Quest’ultimo èil marchio che contraddistingue i prodotti non alimentari per cui ècertificato che componenti e sistemi di fabbricazione non presentino un rilevante impatto ambientale.
Nel 2010, l’Ecolabel èsoggetto ad alcuni aggiornamenti, come la possibilità di aggiungere la dicitura “Meglio l’ambiente… meglio per te†nelle varie lingue; ma le novità pi๠importanti, naturalmente, riguardano gli obblighi da rispettare per ottenere il diritto ad applicare il marchio sui beni realizzati.
Fermo restando che i prodotti sono distinti in ventidue categorie merceologiche e che per ognuna di esse sono state emanate (o stanno per esserlo) norme tecniche dettagliatissime e differenziate, si possono comunque tracciare alcuni principi generali.
Per esempio, èconsentito utilizzare nella fabbricazione componenti ad alto impatto inquinante solamente quando non esiste la possibilità tecnica di ricorrere ad altre soluzioni e purchè comunque il risultato complessivo della produzione sia significativamente migliore in termini ecologici di quanto ottenuto nella media del settore.
Fra le altre novità , si segnala la volontà di estendere prossimamente il sistema di certificazione anche al settore alimentare (su cui, peraltro, convergono una pluralità di attestazioni, come quelle destinate a garantire la denominazione d’origine controllata) e garantire una maggiore armonizzazione nella selva di leggi e regolamenti dei singoli Stati nazionali.