Formazione continua e controllo di qualità  per i revisori legali

La precedente normativa sui revisori contabili stabiliva che, una volta ottenuta l’iscrizione al registro, si poteva praticamente vivere di rendita, senza altri obblighi che il versamento di un modesto contributo annuale.

Le nuove norme, invece, cambiano radicalmente direzione. Due sono le innovazioni pi๠importanti: la formazione continua e il controllo di qualità . Per entrambe le questioni, comunque, si attendono appositi provvedimenti operativi che determineranno gli aspetti di dettaglio.

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Iscrizione al registro dei revisori legali

La riforma sul controllo contabile, divenuto revisione legale, ha manifestato i suoi effetti principali sul “dietro le quinte” del tema, diretti ad aumentare la qualità  del lavoro e della formazione degli iscritti: come si diviene revisori legali e cosa succede una volta iscritti al registro. Alcune leggi sono le stesse già  vigenti oggi, altre sono nuove di zecca.

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Revisione legale nelle Srl

La tipologia societaria maggiormente interessata dalla riforma sulla revisione legale èla società  a responsabilità  limitata (Srl).

La normativa precedente prevedeva che le Srl potevano liberamente scegliere se nominare un collegio sindacale oppure un altro organo deputato a svolgere il controllo contabile, ma la nomina del collegio sindacale e tale controllo divenivano obbligatori in due ipotesi: il capitale sociale che supera il minimo previsto per le società  per azioni (attualmente pari a centoventimila euro) oppure il superamento per due esercizi consecutivi di due dei tre limiti indicati dall’art. 2435-bis del codice civile: poste dell’attivo superiori a € 4.400.000; valore della produzione superiore a € 8.800.000; dipendenti occupati mediamente nell’anno superiori a 50.

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Revisione legale per S.p.A e S.A.p.A.

La grave crisi da cui le nostre aziende stentano a riprendersi ha accresciuto la sensibilità  del legislatore sulle esigenze di sottoporre l’attività  degli amministratori aziendali a severi controlli.
In recepimento di una direttiva comunitaria, il Governo ha recentemente varato un ampio decreto legislativo che ridisegna ampiamente il sistema del controllo contabile, rendendolo ancora pi๠profondo e professionale.

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Assegno per congedo matrimoniale

Oltre agli assegni familiari e a quelli per il nucleo familiare, l’INPS prevede altre forme di sostegno alla famiglia italiana.
Una delle meno conosciute èdestinata a favorire il formarsi di una nuova famiglia: si tratta dell’assegno riconosciuto per il periodo del cosiddetto “congedo matrimoniale”, ossia la vacanza concessa al dipendente in occasione delle sue nozze e la cui durata èconcordata a livello sindacale.

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Assegni per nucleo familiare e parasubordinati

Come si ègià  accennato, la disciplina per l’attribuzione dell’assegno per il nucleo familiare ai lavoratori parasubordinati (con particolare riferimento ai titolari di contratti a progetto) segue un binario un po’ diverso dalla strada ordinaria.

Vediamo dunque le principali differenze, fermo restando che per il resto si applica il medesimo discorso tracciato per gli altri beneficiari dell’assegno.

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Componenti del nucleo familiare

Nell’articolo precedente, abbiamo definito i requisiti per l’istanza per l’assegno riservato al nucleo familiare senza perಠchiarire cosa s’intende con questo concetto.

Il nucleo familiare ècomposto in prima battuta da: il richiedente; il coniuge non legalmente ed effettivamente separato; i figli (legittimi, legittimati, adottivi, affiliati, naturali, nonchè quelli nati da precedente matrimonio dell’altro coniuge e quelli avuti in affidamento) di età  inferiore ai 18 anni, oppure maggiorenni ma inabili a qualsiasi attività  lavorativa; i nipoti (di nonno o nonna) minorenni mantenuti dal richiedente.

