Finiscono ora al centro dell’attenzione del fisco gli italiani che hanno trasferito la residenza all’estero, ma continuano a versare i contributi per la Colf in Italia e continuano a pagare la bolletta della luce. L’Agenzia delle Entrate intende far luce su un fenomeno sempre pi๠consistente.
Il numero degli italiani che hanno cambiato residenza chiedendo l’iscrizione all’Aire (elenco completo di coloro che hanno abbandonato l’Italia) cresce, ma adesso scattano anche gli scambi di informazione internazionale sulla base dei dati di 53 Paesi. Anche i Comuni fanno la loro parte facendo confluire le informazioni di chi chiede l’iscrizione all’Aire e trapelano i primi criteri relativi alla messa a punto di ”liste selettive” dei contribuenti.
Occhio quindi alle utente e ai versamenti per le Colf, ma attenzione particolare anche all’apertura di partite Iva, ai diversi movimenti finanziari e alla mancata adesione alla regolarizzazione dei capitali all’estero, la cosiddetta Voluntary Disclosure. Saranno proprio coloro che non hanno aderito alla voluntary, nonostante abbiano registrato movimenti di capitali da e per l’estero, a finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate attraverso un particolare e dettagliato che incrocerà le informazioni disponibili nella banca dati delle Entrate con quelli ricavati dallo Spesometro, ma anche dallo scambio di informazioni attivato sulla base di accordi internazionali con le amministrazioni fiscali estere.
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Fra i criteri selezionati, anche le utenze attive relative all’elettricità , al gas e al telefono, alla disponibilità di veicoli, alla residenza degli altri membri del nucleo familiare, alle voci riportate dallo spesometro che consente di verificare la vera residenza del contribuente.
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