L’INPS non paga e i CAF si accingono a minacciare di nuovo l’interruzione del servizio per l’elaborazione delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) che sono indispensabili per l’elaborazione dell’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente).
Il problema èche l’INPS deve ancora pagare le dichiarazioni che sono state elaborare e quelle che devono essere elaborate entro la fine dell’anno.
Ad annunciare l’imminente blocco totale del servizio in una lettera inviata al presidente INPS, Tito Boeri, èla Consulta dei CAF ha deciso all’unanimità di sospendere il servizio tramite una lettera inviata al Presidente dell’Inps, Tito Boeri, spiegando che “al raggiungimento delle 5,1 milioni di DSU inviate all’Istituto, comunicheranno all’INPS, via PEC, la risoluzione della convenzione†a meno che l’Inps non saldi quanto dovuto. Il servizio in sostanza potrebbe essere sospeso se non verrà assicurato il pagamento di tutte le DSU elaborate e trasmesse dai CAF all’Istituto nel corso del 2017 considerando che si tratta di un servizio gratuito per il cittadino e che i CAF non possono assumersene i costi. L’appello dei Coordinatori nazionali dei CAF èrivolto all’Inps per evitare l’interruzione del rapporto considerando il legame che si èvenuto ad instaurare con i cittadini che prima di essere utenti sono soprattutto persone.
Sono proprio i cittadini ad aver instaurato un rapporto di fiducia con gli operatori del CAF e continuano ad avere necessità di qualcuno di cui fidarsi nel momento in cui devono mettere a disposizione anche i loro dati personali, momento che si verificherà molto presto evidentemente quando i cittadini meno abbienti saranno chiamati alla compilazione dell’ISEE.
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