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Assegni familiari e assegni per il nucleo familiare

A dispetto delle comuni opinioni, gli assegni familiari propriamente detti erogati dall’INPS sono proporzionalmente pochissimi, poichè sono concessi solo in situazioni particolari.

Molto pi๠diffusi sono invece gli assegni per il nucleo familiare, che èla forma principale di sostegno al reddito delle famiglie erogato dalla Previdenza Sociale.

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Requisito oggettivo iscrizione INAIL

sicurezza sul lavoro

Perchè un lavoratore sia iscritto all’INAIL, occorre che rispetti le condizioni di natura soggettiva che sono state descritte nel precedente articolo dedicato appunto al requisito soggettivo per l’iscrizione all’INAIL.

Esistono, tuttavia, alcuni tipi di attività  che oggettivamente sono considerate pericolose e che quindi richiedono sempre l’assicurazione all’INAIL, anche in assenza dei requisiti soggettivi.

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Requisito soggettivo iscrizione INAIL

logo inailCome si èdetto, solo i dipendenti che rispettano alcuni requisiti sono da iscriversi all’INAIL, anche se, di fatto, l’iscrizione INAIL finisce per riguardare pressochè ogni subordinato. Puಠcomunque essere utile elencare le condizioni in questione.

L’assicurazione all’INAIL èobbligatoria in presenza di un requisito soggettivo oppure di uno oggettivo (non occorre la compresenza di entrambi).

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Chiusura cantiere edile per lavoro nero

sicurezza lavoro edilizia

Il fenomeno delle “morti bianche” e l’impiego di lavoratori non denunciati e assicurati (il cosiddetto “lavoro nero”) sono stati oggetto negli anni di norme sempre pi๠severe, anche per la crescente sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Con la circolare n. 33, il ministero del Welfare ha richiamato il quadro sanzionatorio oggi vigente, rivolgendo principalmente l’attenzione al settore edilizio, dove illeciti e rischi sono pi๠presenti come visto anche nel Testo Unico sulla Sicurezza Lavoro.

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Nasce il Codice Agricolo

agricoltura

Dal 1861 ad oggi il nostro Paese ha prodotto una mole impressionante, per non dire incalcolabile, di leggi, regolamenti e provvedimenti attuativi: l’esigenza di semplificare e mettere ordine èquindi pressante.

Con questo intento, il Consiglio dei Ministri ha licenziato tramite decreto legislativo il testo del Codice Agricolo, che ora passerà  all’esame del Consiglio di Stato, delle commissioni parlamentari e delle associazioni imprenditoriali. Se non ci dovessero essere sorprese, il Codice dovrebbe entrare definitivamente in vigore nel prossimo febbraio.

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Pro-rata di detraibilità  (seconda parte)

Per determinare quanta IVA addebitata dai fornitori èpossibile recuperare per chi esegue in tutto o in parte operazioni esenti, occorre innanzitutto determinare l’imposta “teoricamente detraibile”, ossia quella che si detrarrebbe se non ci fossero ulteriori complicazioni.

Ci riferiamo, dunque, all’imposta a monte totalmente o parzialmente recuperabile secondo le ordinarie regole sulla detraibilità . Una volta determinata questa quantità , l’applicazione del pro-rata di detraibilità  consente di individuare l’esatto ammontare che potremo confrontare con l’IVA a debito per il calcolo finale.

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Pro-rata di detraibilità  (prima parte)

Per rientrare nel campo di applicazione dell’IVA, un’operazione deve consistere in una cessione di beni o prestazione di servizi eseguita sul suolo italiano nell’esercizio di impresa, arte o professione.

La presenza dei requisiti descritti (soggettivo, oggettivo e territoriale) rende un’operazione imponibile; laddove perಠsussistessero motivi socio-politici tassativamente indicati dalla legge (principalmente l’art. 10 del DPR 633/1972), l’operazione èsente dall’imposta: esempi tipici sono le prestazioni sanitarie, quelle didattiche, quelle assicurative.

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