Pensione di reversibilità , a chi spetta

La pensione di reversibilità  èil trattamento economico che viene corrisposto al coniuge e ai figli del pensionato deceduto.

In alcuni casi piuttosto rari la pensione di reversibilità  puಠessere riconosciuta anche ai genitori, ai fratelli nubili e alle sorelle celibi, tuttavia si tratta di un’ipotesi alquanto remota in quanto ènecessario che il pensionato deceduto non abbia moglie e figli e che gli aventi diritto siano in possesso di requisiti piuttosto rigidi.

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Modello domanda pensione di anzianità 

Coloro che hanno maturato i requisiti per ottenere la pensione di anzianità  possono farne richiesta compilando l’apposito modello di domanda (scaricabile in fondo al post) e presentandolo all’ufficio Inps territorialmente competente a mano o tramite raccomandata con avviso di ricevimento, oppure rivolgendosi ad un ente di patronato.

Alla domanda deve inoltre essere allegata la seguente documentazione: copia di un documento di identità , autocertificazione dello stato civile, dati anagrafici e codice fiscale del coniuge, dati sulla situazione assicurativa che sono influenti per il diritto alla pensione e che non sono presenti nell’estratto contributivo, dichiarazione di cessazione di qualsiasi tipo di attività  di lavoro dipendente.

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Maggiorazione pensione sociale 2011

Per il 2011 la pensione sociale corrisposta ai soggetti in possesso dei relativi requisiti èdi 417,30 euro al mese, pari a 5.424,90 euro all’anno. Tale importo viene corrisposto integralmente a chi non altri altri redditi oppure in forma proporzionalmente ridotta a chi ha altri redditi propri ma complessivamente inferiori a 5.424,90 euro all’anno.

In determinati casi, tuttavia, èprevista una maggiorazione di 12,92 euro al mese, un “bonus” riconosciuto alle persone non sposate che risultano essere i pi๠indigenti tra gli aventi diritto, purchènon siano titolari di altri redditi per un ammontare superiore a 5.592,86 euro, ossia l’ammontare annuo dell’assegno sociale comprensivo di maggiorazione.

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Pensione sociale

La pensione sociale èuna forma di prestazione assistenziale corrisposta alle persone che non godono di alcuna copertura pensionistica e che hanno un reddito tale da rientrare nelle cosiddette soglie di povertà .

Per poter ottenere l’assegno sociale occorre essere cittadini italiani, essere residenti sul territorio nazionale (dal 1° gennaio 2009 èrichiesta la residenza in Italia da almeno 10 anni), avere 65 anni di età , non percepire reddito oppure percepire un reddito al di sotto di una determinata soglia.

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Modello domanda pensione di vecchiaia

Per poter ottenere la pensione di vecchiaia, oltre a raggiungere i requisiti richiesti in termini di età  anagrafica e anzianità  contributiva, ènecessario compilare apposito modello di domanda (scaricabile in fondo al post) che dovrà  poi essere consegnato all’ufficio Inps territorialmente competente oppure spedito tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. In alternativa èpossibile consegnare la domanda tramite uno degli enti di patronato riconosciuti dalla legge.

A partire dal 1 gennaio 2008, tutti coloro che maturano i requisiti per ricevere la pensione di vecchiaia otterranno la relativa liquidazione nel rispetto delle cosiddette “finestre di accesso“.

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Pensione di vecchiaia

Coloro che non possiedono i requisiti per ottenere la pensione di anzianità  devono attendere di raggiungere quelli utili per ottenere la pensione di vecchiaia. I lavoratori dipendenti, in particolare, per ottenere la pensione di vecchiaia devono aver raggiunto i 60 anni di età  per le donne e i 65 anni di età  per gli uomini, mentre dal punto di vista contributivo sono richiesti almeno 20 anni.

I 20 anni di contributi, dunque, sono necessari per ottenere qualunque forma di pensione, fatta eccezione per l’assegno sociale che spetta a coloro che sono totalmente privi di redditi.

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Pensione anticipata lavori usuranti

La legge n.183/2010, meglio conosciuta come “collegato lavoro“, ha conferito apposita delega al governo per regolamentare la possibilità  di accedere alla pensione di anzianità  prima del previsto per coloro che svolgono lavori usuranti, in altre parole attività  particolarmente faticose e capaci di essere causa di stress psico-fisico.

Il provvedimento del governo consentirà  a coloro che svolgono lavori usuranti di anticipare di tre anni il requisito anagrafico, anche se bisognerà  comunque aver raggiunto almeno i 57 anni di età . In ogni caso, inoltre, bisognerà  aver maturato 35 anni di contributi.

