L’Italia continua purtroppo a vivere di un incomprensibile paradosso. Da una parte si continua a parlare e a lavorare sul contenimento del bilancio e sulla spending review, programmando tagli alla spesa, dall’altra non si riesce mai a spendere del tutto le risorse gratuite che arrivano dall’Europa. Ancora una volta, infatti restano inutilizzati i miliardi di fondi europei strutturali e l’Eurispes lancia l’allarme.Â
L’Italia, infatti, a confronto delle altre nazioni europee, si trova molto in ritardo nella spesa dei fondi comunitari e questo anche in un momento in cui il mercato del lavoro e le imprese ne avrebbero tanto bisogno. In merito al programma di spesa dei fondi strutturali 2007 – 2013, infatti, l’Italia ha attuato progetti solo al 45 per cento, mentre la media europea supera di poco il 60 per cento.
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Ma ecco i dati. Nel corso del periodo che va dal 2007 al 2013 l’Unione Europea ha stanziato a favore dell’Italia ben 27 miliardi di euro, ma il nostro paese, attraverso i programmi operativi nazionali  – PON –  e i programmi operativi regionali – POR – èriuscito a spenderne solo 13,53 miliardi di euro. Questo significa che oltre 14 miliardi di euro devono essere ancora spesi prima dei termini di scadenza previsti, in seguito ai quali le risorse verranno automaticamente disimpegnate.
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In Europa, del resto, solo due paesi, quali la Croazia e la Romania hanno conseguito percentuali di attuazione inferiori a quella italiana. Per quanto riguarda invece le singole regioni, si possono individuare realtà virtuose come quelle della Puglia e della Basilicata e realtà in grave ritardo come la Campania.