L’inserimento del Canone RAI nella bolletta elettrica potrebbe slittare per via della complicazione burocratica legata al calcolo e alla fatturazione del tributo. Ma se poi si arrivasse a definire un sistema equo, chi dovrebbe pagare effettivamente il Canone e in che modo?
Il canone RAI in bolletta ha una qualità indiscutibile: sarà pi๠difficile da evadere rispetto al passato. A tutti infatti arriverà una bolletta elettrica – non solo ai clienti ENEL – comprensiva del canone. Sarà poi il contribuente a doversi districare tra errori e duplicazioni.
Se la legge di Stabilità sarà confermata, in questa operazione che potremmo definire di recupero, saranno coinvolti tutti coloro che detengono un apparecchio in grado di ricevere le trasmissione televisive. Un linguaggio, quello appena utilizzato che èrelativo al periodo legislativo cui il Canone faceva riferimento. Nel Regio Decreto Legge n. 246 del 1938Â si legge che la detenzione di un apparecchio tv èpresunta quando:
“esista un impianto aereo atto alla captazione o trasmissione di onde elettriche o di un dispositivo idoneo a sostituire l’impianto aereo, ovvero di linee interne per il funzionamento di apparecchi radioelettriciâ€.
Adesso le cose cambiano un po’ ed èinserita un’altra presunzione:
che “esista una utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagraficaâ€.
E chi ha pi๠di un’utenza elettrica, per esempio tutti i cittadini che possiedono una seconda casa? In questo caso sta al contribuente redigere un’autocertificazione per superare le presunzioni. L’autocertificazione dovrà essere usata anche da chi si èliberato della tv e di conseguenza non vuole pi๠pagare il canone. Una procedura pi๠snella rispetto a quella odierna che dovrebbe essere abbandonata. Si attende adesso il DM attuativo.