Il fisco generalmente offre ai cittadini e alle imprese delle zone alluvionate, una deroga per il pagamento delle tasse. Se poi la città e le imprese sono in grado di ripartire in fretta, arriva il momento in cui si ricomincia a pagare. Spesso perà², la fine del blocco tasse èstabilita dall’alto e non dalle imprese e dai cittadini.Â
Prima ancora di dare la notizia, che in sè molto semplice, dobbiamo porci una domanda: quando le imprese (e i cittadini) sono pronte per ricominciare a pagare le tasse e quali tasse devono essere pagate per prime? Una risposta non facile per gli amministratori locali che per far ripartire i Comuni, hanno sicuramente bisogno di mettere liquidi nelle casse delle amministrazioni locali anche quando i servizi che possono offrire alle imprese non sono al top.
Il Comune di Genova, dunque, ha decretato per oggi la fine del proroga del versamento delle tasse comunali che era stata concessa ai cittadini e alle imprese che, durante l’alluvione dello scorso autunno avevano subito dei danni. La proroga era stata concessa per IMU, TASI, TARI e COSAP. Tributi da considerare adesso scongelati e da saldare entro il 28 febbraio 2015.
L’amministrazione genovese, come spiega l’assessore al bilancio, deve riscuotere ancora 9 milioni di euro di imposte e non si puಠandare oltre con la proroga perchè deve esser chiuso il bilancio consuntivo del 2014. I rappresentanti di categoria, naturalmente, non vogliono ascoltare questa esigenza dell’amministrazione comunale e chiedono che la proroga si trasformi in un annullamento delle imposte vista la criticità della situazione locale. Il Comune di Genova potrebbe dunque adottare una soluzione intermedia disponendo una buona rateizzazione dei pagamenti.