“Studi legali dell’anno 2020†èl’indagine voluta per il secondo anno da Il Sole 24 Ore, in collaborazione con il settimanale Guida al Diritto, ed effettuata dalla società tedesca Statista specializzata … Leggi il resto
àˆ fissata per oggi, 16 giugno 2017, la scadenza per il versamento dell’acconto IMU e della TASI che vanno pagatisulle seconde case e sugli immobili diversi dall’abitazione principale.Â
Nonostante l’abolizione della tassa sulla prima casa, saranno circa 25 milioni gli italiani che dovranno versare l’acconto per la data fissata per oggi onde evitate eventuali sanzioni.Â
L’eliminazione degli studi di settore e la sostituzione degli stessi con altri indicatori pi๠raffinati, dovrà essere finalizzata all’abbassamento delle tasse. Lo spiega la CGIA di Mestre commentando le ultime notizie legate al fisco.Â
L’addio agli studi di settore èvicino. Adesso il vecchio strumento per la misurazione di ricavi e compensi delle imprese e dei professionisti, va in pensione. 3,5 milioni di soggetti dovranno far riferimento a nuovi strumenti che saranno inseriti gradualmente nel sistema fiscale italiano.Â
On line la procedura di controllo per studi e parametri Unico 2016. Ne parla il sito FiscoOggi da considerare l’organo divulgativo dell’Agenzia delle Entrate. Gli studi di settore, spesso tarati sui bilanci professionali, possono mettere in difficoltà imprese e professionisti che hanno avuto un calo del fatturato.Â
Gli studi di settore mettono sempre in crisi le aziende chiamate a fare la loro dichiarazione dei redditi ma soprattutto chiamate a dimostrare che la loro impresa ha un senso economico e finanziario. Ecco allora le precisazioni in merito a Gerico 2016, fornite dall’Agenzia delle Entrate.Â
Per le imprese nei confronti delle quali non risultano applicabili gli studi di settore, sono previsti i cosiddetti indicatori di normalità economica, allo scopo di rilavare la presenza di ricavi o compensi non dichiarati o l’esistenza di rapporti di lavoro irregolare.
Tali indicatori di normalità economica (INE) dovranno essere forniti in sede di dichiarazione dei redditi allegando al modello Unico il modello INE opportunamente compilato.
Il Decreto del Ministero dell’Economia del 21 marzo 2013 ha introdotto alcune modifiche agli studi di settore per il periodo di imposta 2012, al fine di adeguarli al contesto di congiuntura economica che ha caratterizzato lo scorso anno.
Tali integrazioni sono infatti considerate indispensabili per tenere conto degli andamenti economici dei mercati, soprattutto con particolare riguardo a determinati settori o aree territoriali.
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 19626 del 12 novembre 2012 ha ulteriormente allargato l’ambito di applicabilità di Gerico, affermando che lo studio di settore èsempre applicabile in caso di grave incongruenza fra il reddito dichiarato dal contribuente e quello atteso dallo standard, anche in assenza di un’ispezione fiscale e anche se la contabilità appare regolare dal punto di vista formale.
Nella sentenza in esame, in particolare, la Suprema Corte ha di fatto annullato la sentenza emessa dalla commissione regionale di Napoli, che a sua volta aveva accolto l’appello presentato dal contribuente e annullato l’atto impositivo.
Il Rapporto EU.R.E.S. 2012, il terzo in ordine cronologico dal 2004, rivela un’Italia, ed un popolo, mai cosi giustizialista dal punto di vista fiscale: addirittura il 70% degli italiani, stando a quanto rivelato da EU.R.E.S. Ricerche Economiche e Sociali, vorrebbe vedere gli evasori fiscali, grandi o piccoli che siano, condannati al carcere.
L’Italia, potrebbe sostenere qualcuno, non sarebbe pi๠quella di una volta giacchè, purtroppo, starebbe via via perdendo il proprio prestigio internazionale.
Importanti sono le novità che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, mediante il tramite dell’Agenzia delle Entrate che, sul delicato argomento, avrebbe recentemente, ed in particolar modo in data mercoledଠ18 luglio 2012, avrebbe emanato un apposito provvedimento, avrebbe introdotto nell’ordinamento italiano in merito alla riscossione dei crediti da parte dell’unica agenzia di recupero crediti dello Stato Italiano ovverosia, come ormai sin troppo noto, Equitalia.
L’Agenzia delle Entrate nel tardo pomeriggio di ieri ha comunicato lo slittamento del termine per effettuare i versamenti dovuti in seguito alla compilazione degli studi di settore in relazione all’anno di imposta 2011, che èstato spostato dal 9 luglio al 20 agosto.
La decisione èstata presa a seguito delle proteste di professionisti e imprese per via del pochissimo tempo intercorso tra il rilascio del software per effettuare il calcolo, che ricordiamo èstato reso disponibile lo scorso 18 giugno, e la data di scadenza per effettuare il primo versamento senza incorrere in sanzioni, inizialmente fissata al 9 luglio.
Con ben 203 voti favorevoli, solamente 9 contrari ed un esiguo numero, pari a 33 parlamentari, di astenuti, il primo decreto Spending review, ovverosia il decreto legge 52/2012, avrebbe superato il difficile esame delle Camere e, divenuto definitivamente legge, andrà già da oggi pomeriggio, a partire dalle ore 17:00 e, dunque, in occasione del Consiglio dei Ministri odierno, a delineare il quadro normativo all’interno del quale il Commissario alla Spending review Enrico Bondi godrà di pieni ed indiscussi poteri allo scopo di poter operare, in tutta tranquillità , quella razionalizzazione della spesa pubblica oltre modo necessaria non solamente alla salvezza economica e finanziaria del Paese (ovverosia rinvio e contenimento dell’aumento dell’aliquota ordinaria e dell’aliquota ridotta dell’Imposta sul Valore Aggiunto e raggiungimento del pareggio di bilancio entro la fine del 2013, bensଠanche, e soprattutto, ad affrontare l’emergenza terremoto in Emilia – Romagna l’emergenza esodati in tutta Italia (già questo primo decreto servirebbe a garantire il reperimento delle risorse finanziarie necessarie ad elargire l’adeguato sussidio ad altri 55.000 esodati).
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