Come tutti sanno, il legislatore concede due possibilità a scelta del contribuente: il metodo storico e il metodo previsionale. Secondo il primo metodo, l’acconto complessivo per l’anno in corso -suddiviso nelle rate di giugno e di novembre – èpari al 99% o al 100% (a seconda dell’imposta) dell’ammontare totale a debito riferito al periodo d’imposta precedente.
Il 40% di questo acconto èversato entro il 16 giugno, eventualmente rateizzato fino ad un massimo di sei rate, e il 60% èversato in unica soluzione alla fine di novembre.
àˆ un metodo di calcolo molto semplice, privo di qualsiasi possibilità di sanzione, e pertanto molto diffuso.
Ma il legislatore consente anche una seconda possibilità : applicare le aliquote del 99% o del 100% su quello che si ritiene sarà l’imposta calcolata sul reddito effettivo dell’anno in corso, dato che si cerca di prevedere sulla base delle informazioni a disposizione e che potrà essere accertato solo con la dichiarazione da presentare nell’anno successivo. Se poi le previsioni risultano essere errate, si subisce la sanzione calcolata sulla quota di acconto non versato. Una soluzione certo pi๠rischiosa, e in passato poco seguita.
Ma in questo 2008 di crisi dei mercati, di stipendi bloccati e di prezzi alle stelle, sono sempre di pi๠i contribuenti che preferiscono rischiare il tutto per tutto. Molti commercialisti, infatti, assicurano che sempre pi๠clienti chiedono l’applicazione del metodo previsionale pur di poter pagare acconti minori, pur sapendo che un giorno forse arriverà una multa salata.