Approvato dal Parlamento di Strasburgo, il Copyright UE, la legge sul diritto d’autore web fa ancora discutere soprattutto in merito ai due punti pi๠dibattuti, la link tax e i filtri per gli upload. Vediamo esattamente la situazione.Â
La link tax èrelativa all’articolo 11 della direttiva: in sostanza prevede che le piattaforme online, come ad esempio Facebook o Google, debbano pagare agli editori i diritti d’autore sui contenuti che che vanno a linkare, cioèche pubblicano con il collegamento che rimanda alla testata originaria.
La legge prevede in pratica che ogni volta che un sito web o un aggregatore di notizie pubblica un contenuto che sia coperto da copyright èobbligato a versare adeguati compensi. Una norma che divide, appoggiata dagli editori che lamentano lo sfruttamento dei propri contenuti sulle piattaforme e criticata dalle società di Internet secondo cui gli editori guadagnerebbero dai link in virt๠del traffico.Â
La norma va applicata in particolare all’informazione giornalistica e ai contenuti editoriali, ma non allo scambio di link in altra forma o ai progetti collettivi tipo Wikipedia che vengono esclusi invece.Â
Altra questione èdata dai filtri upload (articolo 13): l’articolo prevede che ci siano dei filtri che possano impedire di caricare sulle piattaforme online i contenuti protetti da copyright per evitare la pubblicazione di video protetti dal diritto d’autore. In questo caso di parla soprattutto dei costi dei sistemi di identificazione dei contenuti e della loro scarsa affidabilità per riconoscere le reali violazioni.Â
Al momento la legge non èstata ancora definitivamente approvata: ci vorrà quasi un anno prima che sia effettivamente esaminata dalle istituzioni Ue e poi in caso tornare in aula prima della discussione con i singoli stati. Potrebbe non essere approvata nel caso in cui uno degli stati fosse anche in totale disaccordo.
photo credits | think stock