Costi mediatore civile

Quanto costerà  ricorrere al mediatore civile? I contendenti saranno obbligati a pagare in parti uguali un’indennità  a favore dell’organismo di conciliazione.

L’ammontare dell’indennità  sarà  definito in un futuro decreto ministeriale; nel frattempo, sarà  vigente il seguente tariffario provvisorio.

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La riforma sulla mediazione civile (quarta parte)

Chiarite le premesse e il contorno della riforma, entriamo adesso nel cuore della questione analizzando il meccanismo della mediazione civile.

Quando, per obbligatorietà  di legge o per libera scelta di entrambe le parti in lite, si adisce la causa davanti ad un organismo di conciliazione, inizia un procedimento che, complessivamente non puಠmai superare i quattro mesi, sia che si concluda positivamente sia che la controversia si trascini successivamente in tribunale. Facile comprendere quanto i tempi siano quindi straordinariamente rapidi rispetto alla media delle cause civili.

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Riforma sulla mediazione civile (terza parte)

Chi saranno i mediatori? Si tratterà  di organismi a metà  fra il pubblico e il privato. Possono ambire al ruolo di mediatori, innanzitutto, i professionisti iscritti ad albi economico-giuridici (avvocati, notai, commercialisti…) da almeno quindici anni, ma anche i docenti universitari in materie giuridiche e gli ex-magistrati ormai in pensione.

Ma, in teoria, chiunque puಠambire al prestigioso incarico: chi non rientra in una delle ipotesi indicate, infatti, puಠseguire appositi corsi di formazione istituiti dalle università  o altri enti pubblici, o, ancora, da enti privati accreditati.

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Riforma sulla mediazione civile (seconda parte)

due soci che si stringono la mano

Le materie del contendere in cui èinderogabile il ricorso all’organismo di conciliazione sono le seguenti: condominio; locazione; successioni ereditarie; diritti reali (usufrutto, servità¹, enfiteusi ecc.); comodato; patti di famiglia; affitto di aziende; contratti bancari, finanziari e assicurativi; richieste di risarcimento a seguito di danni in campo medico-sanitario.

In tutti gli altri casi, il ricorso alla mediazione civile èinvece una facoltà . Fra gli altri casi, spiccano le cause in materia di lavoro che, fino a ieri, erano invece le uniche in cui il tentativo di conciliazione fosse obbligatorio.

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Riforma sulla mediazione civile (prima parte)

mediazione civile

Non ha ricevuta molta attenzione da parte dei mass-media, ma il decreto legislativo del 28 ottobre scorso che ha introdotto nel nostro ordinamento l’istituto della mediazione civile costituisce probabilmente la principale riforma varata finora dall’attuale maggioranza.

L’impatto sulla vita di cittadini e aziende potrebbe rivelarsi molto elevato. àˆ bene, dunque, analizzare nel dettaglio la riforma, sebbene per il momento essa non sia ancora entrata in vigore: èinfatti stabilito che divenga operativa nel maggio 2011, per dare il tempo agli operatori del settore di preparare il terreno.

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Dal revisore contabile al revisore legale

consob

àˆ ormai in dirittura d’arrivo la riforma del sistema di revisione dei conti per le società  di capitali.

Attualmente i revisori contabili (persone fisiche o società ) sono iscritti in un registro tenuto dal ministero della Giustizia e affidato in gestione all’Ordine dei dottori commercialisti; le società  quotate in Borsa, perà², devono sottoporsi alla revisione di società  di revisione rispondenti a particolari requisiti di rigore, e il relativo registro ècurato dalla Consob.

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Collegio sindacale: modifiche per le Srl

collegio sindacale per le srl

Le principali modifiche comunitarie al sistema di controllo dei conti societari riguarderanno le società  a responsabilità  limitata.

Come già  oggi, anche in futuro la regola generale sarà  che le Srl saranno libere di istituire o meno il collegio sindacale, salvo alcune ipotesi in cui la nomina èobbligatoria. La novità , perà², èche le ipotesi di nomina obbligatoria diventano ben pi๠numerose, da due a sei.

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Collegio sindacale: modifiche per le società  per azioni

collegio sindacale

Una direttiva europea impone alcune modifiche agli Stati membri in merito agli obblighi di nomina dell’organo interno di controllo dei conti nelle società  di capitali, da noi esercitato dal collegio sindacale.

