Pagamento ICI eredi

L’ICI èun’imposta comunale sugli immobili che deve essere versata al comune in cui èubicato l’immobile, fatta eccezione per gli immobili adibiti ad abitazione principale per i quali èprevista l’esenzione. Questo sempre che il soggetto intestatario sia residente in Italia, in quanto l’esenzione relativa alla prima casa non èprevista anche a favore dei soggetti residenti all’estero.

L’imposta comunale deve essere versata dal proprietario o dai proprietari dell’immobile, ne deriva quindi che in caso di morte dell’intestatario l’onere del pagamento ricade sugli eredi.

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Fac-simile richiesta rimborso tasse Agenzia delle Entrate

Il contribuente che ha versato delle imposte che non avrebbe dovuto corrispondere o che le ha versate in misura superiore rispetto al dovuto puಠchiedere il rimborso all’amministrazione finanziaria oltre che in sede di dichiarazione dei redditi mediante il modello 730 anche mediante una semplice lettera redatta in carta semplice e indirizzata all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente.

Tale domanda deve recare l’indicazione dei dati del contribuente, delle somme indebitamente corrisposte e delle coordinate bancarie del proprio conto corrente su cui si desidera ricevere l’accredito del rimborso.

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Istruzioni pagamento superbollo auto

Entro il 10 novembre coloro che al 6 luglio scorso, ossia alla data di entrata in vigore del decreto legge 98/2011, possedevano un veicolo per il trasporto di persone o cose con una potenza superiore a 225 chilowatt, devono pagare l’addizionale erariale sulla tassa automobilistica mediante il modello “F24 elementi identificativi”.

Tale addizionale ammonta a 10 euro per ogni kW eccedente i 225, inoltre non èprevista la possibilità  di compensare l’importo dovuto mediante eventuali crediti vantati dal contribuente stesso.

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Nuova tassa concorsi pubblici

Tra le novità  contenute nella bozza della legge di stabilità  entrata in Consiglio dei ministri nei giorni scorsi, e che di fatto sostituisce la vecchia legge finanziaria, figura una nuova tassa di ammontare compreso tra 15 e 20 euro che dovranno corrispondere tutti coloro che decideranno di prendere parte ad un concorso pubblico.

La nuova tassa, in particolare, interesserà  tutti coloro che tenteranno attraverso un concorso pubblico di guadagnarsi un posto nella pubblica amministrazione, mentre al contrario sono esclusi da questa misura i concorsi per entrare a far parte del personale impiegato presso regioni, province autonome, enti di competenza del Servizio sanitario nazionale ed enti locali.

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Tasse arretrate con Equitalia

Quando un contribuente non paga le tasse, la riscossione dall’Inps o dall’Agenzia delle Entrate, dopo un ben preciso lasso di tempo, passa ad Equitalia, che èla società  pubblica che si occupa della riscossione di tasse e di tributi arretrati.

Ma cosa cambia dopo che, dall’1 ottobre scorso, èntrato in vigore il cosiddetto accertamento esecutivo? Ebbene, in merito èintervenuta con una nota proprio Equitalia, spiegando in particolare, a differenza di quanto riportato da alcuni organi di stampa, che non èprevisto alcun pignoramento della casa allo scadere del 60-esimo giorno dalla notifica ricevuta da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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Tassazione utilizzo auto aziendale da parte di familiari

Tra le novità  introdotte dal nuovo testo della manovra finanziaria 2011-2014 figura anche la nuova forma di tassazione delle auto aziendali nel caso in cui queste vengano utilizzate dai familiari dei titolari o da altre persone estranee all’azienda.

La misura ha come obiettivo quello di introdurre delle restrizioni al fine di limitare il fenomeno piuttosto diffuso in Italia e che vede numerose imprese beneficiare della deduzione di costi fittizi in quanto non sostenuti per la gestione dell’impresa stessa.

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Calcolo addizionale regionale e comunale Irpef

Le addizionali regionali e comunali Irpef sono delle imposte sul reddito che vanno versate rispettivamente alle Regioni e ai Comuni di appartenenza da tutti i contribuenti per i quali risulta dovuta l’Irpef.

Ai fini del calcalo degli importi da versare ènecessario applicare al reddito imponibile, ossia al reddito complessivo dichiarato ai fini Irpef al netto degli oneri deducibili e dell’abitazione principale, l’aliquota fissata dalla Regione o dal Comune in cui si ha la residenza.

