Calcolo disoccupazione agricola

Il 30% oppure il 40% calcolato sulla retribuzione di riferimento e, in specifici casi, a fronte dell’applicazione di una detrazione pari al 9% dell’indennità  giornaliera. E’ questa la “formula” da applicare per il calcolo della disoccupazione agricola, ovverosia dell’indennità  che l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, riconosce ai lavoratori del settore nel rispetto dei requisiti.

Innanzitutto c’èda dire che il numero massimo di giornate di disoccupazione che si possono riconoscere èpari a quelle lavorate in un anno, ovverosia 365 o 366 in caso di anno bisestile, a fronte poi della detrazione del numero di giornate di lavoro agricolo o, eventualmente non agricolo, e di tutte quelle altre giornate non indennizzabili o indennizzate a vario titolo come ad esempio la maternità , la malattia o l’infortunio.

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Numero massimo apprendisti commercio

Il numero massimo di apprendisti nel settore del commercio risulta essere disciplinato da una Legge, la numero 25 del 1955, e da quella con successive modificazioni, la 424 del 1968. Ebbene, cosଠcome prevede il contratto del commercio, in una singola azienda del settore ci puಠessere al massimo un apprendista per ogni tre lavoratori che invece non lo sono.

Tale proporzione, inoltre, deve essere rispettata anche se tra i lavoratori non apprendisti ce ne sono alcuni per i quali comunque, in base alla categoria, l’apprendistato non èammesso. In deroga a questa proporzione, pur tuttavia, si possono avere fino a 3 apprendisti quando il totale dei lavoratori del commercio alle dipendenza non supera il numero di otto, oppure quando nell’azienda a svolgere il lavoro èsia l’imprenditore, sia i suoi familiari senza avvalersi di lavoratori dipendenti con contratto subordinato.

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Numero massimo apprendisti artigiani

In ragione del totale dei lavoratori dipendenti di un’impresa, nel settore dell’artigianato esistono dei limiti al numero di apprendisti che si possono assumere. Al riguardo c’èinnanzitutto da dire che la normativa di riferimento èquella della Legge numero 443 del 1985, che disciplina infatti i limiti delle prestazioni d’opera da parte del personale dipendente.

Ed allora, per l’artigianato del settore delle costruzioni il numero massimo di dipendenti èfissato in 10 unità  compreso un numero massimo di cinque apprendisti; l’impresa artigiana delle costruzioni puಠanche avere fino a 14 dipendenti ma a patto che la quota eccedente i 10 sia rappresentata solo da apprendisti.

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Calcolo disoccupazione ridotta

Come si calcola l’indennità  di disoccupazione ridotta? Ebbene, per la sua determinazione non esiste un esempio univoco ed immutabile con numeri alla mano, in quanto l’importo erogabile èfunzione sia del tempo trascorso, sia della retribuzione di riferimento.

Nel dettaglio, in accordo con quanto riporta l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) attraverso il proprio sito Internet, il calcolo dell’indennità  di disoccupazione ridotta èpari, per i primi 120 giorni di erogazione, al 35% di quella che èla retribuzione di riferimento; mentre dopo il 120-esimo giorno la percentuale sale dal 35% al 40%.

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Calcolo tredicesima mensilità 

La maggior parte dei lavoratori dipendenti a dicembre percepirà  oltre allo stipendio anche la tredicesima mensilità , che sarà  corrisposta integralmente se il lavoratore ha lavorato durante tutto l’anno o parzialmente se ha lavorato presso l’attuale datore di lavoro per una sola parte dell’anno. Ad esempio, se il dipendente èstato assunto a luglio percepirà  la tredicesima mensilità  in misura proporzionale al periodo in cui ha effettivamente lavorato, quindi limitatamente alla quota maturata tra luglio e dicembre.

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Calcolo disoccupazione ordinaria

Il calcolo dell’indennità  di disoccupazione ordinaria, pagata dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), èfunzione, rispettati e maturati i requisiti, del salario medio giornaliero che èstato percepito dal lavoratore; oppure, se questo valore risulta essere inferiore, da una quota pari al 30% della retribuzione convenzionale. Questo vale perಠsolo per i lavoratori del settore agricolo.

A precisarlo, attraverso il proprio sito Internet, èproprio l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale nel sottolineare inoltre come l’indennità  di disoccupazione ordinaria venga corrisposta per un numero di giorni coincidente con quelli effettivi di lavoro nell’anno di riferimento. Per maturare i requisiti per il percepimento dell’indennità  ordinaria di disoccupazione occorre, tra l’altro, che dalla data in cui ècessato il rapporto di lavoro il lavoratore, nei due anni precedenti, abbia maturato almeno 52 settimane di contribuzione.

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Contributi apprendisti commercio

Per i contributi che vengono versati all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), e che riguardano i giovani lavoratori con contratto di apprendistato nel settore del commercio, vale la disciplina che, a livello assistenziale e previdenziale, èin vigore con la Legge numero 25 del 1955.

Questo significa che, al pari di un lavoratore dipendente con contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche i contributi pagati nell’ambito dell’attività  di apprendista nel settore del commercio concorrono, nei casi, per fruire dell’assistenza legata a cause di infortunio, ma anche del congedo matrimoniale, dell’indennità  di maternità  e dell’assistenza sanitaria per le malattie.

