Rifiuto lavoro straordinario per giustificato motivo

Il datore di lavoro, entro un determinato limite di ore previsto dalla contrattazione collettiva, ha diritto a pretendere dal dipendente la prestazione lavorativa al di fuori del normale orario di lavoro, ossia il cosiddetto lavoro straordinario.

Se il lavoratore rifiuta di prestare lavoro straordinario senza che sussista un giustificato motivo commette un inadempimento a fronte del quale il datore di lavoro puಠavviare un procedimento disciplinare con conseguente applicazione delle sanzioni disciplinari previste dalla legge o dal contratto collettivo.

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Fac simile lettera di dimissioni con preavviso

In base a quanto stabilito dall’art. 2118 del Codice civile sia il datore di lavoro che il lavoratore possono recedere dal contratto di lavoro dando un periodo di preavviso, a meno che non ci si trovi di fronte ad un’ipotesi di licenziamento per giusta causa o di dimissioni per giusta causa, in quanto in questi casi il motivo che ha determinato la cessazione del rapporto di lavoro èconsiderato talmente grave da non consentirne neanche la prosecuzione temporanea.

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Lavoro straordinario obbligatorio

Le legge stabilisce che l’orario di lavoro non puಠsuperare le 40 ore settimanali, tuttavia la contrattazione collettiva puಠstabilire un orario di lavoro inferiore. Le ore di lavoro che eccedono quelle stabilite dal contratto collettivo nazionale vengono quindi qualificate come lavoro straordinario, tuttavia la legge stabilisce che in ogni caso l’orario lavorativo settimanale non puಠsuperare le 48 ore.

Al di là  dei casi in cui il datore di lavoro e i suoi dipendenti si accordano sulle ore di lavoro straordinario, il datore di lavoro èlegittimato a farne richiesta in determinati casi specifici, in particolare:

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Posti di lavoro vacanti in crescita a febbraio 2011

Secondo le rilevazioni dell’Istat, nel corso del quarto trimestre 2010 il tasso di posti vacanti sia del settore dell’industria che in quello dei servizi èrisultato pari allo 0,6%, ossia in crescita di 0,1 punti percentuali rispetto al quarto trimestre del 2009.

Nell’industria, in particolare, il tasso di posti vacanti èrisultato pari allo 0,5%, ossia superiore di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel settore dei servizi, invece, èrisultato pari allo 0,7%, ovvero in aumento di 0,2 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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Scrivere un’email formale

Secondo una recente stima sono circa 300 miliardi le email che vengono scritte e spedite ogni giorno in tutto il mondo. La posta elettronica, infatti, èdiventata uno dei mezzi pi๠utilizzati per comunicare, compreso nell’ambito lavorativo dove una semplice e-mail èormai lo strumento prediletto sia per comunicare con i clienti che con i colleghi.

Per questo motivo ènecessario saper scrivere un’email formale, in altre parole occorre evitare errori grossolani e seguire delle semplicissime regole.

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Lavoro precario come causa di stress

Meglio essere disoccupati o avere un lavoro precario? La maggior parte delle persone non avrebbe dubbio nel rispondere a questa domanda e opterebbe per un lavoro precario senza pensarci due volte, perchèavere un lavoro che non offre garanzie èsempre meglio che non averlo affatto. Sempre che non si scelga di considerare la questione dal punto di vista della salute mentale.

Secondo uno studio condotto dall’Australian National University di Canberra e pubblicato su “Occupational and Environmental Medicine”, infatti, dal punto di vista mentale stanno meglio le persone disoccupate rispetto a quelle che sono occupate ma malpagate o precarie.

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Modello domanda di disoccupazione

L’indennità  di disoccupazione èuna prestazione a sostegno del reddito che viene corrisposta a quei lavoratori che si trovano senza alcun tipo di reddito perchèsono stati licenziati, perchèil loro contratto di lavoro èscaduto oppure perchèhanno presentato dimissioni per giusta causa.

Non spetta, invece, ai lavoratori che si dimettono volontariamente, ai lavoratori parasubordinati, autonomi, con contratto part time verticale per i periodi di pausa dell’attività  lavorativa, a domicilio, extracomunitari con permesso di soggiorno stagionale, con contratto di compartecipazione agli utili e ai soci dipendenti da società  o enti cooperativi.

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Reputation manager, una nuova figura professionale

Con l’avvento dei social network sempre pi๠persone inseriscono su internet dati e informazioni personali che in alcuni casi possono essere controproducenti e danneggiare la propria reputazione. Come risolvere il problema se ormai la frittata èstata fatta? Semplice, rivolgendosi ad un reputation manager.

