L’apertura di una partita Iva rappresenta una pratica sempre da valutare con attenzione. I vantaggi e svantaggi partita Iva sono molti e quindi occorre adeguare la nostra situazione e valutare se èil caso o no di svoltare verso una carriera da libero professionista, ossia essere padroni di se stessi.
Ovviamente èbene considerare che la partita Iva non comporta solo obblighi fiscali e lo stato ha cercato di mettere in piedi delle agevolazioni proprio con le manovee finanziarie degli ultimi anni. Proprio lo scorso dicembre 2012, il Governo ha varato una serie di agevolazioni a favore dei professionisti e di tutti coloro che considerano l’apertura della partita Iva. In particolare tutti questi provvedimenti sono a favore del lavoratore.
Ad esempio una agevolazione molto interessante èrappresentata dal versamento dell’Iva per cassa. Questo significa che l’Iva potrà essere versata solamente dopo il pagamento da parte del cliente. Questa procedura ha dei limiti, infatti puಠessere utilizzato questo incentivo solo da parte dei lavoratori che fatturano meno di 2 milioni euro annui. Inoltre tale operazioni devono essere svolti con altri lavoratori autonomi con partita Iva
Altri limiti per questa agevolazione sono rappresentati dal fatto che tutti coloro che opteranno per questo regime fiscale dovranno rispettare l’obbligo di dichiarare esso nelle fatture ed inoltre saranno impossibilitati dal detrarre l’imposta pagata sugli acquisti. Essa potrà essere detratta solo nel momento in cui saranno stati incassati i relativi compensi. Altro obbligo èrappresentato dal mantenimento dello stesso regime fiscale per almeno tre anni.
Un’altra novità èrappresentata dall’introduzione dell’Aspi, ossia l’assicurazione sociale per l’impiego, anche per questa categoria. Tale sussidio di disoccupazione èdi nuova costituzione ed èdestinato ad una particolare categoria di lavoratori. Potranno goderne infatti solo coloro che hanno perso il posto da dipendente e hanno avviato un’attività in proprio.
Proprio da questo anno 2013 il lavoratore potrà mantenere il diritto a percepire l’Aspi se provvede a comunicare all’Inps la sua nuova occupazione. Non deve perಠincassare una somma superiore ai 4.800 euro annui.