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Theresa May, al via una Soft Brexit?

Nonostante la batosta elettorale subà¬ta dai Tory lo scorso 8 giugno, Theresa May èstata incaricata di formare un nuovo governo. La Premier ha confermato tutti i ministri euroscettici e la tendenza èstata rafforzata dal ritorno di Michael Gove, il brexiter di riferimento della campagna referendaria di un anno fa, ma èpur vero che ci sono una serie di esponenti pi๠moderati che potrebbero in qualche modo influenzare la politica estera del primo ministro.

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Insomma la May potrebbe scegliere non una Hard Brexit (rifiutando anche di aprire i negoziati sulla proposta della Scozia), ma una Soft Brexit, passando da una Brexit ideologica a una Brexit pragmatica. Lo ammette Damian Green diventato segretario di Stato che spiega come dal manifesto elettorale dei conservatori britannici potrebbero essere “tagliate” dal programma di governo proprio dopo il flop delle elezioni dell’8 giugno.

Anche il Times sostiene la posizione di Green anche se sembra certo che i negoziati sulla Brexit potrebbero perಠnon iniziare lunedଠ19 giugno, come anticipato perchè coincide con il giorno del ‘discorso della Regina’, l’intervento della sovrana che avvia l’anno parlamentare.

BREXIT, AL VIA L’ITER UFFICIALE

Il colloquio con Bruxelles dovrebbe cominciare perಠla prossima settimana per stabilire quanto la Gran Bretagna dovrà  sborsare alle casse europeo una volta che sarà  fuori dall’Unione. L’iter della Brexit era stato avviato lo scorso 29 marzo con la notifica dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona anche se nel corso dei prossimi due anni del periodo transitorio, la Gran Bretagna dovrà  rispettare tutti gli obblighi e la legislazione in corso.

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