► NOVITA’ RATEIZZAZIONE EQUITALIA
Al di la dei modi e del merito che regolerebbero codesta pratica, argomento del quale non intenderemmo occuparci in questa sede, molto interessante sarebbe cercare di capire come calcolare gli interessi dovuti dal debitore moroso.
► MORATORIA 2012 SUI DEBITI DELLE PMI
Sarebbe bene precisare, a questo punto, come il tasso dei succitati interessi si basi sul tasso di interesse legale annualmente stabilito dalla Banca Centrale Europea (attualmente fissato all’1%) aumentato, perà², del 7%.
► AGEVOLAZIONI FISCALI DECRETO SEMPLIFICAZIONI
Detto questo, per l’individuazione degli interessi effettivamente dovuti, in un qualsiasi momento dell’anno, dal debitore moroso, si dovrà moltiplicare la somma inizialmente dovuta per il prodotto ottenuto dal succitato tasso di interesse su 365 ulteriormente moltiplicato per i giorni di ritardo secondo la nota formula matematica I = C x R x N/365 (dove I sta per interesse, C sta per capitale, R sta per ritardo e N sta per tasso di interesse).
Da codesta formula si evincerebbe come, per lo meno per somme contenute e per ritardi trascurabili, il creditore potrebbe in moltissimi casi non aver interesse, poichè non sarebbe affatto conveniente, mettere in mora il debitore.