In poche parole si tratta di una nuova figura professionale molto in voga negli Stati Uniti e che sta rapidamente prendendo piede anche in Italia.

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Comunicazioni lavoro domestico online da aprile 2011

Prosegue l’attività  di semplificazione predisposta dall’Inps e volta a rendere progressivamente disponibili online tutti i servizi al cittadino. Dopo la domanda per le cure termali e il certificato di malattia, a partire dal 1° aprile 2011 si apre la procedura online anche per le comunicazioni obbligatorie di assunzione, trasformazione, proroga e cessazione relative al lavoro domestico.

A renderlo noto èstato lo stesso istituto di previdenza sociale mediante la circolare n. 49 dell’11 marzo 2011, con la quale viene ricordato che le suddette comunicazioni potranno essere inoltrate in forma cartacea solo fino al 31 marzo 2011.

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Modello domanda di disoccupazione requisiti ridotti

L’indennità  di disoccupazione ridotta spetta ai lavoratori non pi๠occupati o licenziati che nell’anno solare precedente a quello in cui si presenta la domanda hanno lavorato per almeno 78 giorni, inoltre sono richiesti almeno due anni di anzianità  assicurativa da calcolare a ritroso a partire dal 31 dicembre dell’anno per il quale viene richiesta l’indennità  (ad esempio se si presenta la domanda nel 2011, relativa a periodi lavorati nel 2010, ènecessario avere almeno un contributo contro la disoccupazione involontaria al 1° gennaio 2009).

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Certificazione permessi studio

La legge riconosce i cosiddetti permessi studio a favore dei lavoratori dipendenti, sia appartenenti al settore pubblico che appartenenti al settore privato, ossia dei permessi retribuiti per frequentare corsi e lezioni oppure per sostenere esami universitari se si èdei lavoratori studenti.

Nel primo caso il lavoratore ha diritto a 150 ore di permessi retribuiti da usufruire in un determinato arco temporale, mentre ai lavoratori studenti spettano dei permessi giornalieri retribuiti per sostenere gli esami universitari.

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Permessi studio

Ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che del settore privato, èriconosciuto il diritto ad assentarsi dal lavoro e ad usufruire dei cosiddetti permessi studio, ossia un numero di ore all’anno utilizzabili dal prestatore di lavoro per seguire corsi e lezioni. Lo scopo, dunque, èquello consentirgli di esercitare il suo diritto allo studio, di elevare le sue conoscenze culturali e le sue competenze professionali.

La contrattazione collettiva nazionale stabilisce l’entità  dei permessi studio, che normalmente consistono in permessi pari a 150 ore lavorative di cui èpossibile usufruire in un arco di tempo ben determinato, normalmente tre anni.

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Risarcimento danni per stress da lavoro straordinario

Il lavoratore che su richiesta del suo datore di lavoro svolge un numero rilevante e continuativo di ore di lavoro straordinario e che per tale ragione viene colpito da stress psicofisico ha diritto al risarcimento del danno biologico. L’entità  del risarcimento, tuttavia, non puಠessere determinata dal giudice sulla base dei dati forniti dalle parti ma deve essere stabilita dal medico legale.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5437 dell’8 marzo 2011, con la quale ha accolto in parte il ricorso presentato dalla società  datrice di lavoro avverso la sentenza della Corte d’Appello.

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Colloquio di lavoro consigli

Un interessante servizio realizzato da Le Iene ha mostrato quali sono gli errori pi๠comuni che si commettono durante un colloquio di lavoro, comportamenti apparentemente banali e innocui ma che in realtà  hanno un’importanza determinante nella selezione del candidato.

A spiegare tramite esempi pratici quali sono gli errori da evitare sono stati gli addetti all’ufficio selezione di Adecco, a cui Le Iene hanno chiesto di cercare per loro un reporter televisivo.

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Contributi figurativi maternità 

L’accredito dei contributi figurativi, in base a quanto stabilito dalla riforma Amato del 1992, avviene anche in relazione ai periodi per i quali èprevista l’assenza obbligatoria della lavoratrice per maternità , ossia nei due mesi precedenti alla data presunta del parto e nei tre mesi successivi.

Il periodo di astensione facoltativa èallo stesso modo coperto da contribuzione figurativa con valore pari alla media delle retribuzioni settimanali percepite in costanza di lavoro nel corso dell’anno solare in cui si colloca l’assenza dal lavoro.

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