Il comune in cui èsito l’immobile avrà la facoltà di stabilire un’esenzione dal pagamento della seconda rata Imu per tutte le case che sono cedute in comodato d’uso ai figli da parte dei genitori. Tale norma èstata introdotta per mezzo di un emendamento parlamentare all’interno della Camera dei Deputati nell’aula di Montecitorio. La modifica appare all’interno del decreto legge Imu-Cig in materia di comodato d’uso. La Camera lo ha approvato con 342 sà¬.
Si tratta quindi di una buona notizia in tema di imposta sulla casa. Da adesso infatti coloro che hanno una casa concessa in comodato d’uso gratuito ai figli. I comuni stessi da adesso in poi avranno infatti la facoltà di decidere se introdurre all’interno dei proprio regolamenti l’esenzione Imu per le case concesse in comodato d’uso gratuito ai figli. Ovviamente i comuni valuteranno tutto ciಠin base alla quadratura del bilancio e alle scelte politiche.
L’esenzione riguarderà la seconda rata dell’Imu, cosଠcome stabilito da parte dell’emendamento parlamentare. Il provvedimento inerente l’immobile dato in comodato d’uso gratuito ai figli che usano l’immobile come prima casa èpassato in Parlamento il sଠdecretato da parte della Commissione. Parere contrario era stato espresso da parte del Governo Letta.
Lo stesso Esecutivo èstato infatti battuto sul suddetto emendamento inerente il decreto Imu. La norma prevede la scelta facoltativa in capo ai comuni di introdurre nell’ordinamento l’esenzione Imu per le abitazioni concesse in comodato dal soggetto passivo dell’imposta ai parenti in linea retta entro il primo grado, ma solo per una sola casa.
Ogni comune potrà infatti definire i criteri e le modalità per l’applicazione dell’agevolazione. Sarà suo compito anche quello di stabilire il limite dell’indicatore della situazione economica equivalente, ovvero il cosiddetto Isee.
Soddisfazione da parte dei promotori dell’emendamento, che ritengono che con questa proposta si possano rimettere le cose a posto, per quanto riguarda la seconda rata dell’imposta municipale unica, ovvero l’Imu.