La novità èinfatti contenuta su uno schema di decreto legislativo, attuativo del federalismo fiscale, che ora dovrà perಠpassare al vaglio consultivo del Parlamento prima di essere varata definitivamente.
Il discorso riguarda il federalismo fiscale dato che l’intero gettito della cedolare andrà al Comune nel cui territorio èsituato l’immobile locato.
In realtà si attendono ancora molti dettagli sulla nuova normativa, ma annunci di esponenti politici e indiscrezioni giornalistiche consentono di tracciare perlomeno un quadro generale.
Archiviata l’idea, circolata nelle scorse settimane, di un’aliquota al 25%, la cedolare avrà un tasso del 20%, e la base imponibile sarà costituita dal 100% del canone di locazione. Non ci saranno differenziazioni sulla base delle caratteristiche del contratto stesso, e l’imposta sostitutiva sarà applicabile anche agli affitti di durata inferiore ai trenta giorni, per i quali non c’ obbligo di registrazione.
L’applicazione della cedolare escluderà dal calcolo dell’IRPEF il reddito da locazione per il titolare, cosa che, nel caso di redditi elevati, comporterà un significativo risparmio. Rimarrà perಠin vigore l’imposta di registro, di cui era ipotizzata la soppressione.
Ma l’utilizzo della cedolare sarà una mera opzione: il proprietario potrà scegliere di continuare ad utilizzare le forme di tassazione tradizionale, che per i redditi minori dovrebbero essere pi๠conveniente.
La norma entrerà in vigore il 1° gennaio 2011. Sarà importante scoprire come saranno gestite le situazioni transitorie legate agli affitti iniziati prima e ancora in corso a quella data. Bisognerà inoltre capire meglio le modalità di versamento della cedolare (si parla di un sistema ad acconti e saldi).
Fonte: Il Sole 24 Ore