L’Agenzia, in particolare, ha spiegato che questa finestra temporale èstata concessa al fine di consentire a proprietari di immobili concessi in affitto di prendere visione della normativa e di valutare con calma se si tratta o meno di un’opportunità a loro conveniente.
A breve, inoltre, l’Agenzia fornirà ai contribuenti tutte le informazioni necessarie mediante emanazione di un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, con cui verranno illustrate tutte le modalità applicative della cedolare secca sugli affitti di immobili ad uso abitativo. Da domani 8 aprile, inoltre, sul sito dell’Agenzia delle Entrate sarà disponibile un nuovo software attraverso il quale sarà possibile esercitare l’opzione per assoggettare i redditi da locazione a tassazione sostitutiva.
La cedolare secca, ricordiamo, consiste nella tassazione del canone di locazione di un immobile ad uso abitativo con un’aliquota del 21%, in altre parole si tratta di un’imposta sostitutiva dell’Irpef, delle addizionali comunale e regionale, delle imposte di registro e di bollo. Nel caso in cui il proprietario decide di optare per la cedolare secca, tuttavia, non puಠaumentare il canone di locazione per tutta la durata del contratto, questo significa che non èpossibile neanche attuare la cosiddetta “variazione Istat”, che normalmente consente di adeguare il canone di locazione al costo della vita.