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Agevolazioni contributive contratto di inserimento

I datori di lavoro che assumo dipendenti mediante contratto di inserimento godono di alcune agevolazioni contributive, simili a quelle previste in caso di assunzione di giovani tramite contratto di apprendistato.

Il contratto di inserimento, in particolare, èstato istituito dal Decreto Legislativo n. 276 del 2003 al fine di favorire l’occupazione, l’inserimento nel mondo del lavoro e l’acquisizione di competenze professionali a favore di di determinate categorie di persone considerate svantaggiate dal punto di vista sociale, ovvero giovani, donne, disoccupati e persone con handicap.

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Malattia apprendista

Al pari dei lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche i lavoratori con contratto di apprendistato hanno diritto alla malattia, ovverosia alla relativa indennità . Questo, in particolare, grazie alla Legge Finanziaria del 2007 che ha esteso anche gli apprendisti tale beneficio consistente sia nell’erogazione dell’indennità  giornaliera, sia nella maturazione della contribuzione figurativa cosଠcome previsto per i lavoratori dipendenti.

Il tutto fatti salvi sia gli obblighi in materia di certificazione della malattia stessa, sia riguardo ai controlli nelle fasce orarie di reperibilità  quando l’apprendista èin malattia, ed alle eventuali sanzioni che si applicano con le modalità  e con i criteri che sono previsti per il lavoratore con contratto subordinato.

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Come iscriversi all’albo dei promotori finanziari

Anche per i promotori finanziari èprevista l’iscrizione ad un apposito Albo che, dietro presentazione della domanda, puಠavvenire o superando un’apposita prova valutativa, oppure attraverso l’accesso automatico per specifici casi. La domanda di iscrizione, unitamente alla documentazione richiesta, in accordo con quanto precisa l’Anasf attraverso il proprio sito Internet, deve essere inoltrata, in ragione del proprio comune di residenza, alla Sezione dell’Organismo per la tenuta dell’Albo dei Promotori Finanziari (www.albopf.it) che territorialmente compete.

Le sedi territoriali cui inviare la domanda, unitamente alla documentazione comprensiva del pagamento di un contributo istruttorio attualmente pari a 250 euro, si possono trovare dal sito Internet dell’Anasf, Associazione Nazionale Promotori Finanziari.

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Novità  governo Monti su tasse, pensioni e lavoro

Se la riduzione della deduzione dell’Irpef sulla prima casa contenuta nella manovra finanziaria predisposta dal governo Berlusconi era stata letta dagli italiani come una reintroduzione fittizia dell’Ici sulla prima casa, ora non ci sono pi๠dubbi, gli italiani a breve dovranno tornare a pagare l’imposta comunale sugli immobili anche per l’abitazione principale.

Il neo premier Mario Monti ha infatti annunciato il suo piano volto a ridurre l’indebitamento del paese e che prevede, oltre alla reintroduzione dell’Ici sull’abitazione principale in quanto a suo avviso “l’esenzione sull’abitazione principale èuna anomalia nel confronto internazionale“, importanti novità  anche in materia di lavoro e previdenza sociale.

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Retribuzione apprendistato professionalizzante

Quanto guadagna un giovane inserito nel mondo della formazione-lavoro con un contratto di apprendistato professionalizzante? Ebbene per la retribuzione, innanzitutto, èper Legge vietata l’applicazione di tariffe a cottimo; inoltre, a livello retributivo il giovane deve essere inquadrato in una categoria inferiore per massimo due livelli corrispondenti alla finalità  ed alla mansione definita nel contratto stesso.

Il contratto di apprendistato professionalizzante puಠessere applicato in tutti i settori dell’economia, dal commercio al tessile e passando per il settore delle telecomunicazioni, quello edile, chimico, e tra l’altro, anche bancario. La retribuzione dell’apprendista non èfissa, ma tende a crescere nel tempo in quanto calcolata, in percentuale sui minimi contrattuali previsti, sia in ragione dell’inquadramento, sia della categoria economica.

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Come iscriversi all’albo dei commercialisti

Anche per i commercialisti in Italia èprevista l’iscrizione ad un apposito Albo, quello appunto dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. L’iscrizione deve essere presentata ad un Ordine territoriale il cui coordinamento èa cura del “Cndcec“, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Per presentare l’iscrizione basta collegarsi al sito Internet dell’Ordine territoriale scelto e/o di appartenenza, e scaricare la domanda; la domanda, debitamente compilata e sottoscritta, in bollo, deve essere corredata di tutti i documenti richiesti, compresa la ricevuta di versamento della tassa di concessione governativa.

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Contratto di apprendistato professionalizzante

E’ in forma scritta, dura da un minimo di due anni ad un massimo di sei anni, e prevede che venga indicato non solo il tipo di prestazione, ma anche il piano formativo del lavoratore e la qualifica che al termine si ottiene dalle attività  aziendali e/o extra aziendali.

Lo possiamo riassumere cosଠl’apprendistato professionalizzante, una forma di contratto introdotta in Italia per permettere ai giovani di entrare nel mondo del lavoro attraverso un percorso di formazione tecnica e di specifiche competenze da acquisire. A fronte del divieto di fissare delle tariffe a cottimo, il contratto di apprendistato professionalizzante puಠessere interrotto al suo termine dal datore di lavoro fermo restando che èvietata l’interruzione prima del termine senza che ci sia un giustificato motivo o una giusta causa.

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