Questa soluzione si rivela molto vantaggiosa: l’avviso bonario “tradizionaleâ€, infatti, mette a disposizione solo trenta giorni per contestare il contenuto (se lo si ritiene infondato) oppure per pagare quanto dovuto.
Con la soluzione telematica, invece, i giorni a disposizione salgono a novanta, conteggiati dal momento in cui l’avviso èdisponibile per l’intermediario nel proprio account del servizio Entratel. àˆ quindi pi๠che evidente il vantaggio derivante dal poter studiare e risolvere la faccenda con tutta calma.
Inoltre, solitamente quando il contribuente riceve un avviso, egli corre subito dal commercialista a chiedere soccorso: in questo modo, dunque, si accorciano i tempi, poichè lo stesso professionista il primo a ricevere l’atto.
Il meccanismo èfacoltativo: per opzionarlo, occorre barrare due apposite caselline poste nel frontespizio di ogni singola dichiarazione fiscale. Il sistema telematico respinge le dichiarazioni che contengono una sola barratura.
Quando l’intermediario riceve un avviso telematico, ha trenta giorni di tempo per comunicare all’Agenzia delle Entrate eventuali fatti nuovi intervenuti: che ècessato nel frattempo l’assistenza fiscale a quel contribuente, o che quest’ultimo risulta irreperibile, o comunque che esistono circostanze eccezionali che impediscono di seguire la pratica.
In queste ipotesi, l’Agenzia delle Entrate invierà per raccomandata l’avviso al contribuente e la vicenda seguirà l’iter tradizionale.
La responsabilità dell’intermediario èlevata: se egli pi๠volte dovesse seguire condotte lesive degli interessi dei contribuenti (per esempio, infischiandosene degli avvisi telematici ricevuti), la conseguenza èla revoca dell’abilitazione ad Entratel.