In tutti i casi, quando l’imprenditore utilizza consapevolmente un DURC i cui dati non sono corrispondenti a realtà èpunito penalmente. Inoltre, l’attestazione di regolarità non ha alcun effetto di sanatoria per il passato: percià², qualora eventuali irregolarità pregresse dovessero essere accertate solo successivamente, non sarà il DURC a impedire gli accertamenti e l’eventuale comminazione di sanzioni.
Una volta chiarito il ruolo del DURC e la procedura per ottenerlo, vediamo come compilare l’istanza per il suo rilascio. Esistono due distinti moduli: il primo, suddiviso nei Quadri A e B, èutilizzato nell’ipotesi di appalto pubblico; il secondo, consistente nel solo Quadro C, èimpiegato in tutti gli altri casi.
Il Quadro A viene compilato barrando innanzitutto il motivo della richiesta fra le varie ipotesi citate (per esempio, l’aggiudicazione di una gara o il rilascio di una concessione); nell’ipotesi di avvio di un nuovo lavoro, occorre anche barrare un’altra casella per segnalare la circostanza all’INAIL, e accompagnare l’istanza con un altro specifico documento, appunto la Denuncia di Inizio Lavori.
Quindi, ènecessario specificare se i lavori sono svolti in appalto o subappalto e se il richiedente èl’impresa interessata, un suo consulente delegato oppure l’ente pubblico coinvolto (la cosiddetta “stazione appaltanteâ€).
Nella sezione successiva del Quadro A occorre invece indicare i dati anagrafici del richiedente oppure della stazione appaltante, a seconda di chi presenta la richiesta, e fra le altre informazioni èrichiesto di indicare un indirizzo di posta elettronica, specificando se èuna casella P.E.C. (posta elettronica certificata).