Il fisco offre l’opportunità ai lavoratori dipendenti e ai pensionati che si accorgono che per il 2015 guadagneranno meno che negli anni passati di ridurre l’importo dell’acconto da versare per il pagamento delle tasse con la dichiarazione 2016. Ma bisogna fare attenzione. A che cosa?
Su Fisco Oggi la comunicazione: chi si rende conto di aver guadagnato di meno puಠridurre l’entità dell’acconto per le tasse dell’anno prossimo ma bisogna farlo entro il 30 settembre. Una scadenza da valutare con attenzione perchè il calcolo delle tasse da pagare puಠportare ad alcuni errori.
Chi si rende conto di avere quest’anno redditi inferiori rispetto a quelli dichiarati per il 2014 oppure oneri deducibili o detraibili di ammontare rilevante, puಠchiedere di versare meno di quanto riportato nel prospetto di liquidazione (modello 730-3), manifestando in forma scritta la propria volontà al datore di lavoro o all’ente pensionistico.
Il contribuente che intende intraprendere questa strada deve perಠfare attenzione a calcolare correttamente gli importi da pagare. Infatti, se al momento della liquidazione dell’imposta annuale dovuta per il 2015 (con la relativa dichiarazione dei redditi) gli acconti si dovessero rivelare inferiori a quelli effettivamente dovuti, scatterebbero le sanzioni per versamento insufficiente, pari al 30% della differenza tra il versato e il dovuto. In questo caso, prima che arrivi la comunicazione di irregolarità da parte dell’Agenzia delle Entrate, sarà possibile rimediare ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso, la cui disciplina èstata ridisegnata dalla legge di stabilità 2015.
Queste le avvertenze principali per lavoratori dipendenti e pensionati che vogliono ridurre l’entità dell’acconto in vista del pagamento delle tasse riferite al 2015 con la dichiarazione dei redditi 2016.