“La Brexit porta la questione europea in primo piano su quella italiana. La crescita dell’economia diventa la risposta urgente al voto”. Questo èquello che pensa Confindustria che a partire dall’uscita del Regno Unito dall’Europa vuole individuare dei trampolini per il rilancio dell’economia tricolore.Â
Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia in un’intervista al Corriere della sera riportata da Confindustria, dice:
Su questo si gioca il futuro dell’Europa e per questo Confindustria proporrà al governo un pacchetto di politiche per la crescita. Il punto di partenza – continua Boccia - deve essere la consapevolezza che negli ultimi 10 anni il costo del lavoro per unità di prodotto èaumentato del 30% rispetto alla Germania, determinando una perdita di competitività . Dobbiamo ridurre questa forbice in due modi: primo, costruendo relazioni industriali all’insegna dello scambio tra salario e produttività . Che non significa salari bassi, ma che aumentano in relazione alla produttività . Secondo, riattivando gli investimenti privati. All’esecutivo  – conclude il leader degli industriali - chiediamo innanzitutto di sostenere lo scambio salario-produttività detassando completamente questa voce e rimuovendo gli attuali tetti al premio e alle retribuzioni interessate. Per questa via si potrebbero convincere per convenienza le aziende che non si convincono per via ‘culturale'”.
Parole di speranza, un vero e proprio documento programmatico della confederazione degli industriali che adesso cerca un sostegno politico alle sue intuizioni economiche e finanziarie. Per questo bisogna valorizzare il momento ètrasformare il Brexit da trauma in opportunità :
“E’ un trauma ma anche un opportunità per far fare un grande salto di qualità all’Europa, che deve riaprire il dibattito sulla governance bancaria e la condivisione dei rischi”, ha sottolineato Boccia. “L’Italia puಠgiocare un ruolo importante in questo momento, dobbiamo dimostrare all’Ue che sappiamo fare le riforme nell’interesse degli italiani”.