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Pagamento addizionale regionale e comunale Irpef

Le addizionali regionali e comunali Irpef sono delle imposte sul reddito che vanno versate rispettivamente alla Regione e al Comune da ciascun contribuente nel corso di ciascun anno in cui risulta dovuta l’Irpef. Al contrario, invece, non devono pagare tali imposte i contribuenti che non sono tenuti a versare l’Irpef, anche nel caso in cui tale esonero deriva da detrazioni o crediti d’imposta.

Ai fini dell’individuazione del Comune e della Regione a cui devono essere versate le addizionali rileva il domicilio fiscale del contribuente.

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Cedolare secca contratti misti

A partire da quest’anno i proprietari di immobili ad uso abitativo concessi in locazione hanno la possibilità  di optare per la cedolare secca, ovvero una forma di tassazione alternativa in forza della quale ai redditi derivanti dal contratto di locazione viene applicata un’aliquota del 21% che va a sostituire sia l’Irpef che le addizionali comunali e regionali.

Trattandosi del primo anno di applicazione di questa nuova forma di tassazione, nei corso degli ultimi mesi sono stati posti diversi quesiti in merito alle modalità  di applicazione della cedolare secca in alcune particolari ipotesi.

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Esenzione ticket sanitario dopo manovra finanziaria 2011

La manovra finanziaria 2011 ha reintrodotto il ticket sanitario di 10 euro sulle visite specialistiche e il ticket di 25 euro in caso di codici bianchi al pronto soccorso, lo stesso provvedimento legislativo ha perಠconfermato l’esenzione dal pagamento del ticket per alcune categorie di persone.

L’esenzione riguarda i soggetti affetti da malattie croniche e invalidanti (56 in tutto, individuate dal D.M. 329/99 e successive modifiche) o da malattie rare (284 malattie e 47 gruppi di malattie individuate dal D.M. 279/2001).

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Chiarimenti imposta bollo dossier titoli 2011

Con la circolare n. 40/E del 04 agosto 2011 l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in merito all’imposta di bollo dovuta sulle comunicazioni relative ai depositi titoli inviate dagli intermediari finanziari ai propri clienti.

La nuova normativa, ricordiamo, ha lasciato immutato l’importo previsto per i depositi al di sotto dei 50.000 euro, mentre per importi superiori sono stati determinati tre scaglioni (da 50.000 a 150.000, da 150.000 a 500.000 e da 500.000 in su) a cui sono stati abbinati i relativi importi d’imposta di bollo, dovuta al momento dell’emissione della comunicazione. Tali importi sono poi destinati a crescere a partire dal 2013.

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Regioni ticket sanitario 10 euro

Tra le nuove tasse previste dalla manovra finanziaria 2011 figura anche il discusso ticket sanitario da 10 euro per gli esami specialistici e il ticket da 25 euro sui codici bianchi al pronto soccorso. L’approvazione della manovra da parte del governo, tuttavia, non impone di per sè l’applicazione del ticket in quanto in materia di sanità  sono le regioni a decidere.

Hanno fatto già  sapere di volersi adeguare alle disposizioni contenute nella manovra finanziaria Lombardia, Liguria, Veneto, Basilicata e Sicilia, in cui già  a partire da oggi si pagheranno i ticket di 10 e 25 euro.

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Nuove tasse manovra finanziaria 2011

La manovra finanziaria approvata ieri dal Senato consentirà  di raccogliere entro il 2014 poco meno di 50 miliardi di euro, un toccasana per i conti pubblici ma al tempo stesso una vera e propria stangata per i cittadini dal momento che il 60% delle entrate arriveranno dai maggiori tributi, almeno stando a quanto emerge dalle tabelle sugli effetti finanziari delle modifiche che arriva dalla Ragioneria generale dello Stato.

Tra le nuove tasse figura l’aumento del costo del bollo sul dossier titoli, in particolare l’ultima versione della manovra prevede che il costo del bollo sarà  di 34,20 euro per i depositi sotto i 50.000, di 70 euro per i depositi tra 50.000 a 150.000, di 240 euro per i depositi da 150.000 a 500.000 euro e di 680 euro per depositi superiori ai 500.000 euro.

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Aumento costo bollo dossier titoli

La bozza della manovra finanziaria predisposta dal governo prevede nuove tasse sui risparmi e sugli investimenti, tra cui figura in prima linea un marcato incremento del costo del bollo annuale sul dossier titoli, che passa a 120 euro dai precedenti 34,2 euro.

A partire dal 2013, inoltre, il costo del bollo arriverà  fino a 150 euro per chi possiede fino a 50.000 euro di titoli e fino a 380 euro per chi supera la soglia dei 50.000 euro. Gli unici a non essere colpiti da tale incremento saranno coloro che posseggono titoli e valori per cifre inferiori a 1.000 euro.

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