La direttiva va nel senso di un maggiore rigore, derivante dalla profonda esigenza di intensificare i controlli; e, certamente, le torbide vicende che hanno portato alla recessione di questi mesi hanno avuto il loro peso.

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Scudo fiscale: le modalità  di rimpatrio

scudo fiscale

Chi aderisce allo scudo fiscale scegliendo la soluzione del rimpatrio, si trova davanti a tre modalità  tecniche da valutare.
La prima, e pi๠comune, consiste nel trasferire denaro e titoli presso una banca residente in Italia (“rimpatrio materiale”).

La seconda (“trasporto al seguito”) èadatta soprattutto per gioielli od opere d’arte, e consiste nel farli passare fisicamente alla frontiera: in questo caso, perà², occorre presentare un’apposita dichiarazione alle autorità  doganali, perdendo la possibilità  dell’anonimato che invece èfacile da conseguire nel rimpatrio materiale, in cui per esempio èpossibile ricorrere ai servigi di una società  fiduciaria nel ruolo di intermediario.

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Cessioni di beni per cui non fu detratta l’IVA (seconda parte)

iva

Abbiamo accennato alle ipotesi di indetraibilità  soggettiva dell’IVA e alla percentuale di detrazione ammessa per chi fattura operazioni esenti da imposta: pensiamo, ad esempio, ad un medico.

Senza scendere nei complessi calcoli e modalità  di applicazione del pro-rata di deducibilità , diciamo sinteticamente che se egli emette fatture esenti da IVA per il 90% del suo complessivo volume d’affari, allora egli detrarrà  l’IVA sugli acquisti solo per il 10%.

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Cessioni di beni per cui non fu detratta l’IVA (prima parte)

euro

Alcune norme fiscali sono molto tecniche, e in genere non sono molto rilevanti per i non addetti ai lavori. La regola che analizziamo oggi, perà², pur essendo piuttosto complessa, ha un raggio d’applicazione che capita frequentemente nella vita di imprese e professionisti, ed èbene dunque chiarire qualche aspetto.

Talvolta al soggetto passivo capita di rivendere a terzi un bene strumentale per il quale, a suo tempo, l’IVA non era stata detratta (totalmente o parzialmente). La successiva cessione di questo bene va assoggettata all’imposta sul valore aggiunto oppure no?

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Nasce l’albo dei buttafuori

albo buttafuori

Si parla spesso di rivedere le norme sull’ordinamento professionale, ma la categoria dei buttafuori non era mai stata al centro della discussione; e anche se per loro non si potrà  parlare di ordine professionale, non siamo molto lontani.

Fra le tante leggi in tema di sicurezza volute dal ministro degli Interni, infatti, questa èforse la pi๠imprevista.

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Detrazione IVA su fatture false, la prova spetta al contribuente

iva

L’emissione di fatture false al fine di procurare un vantaggio in termini di risparmio fiscale a favore del ricevente èuna delle pi๠comuni fattispecie illecite del nostro ordinamento tributario, e per questo motivo èsanzionata pesantemente, indipendentemente dagli importi.

Ma cosa avviene per l’imposta sul valore aggiunto? La soluzione confermata costantemente negli anni dalla magistratura tributaria èsemplice e intuitiva, nell’ottica di punire entrambe le parti fraudolente in causa.

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Lo Statuto del Contribuente: il Garante

garante del contribuente

Una delle innovazioni pi๠rilevanti introdotte dalla legge 212/2000 ècostituita dalla nascita della figura del Garante del Contribuente. Si tratta di un’autorità  indipendente la cui finalità , come si puಠcapire dal nome, èquella di tutelare i diritti del cittadino e dell’impresa rispetto agli eventuali abusi compiuti dagli uffici dell’Amministrazione Finanziaria.

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Novità  negli adempimenti delle cooperative

Chiarito il quadro di partenza delle norme sulla mutualità  nelle cooperative e i relativi effetti, vediamo in cosa consistono le novità  varate nel luglio scorso, la cui finalità  èquella di semplificare il quadro ma anche di garantire maggiore trasparenza per evitare abusi nelle attribuzioni delle agevolazioni fiscali.

Innanzitutto, èstabilito un nuovo requisito per le cooperative a mutualità  prevalente: per essere definite tali devono essere iscritte nell’apposito Albo, previo controllo dei requisiti.

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