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Riscatto contributi assistenza figli o disabili

La riforma Amato del 1993 ha introdotto ulteriori forme di riscatto che si vanno ad aggiungere al classico riscatto della laurea e mediante le quali determinate persone possono versare dei contributi al fine di avere la copertura contributiva anche in relazione a periodi durante i quali non hanno svolto attività  lavorativa per cause ben determinate dalla legge.

Tra le nuove facoltà  di riscatto rientra quella a favore di chi non èoccupato e assiste figli oppure familiari portatori di handicap.

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Pensione di anzianità 

La pensione di anzianità  èil trattamento previdenziale che si puಠottenere in anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia.

Dopo l’ultima riforma, quella entrata in vigore dal 1° luglio 2009, tuttavia, accedere a questa forma di trattamento previdenziale èdiventato pi๠difficile. A partire da questa data, infatti, èstato introdotto il cosiddetto meccanismo delle quote, in altre parole èpossibile ottenere la pensione di anzianità  solo se sommando gli anni di contributi all’età  anagrafica si raggiunge la quota prevista, fermo restando il requisito dei 35 anni di contributi.

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Contributi figurativi maternità 

L’accredito dei contributi figurativi, in base a quanto stabilito dalla riforma Amato del 1992, avviene anche in relazione ai periodi per i quali èprevista l’assenza obbligatoria della lavoratrice per maternità , ossia nei due mesi precedenti alla data presunta del parto e nei tre mesi successivi.

Il periodo di astensione facoltativa èallo stesso modo coperto da contribuzione figurativa con valore pari alla media delle retribuzioni settimanali percepite in costanza di lavoro nel corso dell’anno solare in cui si colloca l’assenza dal lavoro.

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Contributi figurativi

I contributi figurativi sono quei contributi che vengono riconosciuti al lavoratore in alcuni casi di sospensione della carriera lavorativa e senza che sussista alcun onere finanziario a suo carico.

I contributi figurativi sono utili sia ai fine del raggiungimento del diritto alla pensione sia ai fini dell’entità  del relativo assegno, anche se esistono delle eccezioni. Per la pensione di anzianità , infatti, i contributi accreditati per disoccupazione indennizzata e malattia generica vengono considerati solo ai fini della determinazione della misura della pensione e non anche ai fini del computo dei 35 anni.

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Riscatto laurea, conviene?

La maggior parte dei laureati si chiede se conviene richiedere il riscatto della laurea, ossia ottenere a proprie spese il riconoscimento contributivo del periodo dedicato al conseguimento del titolo di studio.

La risposta a questa domanda non puಠessere univoca poichè bisogna considerare con attenzione diversi aspetti. Tra questi il pi๠importante riguarda senza dubbio l’obiettivo che si intende raggiungere, ossia se il recupero degli anni spesi per studiare deve servire ad incrementare l’assegno mensile oppure ad accelerare i tempi del pensionamento.

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Modulo riscatto laurea Inps

Al fine di riuscire a raggiungere il prima possibile il tanto ambito traguardo della pensione e al fine di ottenere, un domani, un assegno pi๠cospicuo da parte dell’ente previdenziale, i laureati possono riscattare gli anni del periodo del corso legale di laurea, una possibilità  concessa sia agli iscritti alla gestione separata sia a coloro che non sono iscritti ad alcuna forma di previdenza e che non hanno ancora intrapreso alcuna attività  lavorativa.

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Modello domanda contributi volontari Inps

I lavoratori autonomi o dipendenti che interrompono l’attività  lavorativa ma che vogliono continuare a versare i contributi al fine di riuscire a raggiungere i requisiti per vedersi riconosciuto il diritto alla pensione o per incrementarne l’importo, possono richiedere all’Inps l’autorizzazione a continuare a versare i contributi.

A tal fine, tuttavia, ènecessario che il lavoratore abbia maturato i requisiti richiesti, ovvero: abbia già  versato almeno cinque anni di contributi, ossia 260 contributi settimanali oppure 60 contributi mensili; abbia maturato almeno tre anni di contribuzione nei cinque anni che precedono la richiesta.

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Come richiedere il riscatto della laurea

Una volta conseguita la laurea èpossibile riscattare gli anni spesi per conseguire il titolo di studio, in altre parole èpossibile versare all’Inps un importo prestabilito detto “onere da riscatto” a titolo di contributi utili ai fini pensionistici.

Condizione essenziale per riscattare il periodo dedicato allo studio èl’aver conseguito il relativo titolo, in particolare possono essere riscattati i diplomi universitari, i diplomi di specializzazione e i dottorati di ricerca successivi alla laurea.

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