sostegno del reddito che spettano ai lavoratori con un nucleo familiare composto da pi๠persone e il cui reddito non sia superiore a determinate soglie prestabilite.

Oltre che in presenza di figli minorenni, gli assegni familiari spettano al lavoratore dipendente in possesso dei requisiti reddituali richiesti anche quando continuano a far parte del suo nucleo familiare uno o pi๠figli che hanno compiuto la maggiore età , anche se in questo caso la possibilità  di chiedere e di ottenere gli assegni familiari èsubordinata a determinate condizioni.

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Novità  stage e tirocini manovra finanziaria 2011

Tra le novità  riguardanti lavoratori e datori di lavoro introdotte dal nuovo testo della manovra finanziaria 2011 figura anche quella prevista dall’art.11 del decreto legislativo 138/2011, che prevede la possibilità  di svolgere tirocini solo per i laureati o diplomati da non pi๠di un anno e per un periodo non superiore ai sei mesi.

L’obiettivo della norma èquello di contrastare l’abuso da parte delle aziende dei cosiddetti tirocini formativi e di orientamento non curriculari, ossia quelli non collegati a istituti universitari o a programmi che prevedono un avvicendamento di studio e lavoro.

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Contributi figurativi donatori di sangue e di midollo osseo

I donatori di sangue e di midollo osseo hanno diritto ad astenersi dal lavoro rispettivamente per l’intera giornata in cui effettuano la donazione di sangue e per le giornate necessarie ad effettuare il prelievo di midollo osseo, nonchè per quelle successive alla donazione di midollo osseo e che, in base a quanto stabilito dal certificato rilasciato dal medico competente, sono necessarie a consentire al lavoratore di ripristinare il suo stato fisico.

Durante questi giornate di astensione dal lavoro al lavoratore viene corrisposta a carico dell’Inps la normale retribuzione che avrebbe ricevuto se avesse prestato normalmente la sua attività  lavorativa.

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Come diventare operatore socio sanitario

Come diventare operatore socio sanitario? Ebbene, la risposta in Toscana ce la fornisce l’Amministrazione regionale che, a valere sul biennio 2011-2012, ha attivato ben 25 corsi con la finalità  di formare proprio gli “OSS”, ovverosia gli operatori socio sanitari. Presso le Asl della Regione Toscana, ci sono a disposizione ben 750 posti, con il 70% di questi che sono comunque riservati a lavoratori che sono già  dipendenti delle Asl, ma che hanno delle qualifiche minori.

In questo modo l’Amministrazione regionale, a fronte di una quota del 30% di nuovi operatori socio sanitari, punta nello stesso tempo ad una riqualificazione del personale già  occupato con qualifica quale ad esempio quella di addetto all’assistenza di base, oppure di operatore socio assistenziale.

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Bando conciliazione vita-lavoro nella Regione Lombardia

A favore delle piccole e medie imprese della Regione Lombardia, attraverso un Bando che scade il 15 ottobre del 2011, ci sono complessivamente ben cinque milioni di euro per andare a finanziare per i dipendenti i progetti di conciliazione dei tempi di vita con quelli del lavoro.

Possono presentare la domanda, visionabile e scaricabile dal sito Internet della Regione Lombardia, ma anche da quello del Comune di Milano, le PMI regolarmente iscritte al Registro Imprese, e che sono allo stesso modo in regola con il pagamento dei diritti camerali della Camera di Commercio di appartenenza. Occorre inoltre avere la sede legale ed operativa sul territorio della Regione Lombardia, ed essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali, assicurativi ed assistenziali ai fini Inps ed Inail.

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Assunzione docenti e personale Ata in Piemonte

Via libera, nella Regione Piemonte, all’assunzione di oltre seicento persone nella scuola tra docenti e personale Ata, ovverosia dipendenti nel ramo ausiliare, tecnico ed amministrativo. Queste nuove opportunità  di lavoro nella scuola, in particolare, vanno ad interessare sul territorio della Regione Piemonte quelle scuole che si trovano in aree disagiate e quelle di montagna.

Il tutto con il fine di garantire adeguato sostegno agli studenti diversamente abili. Rispetto allo scorso anno le assunzioni sono aumentate di quasi duecento unità  grazie ad uno specifico accordo che l’Amministrazione regionale ha siglato con l’Inps, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale; il tutto a fronte, ai fini dell’assunzione di docenti e personale Ata, della priorità  che èstata data a coloro che risultano essere iscritti negli ultimi tre anni nelle apposite graduatorie regionali.

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Articolo 8 manovra finanziaria bis 2011

In sede di contrattazione tra impresa e lavoratori, in Italia èpossibile derogare ai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) attraverso apposite intese stipulate con i Sindacati. E’ questo, in estrema sintesi, quanto prevede l’articolo 8 della manovra finanziaria bis 2011, quella dello scorso ferragosto per intenderci.

Trattasi di una grossa novità  ben accolta dalle Associazioni delle imprese, con la Confindustria in testa, ma che non ha entusiasmato la Cgil, che in merito già  da parecchi giorni ha annunciato, oltre ad una forte opposizione, anche una mobilitazione che prosegue anche dopo il recente sciopero generale dei lavoratori.

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Tassazione arretrati stipendio

L’imposta da applicare sulle somme corrisposte al lavoratore dipendente a titolo di arretrati dello stipendio, cosଠcome accade per la tassazione del Tfr, viene calcolata in via provvisoria dal datore di lavoro e successivamente in via definitiva dall’Agenzia delle Entrate.

Ai fini del calcolo dell’imposta da applicare occorre innanzitutto tener conto del reddito complessivo medio posseduto dal contribuente nei due anni precedenti a quello in cui vengono corrisposti gli arretrati spettanti. Per ottenere tale valore ènecessario sommare i redditi complessivi dei due anni precedenti e dividere il risultato ottenuto per due.

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